Barbara
La gelosia, quella sensazione di paura che si ha quando si sente il pericolo di perdere la persona che si ama o a cui si tiene, è quello che molte volte rovina un rapporto, avvolte diventa possessivo, maniacale e anche ingestibile, ti fa pensare cose orrende, cose quasi inesistenti, e ti fa dubitare di tutto. È quello che è successo a me e a Dylan, sono riuscita a rovinare tutto. Per le mie stupide insicurezze e paranoie. Sono 12 fottutissime ore che non è in casa, è uscito furioso, e le sue parole mi gironzolano in testa e sono come un martello.Flashback
È mattina presto e io sono già sveglia con le faccende di casa da scegliere, una notifica al telefono di Dylan mi fa distrarre, decido di ignorarla ma altre arrivano e la mia curiosità mi instiga a controllare, mi fido di Dylan e sono sicuro che non faccia nulla alle mie spalle, non abbiamo segreti quindi prendo il telefono e leggo le varie notifiche, tre attirano la mia attenzione, vengono da una ragazza ok non so cosa pensare ma so che ho una stretta allo stomaco, con mani tremanti apro sulla chat, non ci sono suoi messaggi se non risposte a monosillabe, ma i messaggi della ragazza si.Vediamoci.
Devo parlarti.
Dyl ti prego chiamami.
Ok ti aspetto tra mezz'ora in quel posto.
Non so cosa pensare, davvero, sono impanicata e confusa so solo che voglio spiegazioni, mi dirigo verso di lui e lo sveglio scuotendolo e urlando il suo nome, si alza di scatto spaventato e incontra i miei che ora trasmettono solo incazzatura e tristezza.
<Barb piccola che succede?> prendo il telefono e glielo mostro, lui fa una faccia confusa e poi legge i messaggi.
<ti prego siediti e non pensare a cose malvage, ti spiego tutto ma non pensare d un tradimento.> dice lui facendomi segno di sedermi. Ma no, non lo faccio.
<no ora tu mi spieghi, chi cazzo è questa ragazza e perchè ti assilla con questi messaggi.> dico io duramente, lui mi guarda sorpreso.
<Barbara seriamente? E poi da quando mi controlli il telefono? Che ti prende?!> diceui alzandosi dal letto.
<Dylan porca puttana non devi fare così con me. Tu ora mi spieghi tutto. Non ti stavo controllando il telefono ma forse dovevo farlo già tempo prima.> dico io, lui mi guarda infuriato.
<ora basta. Ora non ti spiego proprio un cazzo, stai dubitando di me, e non ne hai motivo, volevo spiegarti i messaggi ma visto che sei così gelosa e non ti fidi che senso ha? Non mi crederesti ugualmente vero? Eh? Ora non parli? Non ti fidi di me Barbara? Ma bene perfetto, chi tace acconsente...e poi non lamentarti se rovini sempre tutto e ti ritrovi punto e da capo da sola.> colpo al cuore, una pugnalata dritta al cuore. Prende le sue cose con le chiavi della macchina e chiude la porta sbattendo.
Mi appoggio a terra e piango, non faccio altro che piangere, ho rovinato tutto dinuovo. Da capo. Non so fare nulla.
Mi stendo sul letto e prendo il suo cuscino tra le braccia, devo sentire il suo profumo, ne no bisogno.Fine Flashback.
Ormai quelle sue parole mi assillano la testa, io mi fido di lui, mi sono aperta e ho dato tutta me stessa a lui, sono sicura dei miei sentimenti e dei suoi, sono sicura che lui mi ama, mi fido ciecamente di lui ma non so cosa mi sia preso questa mattina.
Non ho mangiato, non avevo fame, ho la paura che possa fare qualcosa di sbagliato, ho paura che possa farsi male, se bevesse? Se qualcuno gli facesse male? Non sono sicura, prendo il telefono e lascio l'ennesimo messaggio in segreteria.Ti prego Dylan, torna a casa, è tardi, parliam-
Sento la porta aprirsi e mi precipito all'entrata, ha gli occhi rossi ed è ubriaco, barcolla e non riesce nemmeno a camminare normalmente, corro incontro a lui e lo faccio spogliare, una puzza di alcool e fumo mi fa tossire, lo faccio appoggiare sul divano, mentre dice cose incoprensibili.
<tu non mi ami Barbara? Non ti fidi di me! Tu non mi amii> lo guardo corrugando la fronte e scuoto la testa.
<si Dylan ti amo e mi fido di te, ora però vieni in bagno devi farti una doccia, sei ubriaco e puzzi. Dai.> ride.
<ei biricchina! Cosa vuoi fare nella doccia?> ridacchio di rimando io e poi lo prendo sottobraccio.
<dai su ragazzo, non devo fare nulla, devi solo lavarti perchè puzzi, non ci entri così nel letto.> dico io aprendo l'acqua ghiacciata deve pur sempre riprendersi.
<MA SEI MATTA! È GHIACCIATA BARBARA!> dice lui provando ad uscire ma io lo tengo fermo e poi apro l'acqua calda.
<ora va meglio principe? Dai spogliati e dammi ste robe> dico io, lui mi guarda maliziosamente, non cambierà mai.
<DYLAN! NON PENSARCI, SEI UBRIACO. DAMMI STE DANNATE ROBE E LEVATI.> Dico io incazzata. Lui mi guarda spaventato e poi inizia a spogliarsi.
Fa come gli dico ed esco dal bagno mettendo le sue cose in lavatrice.
Poco dopo esce dal bagno e va in camera, lo segue e gli porto il caffè.<ora bevi questo caffè e vai a dormire, domani mattina parliamo. > dico io andandomi a mettere dall'altra parte e coprendomi con le coperte.
Sento il suo sguardo bruciarmi la pelle e poi il letto abbassarsi ciò significa che si è steso anche lui, mette una mano sul mio fianco e mi tira verso di lui con la mia schiena contro il suo petto.La mattina...
Mi sveglio e lo trovo seduto appoggiato al muro che mi guarda, mi stropiccio gli occhi e faccio le sue stesse azioni, capisco che dobbiamo parlare.<parliamo.> dico io, lui mi giarda e fa segno di iniziare.
<so che ho sbagliato a dubitare di te Dylan, davvero, ma non so cosa mi è preso, quei messaggi erano così strani che ho pensato veramente a qualcosa di brutto, ma io mi fido ciecamente di te, se fosse stato il contrario ora non sarei qui. Scusami.> dico io abbassando lo sguardo, lui prende la mia mano e la intreccia con la sua.
<lo so, dovevo parlartene e ho sbagliato a non dirti nulla, questa qui è la mia ex, aveva iniziato a minacciarmi che ti avrebbe fatto del male, e io non potevo permetterlo, quando mi ha chiesto di vederci ho rifiutato all'inizio e lei poi ha iniziato a chiamarmi dicendomi che ti avrebbe fatto davvero del male, li mi sono spaventato, nessuno può toccarti, davvero Barbara, sei intoccabile, io devo proteggerti, non posso pensare che qualcuno ti faccia del male, ci siamo visti e io ho messo in chiaro le cose, che se ti avesse anche solo sfiorato o nominato avrei preso vie legali, e perciò Barb in qualsiasi situazione, se vedi qualcosa di strano o lei ti contatta tu devi dirmelo, lei ha un'ordine restrittivo su di me, e non ci metto nulla a farlo anche per te.> ascolto attentamente e mi irrigidisco, ora mi sento ancora più uno schifo...
<che merda, ho davvero pensato male di te, come potevo farlo...mi sento uno schifo, è vero che rovino tutto.> lui alza di scatto la testa e mi prende il mento, incontro i suoi occhi dolci verdi che ora parlano da soli.
<no piccola, non devi pensarci, tranquilla, scusami se ti ho detto tutte quelle cose e scusami se mi sono comportato da stupido ieri sera, di certo affogare i problemi nell'alcool non è una buona cosa. Davvero. Non pensare a quello che ti ho detto, non lo penso, mi sono sentito una merda anche io quando mi sono ricordato tutto quello che ti ho detto, non lo penso veramente, sul serio. Scusami> dice lui lasciando dei baci sul dorso della mia mano, sorrido a quel gesto e lo abbraccio, mi stringe a se più che può bacia ripetutamente la mia testa.
Sapete, quando si hanno questi problemi, la prima cosa da fare è parlarne, quando si hanno dei dubbi bisogna metterli in chiaro e parlarne con la persona in questione, e quando di mezzo ci sono dei sentimenti ancora di più, bisogna affrontarli, aprirsi e raccontare tutto a quella persona, anche se poi lei ci rifiuta, noi dobbiamo almeno provarci.
È bello quando finalmente chiarisci con quella persona, ti senti più libera, e il rapporto è rafforzato.
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Rewrite The Stars||Darbara
Fanfictionnon vi dirò nulla, lascio scoprire a voi, una storia un po di versa.