"Quindi mi stai dicendo che la signora Baskerville, la signora di cui ti occupi tu, è la terza ex moglie del signor Remor?" domanda allucinata Meredith, passando una mano tra i capelli scuri.
Niccolò annuisce con veemenza, "Sì, sì li ho sentiti chiaramente parlare!" afferma, poi la guarda "E poi tutto torna. Tu mi hai detto che la donna della camera 22 non è la vera ex moglie di Asor Remor e mi hai anche detto che è stata lei a dirti che la vera terza ex moglie dell'uomo è una donna che odia il rosso e la signora Baskerville non ha nessun vestito rosso perché è un colore che odia" riepiloga Niccolò, passeggiando avanti e indietro davanti a Meredith, seduta a riflettere.
D'un tratto Meredith afferra le mani di Niccolò, portandosela di fronte. È davvero carino così preoccupato e le sue labbra corrucciate sono una tentazione davvero grande per Meredith. La ragazza non sa quando ha iniziato ad avere questa voglia di baciarlo, ma passando così tanto tempo con lui sente la voglia crescere.
Dal canto suo Niccolò, al tocco della ragazza, rivive le scene del sogno del giorno prima. Quelle immagini non lo abbandonano mai. Ha il bisogno di toccare e baciare Meredith, un bisogno disperato e non sa nemmeno lui perché e i vestiti che Meredith indossa, alquanto attillati, non lo aiutano affatto.
"Ridammi quel pezzo di stoffa per favore" chiede Meredith, lasciando le mani di Niccolò e afferrando il pezzo di stoffa che lui le passa. Ancora una volta lo analizza.
"È sporco, come se fosse pieno di gocce"
"Gocce?" domanda Niccolò, grattandosi il mento.
Meredith annuisce, avvicinando il pezzo di stoffa agli occhi.
"Sì, come se fosse macchiato. Sembra-" - inspira, "Sembra sangue!" esclama lei, facendo sobbalzare Niccolò che a quel punto le si siede accanto e la guarda stralunato.
"Sangue?" domanda quindi.
"Sì!" esclama lei voltandosi di scatto verso Niccolò che sobbalza per il gesto improvviso. Però la trova davvero bella con quello sguardo agguerrito in volto.
"Non ti seguo" le fa notare Niccolò con un sorrisino.
Meredith si mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si getta a capofitto nella spiegazione.
"La donna uccisa davanti alla mia camera indossava un vestito rosso e scommetto che se avessimo la possibilità di vedere il vestito della donna, avrebbe una parte mancante che è questa!" esclama lei, sventolando vittoriosa il pezzo di stoffa davanti gli occhi di Niccolò. Il ragazzo si morde un labbro, annuendo in accordo con quello che Meredith aveva detto. In fin dei conti filava tutto liscio quel ragionamento.
"Ora però dobbiamo capire se Remor centri qualcosa. Hai preso da Adriano la chiave per entrare?" domanda Meredith, riponendo il pezzo di stoffa nella sua borsetta. Niccolò le fa un occhiolino e tira fuori la chiave, mostrandogliela. Meredith sorride vittoriosa perché hanno una pista da seguire.
"Grande!" esclama felice lei, spengendosi per lasciare un bacio sulla guancia morbida di Niccolò.
Il profumo della pelle del ragazzo le invade le narici e Meredith sente una scarica di brividi lungo tutta la spina dorsale quando le sue labbra entrano in contatto con la pelle di Niccolò. È stato più forte di lei, un gesto impulsivo che ha lasciato di stucco Niccolò.
Entrambi, ancora una volta, si sorridono imbarazzati, ma sanno che se dovesse accadere un altro gesto del genere nessuno dei due sarebbe stato in grado di fermare la propria voglia. Non se lo dicono chiaramente, ma lo leggono l'uno negli occhi dell'altra.
Meredith si alza di scatto e per rompere il silenzio "Adriano ha creduto alla scusa che hai inventato?" domanda curiosa mentre entrambi, guardandosi con circospezione, si avviano verso la cabina del signor Remor, oggi vuota.
Niccolò sorride di cuore nel ripensare a come Adriano avesse frainteso del tutto ciò che lui e Meredith volevano fare e lancia uno sguardo alla ragazza che cammina elegantemente davanti a lui. I suoi movimenti sono delicati e il suo portamento è impeccabile, ma ciò che Niccolò non può fare a meno di notare è il sedere tondo, stretto nel vestito, proprio come lo aveva immaginato nel sogno. E si chiede come sarebbe poterlo toccare.
Così sorride e guarda la chiave con un sirrisetto. Vuole divertirsi un po', quindi per ora non le dirà che in realtà Adriano ha frainteso tutto.
Così, "Sì sì, ci ha creduto, ci ha creduto eccome" ridacchia e Meredith annuisce contenta ed insieme camminano verso la loro meta.
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Un mare dentro//Ultimo.
Fanfiction-STORIA COMPLETATA!- TRAMA: Non era esattamente quello il lavoro dei suoi sogni, ma pur di guadagnare qualche spicciolo per mantenere la madre e i suoi fratelli, Niccolò aveva deciso di barcamenarsi in quell'avventura. La divisa era scomoda, la cami...