L'incontro

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"Insomma ma non arriviamo mai":dissi ad alta voce nel treno stufa di aspettare,una signora accanto mi fece un shh mettendosi un dito davanti alla bocca.

Dopo altre 5-6 ore finalmente arriviamo. Ero in una città grande come Milano eppure sapevo dove stavo andando... stavo andando alla blocco a girare un'intervista a Federico Lucia meglio nominato come Fedez. Arrivata alla blocco lo vidi li che girava un suo nuovo pezzo,però d'un tratto fermarono la base e lui smise di cantare;un bodyguard mi afferrò e mi trascinò fuori dato che non potevo assistere ad un nuovo disco~altrimenti l'avrei potuto copiare~. Un ragazzo alto,capelli e occhi castani slanciato con una dentatura perfetta insomma uno stra figo scoppiò a ridere. Io gli domandai con aria infuriata:"Chi ti credi di essere, non ridere io sono qui per lavoro".Lui ignorò la mia aria arrabbiata e mi domandò con un sorrisetto da stronzo:"Forse non sai chi sono io.. possibile, eppure sono conosciuto in tutto il mondo".Ma io con tono diverso da come mi ero rivolta prima,forse un po imbarazzata,gli diedi una risposta netta arrossendo:"no" lui si presentò dicendo:"Piacere Emiliano Rudolf Giambelli, ma tutti mi chiamano Emi"io rimasi scioccata: "T tu sei Emis Killa!? "Scoppiò a ridere dicendomi: "Si certo e chi se no!" Intanto Fedez aveva finito e usci fuori salutando Emi. Io subito colsi l'opportunità al volo intervistandolo e in tanto quelli della blocco chiamarono Emi per registrare e lui mi domandò se volevo entrare e io feci una specie di no con la testa non volevo credesse di aver trovato un'altra troietta . Finita l'intervista tornai a casa o meglio in albergo,andai subito a farmi una doccia, mi vesti,mi asciugai i capelli e mi truccai e subito dopo andai in giro per Milano dove sfortunatamente rividi quel pallone gonfiato di Emiliano con attorno tante,tante puttane che lo baciavano e lui rideva come un coglione..Ad un certo punto smise di ridere e mi guardò negli occhi e io subito cambiai strada,ma lui mi seguì lasciando le sue amate brave ragazze

Mi raggiunse subito e mi afferrò il braccio,non volevo stare li a fare scenate quindi mi lasciai trascinare da lui nella sua BMW non molto distante da noi. Si era creato un silenzio assordante,quando ad un tratto fu Emi a rompere il ghiaccio chiedendomi quale fosse il mio nome dato che io sapevo il suo ma lui non il mio."Annie,mi chiamo Annie...ora vuoi dirmi perché mi hai trascinata via dal centro di Milano e soprattutto dove andiamo":dissi tutto d'un fiato Lui si mise a ridere e io innervosita gli dissi:"cazzo ridi!?"Lui senza distogliere lo sguardo dalla strada cambiò discorso ovviamente sempre con quel sorrisetto da strapazzo:"permalosa la ragazza... quanti anni hai" io stufa gli dissi la mia età:"ho 21'anni ok e no non sono permalosa e che mi stai innervosendo"Ad un tratto lui fermò la macchina e scese venendomi ad aprire lo sportello dicendomi di scendere un po scoraggiato.

Emis Killa||Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora