test DNA

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LEI

Mi svegliai alle prime luci dell'alba.

Cercavo di riflettere. Avevo cosi tante cose da sistemare che quasi mi pareva di averne perso il conto.

Prima fra tutte: dovevo risolvere la questione Fattore. E poi avrei dovuto scoprire se davvero Levon fosse il fratello che avevo perso, il fratello che avevo giurato di ritrovare, nonostante ciò, l'unica idea che frullava nella mia mente, in modo battente, era il matrimonio, e poi c'era anche la questione debiti, e poi c'era il risotrante.

Sbuffai e lasciai che le lenzuola rotolassero via da me. Mi misi in piedi e provai a trovare una soluzione valida per tutto. Parlare con Levon.

Ci incontrammo in uno dei ristoranti della costa.

E la prima domanda che sussurrai fu: " dimmi se sai qualcosa riguardo la tua adozione!".

Nonstante la spudoratezza non ci fu una reazione. Tutt'altro da ciò che avrei potuto prevedere. Sapeva già tutto?

"quindi lo sai anche tu che sono io!" ammise.

Sentii il cuore accellerare dall'emozione o forse dalla paura che potesse essere un'ennesima illusione.

"come lo hai scoperto che eravamo noi la tua famiglia?"

"coincidenze, ho frugato tra i documenti di mio padre e ho scoperto la verità, e non nego di aver indagato, ma non vi ho trovati, fin quando Fattore non mi ha proposto di collaborare con te, non sapevo assolutamnte quali fossero le sue mire, ero solo felice di avervi ritrovato e soprattutto sembrava un segno del destino, per cui senza esitazione ho accettato!"

Wow, mi sentii davvero confusa.

Ad ogni modo quell'ammissione era una vera e propria benedizione. I miei genitori avrebbero gioito, finalmente.

"ora voglio aiutarti, fidati di me, quell'uomo non ha alcun contratto con te, ti ha mentito, non c'è nulla che tu abbia firmato di sbagliato, non c'era nulla, sta solo cercando di giocare sporco, non rifletterci troppo, sposati, fai ciò che vuoi, e lui non avrà più armi!" Forse aveva ragione?

Cercai di fidarmi di lui.

"sono contenta di averti trovato!" parlai d'un fiato e lui parve illuminarsi "ora ho una doppia famiglia ed ho anche una bella nipotina!" disse fiero. Sorrise e in quel sorriso ebbi la certezza che fosse davvero lui.

Ma prima di dirlo ai miei avremmo dovuto fare qualcosa di molto più pericoloso. "dobbiamo rubare un capello a mio padre e confrontarlo con il tuo DNA!" Sgranò gli occhi e credei che si fosse offeso.

"abbiamo avuto dei brutti precedenti con un altro ragazzo!"

"avete ragione!" si schiarì la voce "facciamolo!" E fu così.

Il DNA confermò che era lui mio fratello. Non restava che fidarci di lui.

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