CAPITOLO 2

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POV VIOLET

Siamo nelle vecchia e povera Bessy, una Cadillac Seville rossa un po' vecchiotta che però personalmente adoro. Mi sembra che abbia una propria personalitá, con i suoi sedili distrutti e macchiati.

Fiona è alla guida.

Non dice una parola da stamattina quando ci ha svegliati alle 7 urlando e sclerando, visto che oggi é il primo giorno di scuola.

Yuppiii! Siamo diretti alla Jefferson High School di Los Angeles* e io, essendo abbastanza emotiva, sono fottutamente in ansia.

Non mi piace essere fissata e, sicuramente, visto che sono nuova, tutti si vorranno fare i cazzi miei per sapere chi sono, da dove vengo e tutte ste cazzate qua.

La cosa che mi preoccupa di piú è il fatto che non sono proprio brava a fare nuove amicizie, infatti, nella città dove abitavo prima avevo qualche ragazza con cui mi piaceva passare il tempo, ma nessuna di loro si avvicinava nemmeno lontanamente allo stereotipo di migliore amica. Forse perché ero troppo diversa da loro, mi sentivo soffocare in quella cittá e anche se all' inizio non ero molto entusiasta ora comincia a piacermi l'idea di cambiare vita. Ora che ci penso: e se sono rimasta indietro con le lezioni? a parte il fatto che ho cercato di studiare per evitarlo. Ed eccola lá, l'ansia, mi ero appena rilassata un po' ed ora sono anche più tesa.

PORCA MERDA.

Come diavolo fa mio fratello a essere, o sembrare, così tranquillo? Ha la testa appoggiata al finestrino dell'auto, con gli occhi chiusi e le cuffie infilate nelle orecchie. Quel ragazzo avrà seri problemi d'udito tra qualche anno, da quanto ha alto il volume riesco a sentire gli Slipknot dal mio posto.

Lui ovviamente è perfetto come sempre: ha una maglia di qualche strano gruppo musicale, un paio di skinny e i capelli alla Tate, come li chiamo io, cioè tutti i riccioli biondi scompigliati ad opera d'arte.

Io sono totalmente il contrario, stamattina ero così stanca che mi sono truccata a mala pena e ho infilato la prima felpa extra large che ho trovato: una grigia di oxford che mi ha comprato mio fratello per Natale. Mi sento come uno zombie e spero vivamente di non averne anche l'aspetto.

Come sempre mi sono persa nei miei pensieri e siamo gia davanti alla nostra nuova scuola.

"Siamo arrivati"

Dice Fiona con quel sorriso a trentadue denti palesemente finto, che mi fa pesare di essere solo una scocciatura per lei. Sveglia "molto delicamente" Tate tirandogli uno scapellotto, che lo fa sobbalzare picchiando la testa sul tettuccio di Bessy.

"Devi stare attento con quella testa!" lo rimprovera Fiona.

Lui sbuffa rumorosamente e scende dall'auto. Saluto zia e lo seguo. Rimango senza parole davanti all'enorme scuola. Vedo Tate entrare spavaldo, mentre un gruppetto di sciacquette, estremamente truccate e vestite con abiti striminziti (forse non sono nemmeno vestite) lo spogliano con gli occhi.

Okey, so che mio fratello è un bel ragazzo ma gente, un po' di contegno!

Dopo un po' d'esitazione riesco a muovere qualche passo e ad entrare dentro il portone, molto timidamente. Quando entro vedo dei ragazzi guardarmi e sogghignare ed accellero tutta imbarazzata.

Ecco. Perfetto, ho anche perso Tate di vista, di sicuro avrà già trovato il suo armadietto. Giro per il corridoio cercando la segreteria per prendere il codice, il numero del mio armadietto e il foglio delle lezioni.

Eccola. Mi precipito dentro aspettando che la signora dai capelli gialli mi riceva.

"Come posso aiutarti" Mi chiede Mrs capelli gialli, girandosi verso di me.

Psycho twins † ∆HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora