Capitolo 5

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«Arya! Svegliati, c'è la sarta al piano di sotto che ti aspetta. » dice mia madre entrando nella mia stanza e aprendo le persiane per far entrare la luce del sole.

«Oddio, la sarta!!» grido e corro subito in bagno per darmi una sistemata veloce.
Mi catapulto in cucina e ad attendermi trovo due donne, una sulla cinquantina e una molto più giovane; mi scuso per il ritardo e mi presento.

«Buongiorno, scusate per il ritardo, io sono Arya.» dico stringendo la mano a tutte e due le donne.

«Non preoccuparti tesoro, siamo appena arrivati» dice la donna più anziana «comunque io sono Gloria e questa è mia figlia Emma.»

Dopo i convenevoli iniziamo con le misure per la divisa.

Spalle, vita, fianchi, torace, lunghezza delle braccia e tutto il resto; mi hanno spiegato come sarà la mia divisa, quali accessori potrei abbinarci e tutto il resto.

La divisa comporta una camicia bianca, con la cravatta e la giacca alla quale verrà poi cucito lo stemma della scuola e poi una gonna nera o un pantalone.

Non sono mai stata abituata ad indossare una divisa ma dovrò imparare, ho promesso una mia madre di comportarmi bene e prendere bei voti.

Dopo aver finito con la sarta torno nella mia camera per iniziare a disfare le valigie e gli scatoloni; nella sala prove ci sono molte mensole dove posso mettere i miei premi così non saranno molto esposti.

Ho sistemato tutti i miei vestiti nella cabina armadio, insieme alle borse e alle scarpe; non pensare di averne così tante.

Ci metto quasi tutto il giorno a sistemare la mia camera, i signori hanno detto che posso personalizzarla come voglio, ho carta bianca.

Pensandoci bene è da tutto il giorno che non vedo Gabriele, chissà che fine avrà fatto. Devo ridargli la felpa che mi ha prestato alla corsa.

Gabriele's pov 

Questa mattina Arya ha preso le misure per la nuova divisa, avrei voluto scendere a salutarla ma c'era Emma, ​​me la sono portata a letto qualche settimana fa e da quel momento non si è più tolta dalle palle. 

Un po' come Virginia.

Dopo essermi fatto una doccia e cambiati vestiti sono uscito con Alex per delle commissioni; dovevo riscuotere la vincita di questa notte e quella che gli altri giocatori avevano messo sul piatto.

Devo dire che la vincita ha fruttato un bel po' di bigliettoni.

Dopo aver riscosso sono andato in centro per comprare una camicia nuova per la mia divisa e mentre camminavo mi è venuta in mente Arya. Volevo farle un regalo e mi sono ritrovato nel negozio della Michael Kors. Le ho preso uno zainetto per la scuola, per la marca sono andato sul sicuro dato che la borsa che aveva ieri era della Michael Kors.

Appena arrivato a casa sono andato nella zona dei domestici e ho chiesto a sua madre se era in camera sua; dopo aver ricevuto una conferma sono salito fino alla sua stanza.

Ho bussato due volte e nessuno ha risposto. Magari è sotto la doccia. Magari è in uscita.

Poi ho pensato: "magari questa è casa mia e faccio come cazzo mi pare".

Dopo questo pensiero apro la porta ma non vedo nessuno, sento solo della musica provenire dalla sala prove che i miei genitori hanno fatto realizzare per lei.

Poso il pacchetto sul suo letto e decido di dare una sbirciatina.

Sta ballando, e devo dire che è veramente fenomenale, ora capisco tutti quei titoli vinti.

Apro un po' di più la porta per vedere quanti trofei ci sono esposti ma la porta fa rumore e lei si gira.

«Cazzo» impreco sotto voce quando la vedo girarsi di scatto nella mia direzione.

«Si può sapere che cavolo ci fai nella mia stanza? Mi stai spiando per caso? » chiede fissandomi sulla porta.

«Ehi ehi calma leonessa, sono venuto in pace; ti ho preso un regalo e volevo dartelo, ho chiesto a tua madre dov'eri e ha detto che eri qui. Quando sono entrato non ti ho visto ma ho sentito la mu.. »rispondo ma lei mi interrompe prima che possa terminare la frase.

«Aspetta, mi hai preso un regalo?» chiede incredula.

«Si, beh non è proprio un regalo vero, ti servirà per la scuola, vuoi vederlo?» chiedo insicuro.

Che cazzo mi sta succedendo? Sembro un ragazzino in preda agli ormoni.

In tutta risposta annuisce e usciamo dalla sala prove.

Arya's pov

Una grande busta della Michael Kors è poggiata sul mio letto "OH MIO DIO, spero non stia scherzando."

Mi siedo sul letto mentre lui rimane appoggiato alla porta della cabina armadio senza togliermi gli occhi di dosso.

«Posso aprirlo?» chiedo timidamente.

«Certo! Devi aprirlo.» dichiara e senza farmelo ripetere due volte scarto la busta.

Mi ha regalato uno zaino della Michael Kors per scuola? Ma è matto?

«Perché?» chiedo istintivamente; non mi sarei mai aspettata un regalo da lui, e sono curiosa del perché l'abbia fatto, d'altronde mi conosce da nemmeno due giorni.

«Non c'è una ragione, pensavo non ne avessi uno e te l'ho comprato. Tutto qui. » dice in tono freddo. Ed ecco che ritorna lo stronzo della corsa.

Non so che dire, abbozzo un sorriso finto e lo ringrazio, sono rimasta delusa dalla sua fredda dichiarazione ma va bene così; non riuscirò mai a capirlo.

Prima che esca dalla mia stanza lo fermo.

«Gabriè! Quand'è il primo giorno di scuola? »

«Lunedì sarà il primo giorno. Ah, ha chiamato la sarta e ha detto che la divisa sarà pronta per venerdì.» dice e poi esce.

Cosa? Lunedì è il primo giorno di scuola? Mi sta salendo l'ansia. Come saranno i nuovi compagni? Riuscirò a farmi degli amici almeno questa volta?

Iniziano a ronzarmi in testa mille paranoie e mille domande, venerdì mi porteranno la divisa così posso provarla e iniziare a decidere gli accessori.

Nelle vecchie scuole che ho frequentato non c'era un uniforme quindi abbinavo gli accessori, compreso lo zaino, in base all'abbigliamento ma lo zaino che mi ha regalato Gabriele e interamente nero quindi non ho più quel problema.

Il nero sta bene su tutto.

Prendo il telefono e guardo, cazzo! È ora di cena e io sono ancora tutta sudata.

Mi faccio una doccia al volo, lego i capelli in una coda alta e scendo in cucina.

Per cena non mangio nulla di elaborato, con la ginnastica seguivo una dieta particolare e nonostante non mi alleni più la mia alimentazione non è variata. Quindi, petto di pollo e carote.

Dopo la cena, decido di andare a rilassarmi un e opto per una passeggiata sulla spiaggia; salgo in camera per mettermi le scarpe e prendere le cuffiette e scendere.

Mi rilassa molto camminare sulla sabbia, mi da un senso di spensieratezza e poi la sera l'acqua è molto calda e gradevole.

Nelle mie orecchie risuona "Dimmi che mi ami" di Demi Lovato e istintivamente penso a Gabriele.
Cazzo!

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Se avete domande potete scrivermi su Instagram: _callmearya__ 😘

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