Il gigantesco salone della nave è affollato e un tripudio di profumi - per lo più francesi ed italiani - si diffonde nella stanza, arrivando alle narici di Niccolò che storce il naso quando una signora imbellettata e coperta di cerone gli passa accanto, asfissiandolo col suo costosissimo Chanel. Niccolò sa riconoscere i profumi perché per un po' di tempo aveva lavorato in una ditta che smistava profumi e li testava e per questo era in grado di riconoscere la maggior parte.
"Posso?" domanda un voce leggera, afferrando un bicchiere di champagne dal vassoio che Niccolò teneva in mano. Quella sera in realtà non era di turno, ma aveva preferito mimetizzarsi tra gli altri camerieri per non destare sospetti.
Al richiamo di quella voce si volta e non può credere ai suoi occhi. Meredith è davanti a lui ed è bellissima. Le labbra rosse e ricoperte di rossetto sono attaccate al vetro del bicchiere e Niccolò le trova particolarmente sensuali. Il suo sguardo scende giù fino alla scollatura non esageratamente prorompente, ma che comunque poco lasciava all'immaginazione. E poi ancora giù fino alle gambe. Il vestito, di un semplice nero ed attillato, aderisce perfettamente alle curve della ragazza ed anche se Niccolò non può vederla di spalle, imagina benissimo che anche il sedere sia messo in risalto da quel tessuto scuro. Il tutto è completato da un paio di tacchi neri e vertiginosi che Niccolò ha paura solo a guardare. Come si può camminare su dei trampoli del genere? Ma il suo sguardo risale subito per quelle gambe magre e toniche e la sua mente gli ripropone per l'ennesima volta quel sogno peccaminoso e così strizza gli occhi, cercando di scacciarlo via perché quella sera ha seriamente bisogno di concentrarsi.
"Hai finito di farmi la radiografia?" lo prende in giro Meredith, ma dentro di sé è davvero lusingata da quegli sguardi ammirati e famelici che Niccolò le rivolge. Sa perfettamente l'ascendente che ha su di lui e di certo per quella sera il vestito non era stato scelto causalmente. A parte cercare indizi, voleva anche divertirsi e dopo la frecciatina nella stanza del signor Remor, a Meredith sarebbe seriamente piaciuto concludere qualcosa con Niccolò e quella sera ne aveva approfittato per esagerare un po' nel vestirsi per vedere se fosse riuscita a fare colpo sul ragazzo. E la palla era andata in buca! Ci mancava solo che Niccolò sbavasse!
Ma se le altre volte Niccolò aveva tentato di cambiare l'argomento ed era sprofondato nell'imbarazzo, questa volta decide di risponderle per le rime.
"Sei meravigliosa e sexy ed io sono un ragazzo con i suoi ormoni e i suoi bisogni. Cazzo, se non posso averti, almeno lascia che ti guardi!" sbotta, portandosi poi la mano che non tiene il vassoio a coprire la bocca. Forse ha esagerato, sì. Meredith sgrana gli occhi, compiaciuta e meravigliata da quelle parole. Niccolò è avvampato. Meredith lo trova sempre più carino ogni volta che si imbarazza. Così si avvicina all'orecchio di Niccolò con la scusa di posare il bicchiere di champagne finito sul vassoio che Niccolò tiene in mano e "Io non ho mai detto che non puoi avermi" gli sussurra con malizia per poi allontanarsi con passo elegante e mischiarsi tra la folla.
Niccolò involontariamente lascia cadere il proprio sguardo sul sedere della ragazza, stretto nel tessuto nero e deglutisce. È meglio di come lo avesse immaginato.
"Sta sera mi serve tanto alcool!" sente esclamare da un uomo di mezza età che afferra due calici dal vassoio che Niccolò tiene in mano.
E subito dopo anche Niccolò prende un bicchiere dal suo stesso vassoio e lo ingurgita.
Mi sa che per affrontare quella serata ne avrà tanto bisogno anche lui!La serata procede tranquilla. Niccolò e Meredith si muovo tra gli invitati, senza farsi vedere dalla madre di Meredith si aggiornano sui movimenti dei vari sospettati e si lanciano anche varie occhiate maliziose. Sanno entrambi che se si dovessero trovare in una stanza da soli, quella serata non sarebbe andata a finire bene.
A metà serata la nuova moglie del signor Remor lascia il gala, infuriata e il signor Remor inizia una conversazione con un suo amico, come se nulla fosse. Niccolò e Meredith si guardano, ma Niccolò viene richiamato dal capo sala che gli chiede di riportare il vassoio al tavolo delle bibite per riempirlo di bicchieri pieni di champagne. Mentre Niccolò è fermo ad aspettare che gli venga riconsegnato il vassoio, due donne gli si affiancano, entrambe prese da un'accesa conversazione.
"Mia sorella non vuole capirlo che quell'uomo la sta tradendo!" sbotta una delle due mentre l'altra le allunga un fazzoletto per asciugare le lacrime.
"Senti cara, tua sorella è grande ormai e deve sapersi prendere le sue responsabilità" le risponde l'altra.
"Tu non capisci!" riparte all'attacco la prima, "Mia sorella vuole intestare tutte le proprietà, le aziende e il patrimonio a questo stronzo! E vuoi sapere a quanto ammonta il tutto? A cinquanta miliardi di euro!" piange la donna mentre l'amica le lascia delle pacche sulla schiena. Niccolò strabuzza gli occhi al sentire quella cifra. Si volta a guardare le due donne, fingendo di non interessarsi a loro.
"Dai tesoro, come fai ad essere sicura che il signor Remor tradisca tua sorella?"
A quella domanda e al sentire quel nome Niccolò si mette sull'attenti e allunga le orecchie per captare più informazioni possibili.
"Ma sì," singhiozza la prima donna, "Quella zoccola della sua ex moglie, quella con il figlio stronzo, li ho visti la volta scorsa entrare insieme in camera mentre mia sorella era ad un massaggio gratis per donne di mezza età" spiega lei piagnucolando.
Niccolò sgrana gli occhi. Allora lui e Meredith avevano ragione! Asor Remor tradisce la nuova moglie con la sua terza ex moglie, la falsa signora Baskerville.
"Puoi andare" gli dice il caposala, distogliendolo dai suoi pensieri e finendo di posizionare l'ultimo bicchiere sul vassoio.
Niccolò lo afferra e si mischia tra la folla, diretto alla ricerca di Meredith.
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Un mare dentro//Ultimo.
Fiksi Penggemar-STORIA COMPLETATA!- TRAMA: Non era esattamente quello il lavoro dei suoi sogni, ma pur di guadagnare qualche spicciolo per mantenere la madre e i suoi fratelli, Niccolò aveva deciso di barcamenarsi in quell'avventura. La divisa era scomoda, la cami...