Era da ormai 4 ore che andava avanti così, Louis stretto tra sua sorella e la portiera della macchina, con una valigia ai suoi piedi. Non avevano una macchina molto grande e dovevano stringersi durante i viaggi.
Questa era la prima estate, dopo 15 anni, in cui Louis e la sua famiglia cambiassero località dove alloggiare per l'estate. Avevano sempre optato per le coste italiane, ma questa volta dovevano accontentarsi di rimanere nel loro paese, l'Inghilterra. In realtà Louis era molto entusiasta, era stanco di vedere da quando era nato sempre gli stessi posti, le stesse persone, le stesse abitudini.Louis era un ragazzo di sedici anni, abbastanza magro e non molto alto. Aveva capelli lisci e castani, con un ciuffo che gli ricadeva sulla fronte. Ma la sua particolarità erano gli occhi, azzurri come il ghiaccio, ma capaci di scioglierti con un solo sguardo. Era molto timido, solo dopo svariate estati in Italia era riuscito a trovarsi qualche amico, ma passati i tre mesi non si sentivano più. Non era il tipo da avere amicizie fisse e fedeli, più che altro perché aveva paura di aprirsi con gli altri.
Il viaggio proseguiva, e dopo altre due ore, arrivano finalmente a destinazione. Svoltarono in una stretta via sterrata, e arrivarono in una villetta a due piani, che li avrebbe ospitati per i prossimi due mesi. Alla porta trovarono un uomo e una donna che sorridevano salutandoli con le mani, non li avevano mai visti prima, si erano sentiti tramite telefono, perché un collega del padre di Louis era un amico stretto della coppia.
"Charlotte, Louis perfavore cominciate a togliere i bagagli dall'auto, io e vostro padre andiamo a conoscere i signori" dice con voce dolce la madre, mentre apre la portiera.
Louis e sua sorella fanno come gli é stato detto e nel giro di pochi minuti la macchina é vuota e procedono verso i genitori.
"Loro sono i nostri figli, Louis e Charlotte" disse il padre indicandoli con un sorriso.
"Buonasera" dissero all'unisono.
"È un piacere conoscervi, scommetto che andrete molto d'accordo con i nostri figli, ora vi lasciamo sistemare le vostre cose, cosa ne dite di cenare insieme stasera per conoscerci? Viviamo nella casa accanto, ci vedremo spesso" disse l'uomo.
"Mi sembra una bellissima idea!" esclamò la madre di Louis.
"Perfetto allora, vi aspettiamo alle 20 a casa nostra"Louis aveva mangiato solo un panino quel giorno, e non vedeva l'ora di andare a cena dai proprietari della casa, e di conoscere l'intera famiglia. Dopo un paio di ore Louis era stanco morto, avevano sistemato tutti i loro bagagli senza sosta per finire in tempo per andare a cena. Erano le 19:45 e Louis si stava dando un'ultima sistemata allo specchio, voleva apparire carino per fare una buona impressione, così aveva indossato una camicia bianca e un paio di jeans.
Arrivati davanti casa della famiglia Styles -così li avevano chiamati i genitori di Louis- bussarono alla porta, erano in perfetto orario e Louis era abbastanza nervoso, aveva sempre questa sensazione quando doveva incontrare nuove persone.
La porta fu aperta da un ragazzo, un pó di centimetri più alto di Louis, con capelli ricci e disordinati e due occhi verdi ipnotici. Louis rimase inizialmente senza parole, non aveva mai visto un ragazzo così bello, si rimproveró mentalemente, gli avevamo insegnato che non era una buona cosa essere invidiosi degli altri, e quella era per certo invidia.
Gli occhi verdi si posarono per un paio di secondi su Louis, ma subito dopo incontrarono quelli del padre e con un sorriso e voce un po incerta disse "Buonasera, voi siete la famiglia che alloggia nella casa qui accanto vero?"
"Si siamo noi, i tuoi genitori ci hanno parlato di te, é un piacere conoscerti" disse il padre.
Il sorrido del ragazzo si allargó, e abbassó per un secondo lo sguardo "Piacere mio, sono Harry, entrate pure, mia madre sta preparando le ultime cose"
Entrarono in casa, era molto spaziosa e accogliente, Harry li guidó in salotto dove seduti su dei divani si trovavano il signor Styles e una ragazza, che subito si alzo e andò a porgere la mano ai nuovi vicini "Piacere Gemma!"
Louis pensó come fosse possibile che in quella famiglia fossero tutti così belli e gentili. In particolare il ragazzo, Harry, che scoprì intento a guardarlo sotto le lunghe ciglia nere, subito distolse lo sguardo e andò in un'altra stanza, lasciando Louis abbastanza perplesso.
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Fearless summer -Larry Stylinson-
Fanfiction"E se scappassimo da qui? Se ce ne andassimo insieme in un posto privo di pregiudizi?" "Louis?" "Si?" "Non credo che quel posto esista" . . L'estate del 1981, due mesi che, grazie all'incontro di Harry, il figlio dei proprietari del suo allogg...