Non c'è creatura della barriera corallina più graziosa e inoffensiva di quel pesciolino bianco e arancione che va sotto il nome di pesce pagliaccio.Eppure, se è successo quel che è successo,è solo colpa di un pesce pagliaccio:quello diventato famoso in tutto il mondo grazie a un film.
(Nemo)
Mi sono quadrato attorno,stupido. il bambino giapponese mi stava facendo dei cenni con la mano. fino a quel momento ci eravamo pressoché ignorati. Eravamo entrambi troppo impegnati a esplorare la stretta fascia di barriera emersa con la bassa marea. In più c'era il problema della comunicazione.
ha gridato di nuovo il bambino, indicando qualcosa ai suoi piedi:una pozza d'acqua marina che luccicava ai raggi del sole.
Mi sono incamminato verso di lui aggirando un giardino di corallo multicolore e facendo attenzione a dove mettevo il mio piede sano.La barriera sarà pure un paradiso terrestre,come recita ogni dépliant pubblicitario, ma nasconde tutta una serie di pericoli per il turista sprovveduto: le scorpene dal vento micidiale, le pastinache, con gli aculei sulla coda, le millepore dai tentacoli urticanti, i polpi dagli anelli blu, in grado di paralizzare con un morso, e gli animali più velenosi del mondo, le cubomeduse, note anche come"vespe fi mare",giusto per nominarne alcuni.Eppure quel pomeriggio, la minaccia più grave per le nostre vite non aveva nulla a che fare con le insidie della barriera.Mentre mi avvicinavo con passo incerto verso il bambino Giapponese chino sulla piana corallina all'estremità dell'isola, non avrei mai immaginato che il pericolo sarebbe venuto dalle acque luccicanti della distesa di acqua'marina del mar dei coralli alle nostre spalle. Il bambino giapponese portava un paio di braccioli gialli sopra la magliette. Non offriva certo un bello spettacolo, ma chi ero io per giudicare? Avevo un piede ingessato,avvolto in un nastro adesivo in un enorme sacchetto di plastica nera per l'immondizia, e due mezze palle di tennis applicate sulla punta delle stampelle per muovermi meglio sulla barriera. gli ho chiesto posando le mie stampelle sul corallo mentre mi chinavo a guardare. Si è tolto gli occhiali da sole a visiera e ha indicato qualcosa nell'acqua. In fondo alla pozza,parzialmente nascosti da un ventaglio giallo, un paio di pesci pagliaccio si rifugiavano fra i carnosi tentacoli color malva.Ad un tratto il bambino giapponese mi indicò l'acqua che si ritirava subito alzammo gli occhi, e il bambino giapponese gridò subito mi misi a correre ma non era molto facile con le stampelle.