❝ Capitolo Dodici ❞

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"Vorrei solo congratularmi con voi per il vostro lavoro, con tutti voi."

Cominciò girando per la classe a mani giunte. Gli studenti lo guardavano attentamente, seduti sulle sedie accanto al proprio compagno di progetto o con in braccio un bambino che piangeva. Era passata una settimana da quando era finito il loro compito, i video registrati dalla telecamera dei bambini erano stati consegnati agli studenti per fare un rapporto finale e un video dei loro giorni con il bambino.

Quel giorno era IL giorno.

Louis teneva nervosamente la sua chiavetta USB mentre gli studenti erano chiamati per presentare i loro 3 minuti di video alla classe. Louis li guardava pigramente con la testa appoggiata al braccio. Non poteva far altro che pensare ad Harry che oggi non era in classe.

In realtà, Harry era nella biblioteca pubblica e stava lavorando al suo progetto. Non poteva permettersi un computer e avrebbe da sempre voluto rubarne uno, ma sapeva che sarebbe stato solo uno sbaglio.

Era riuscito a prendere in prestito con i suoi pochi soldi una macchina fotografica, si era fatto una registrazione vicino al lago dove lui e Louis avevano parlato per la prima volta. Sapeva che era vietato registrare un messaggio per il video di fine anno, ma non gli importava.

Louis era solo, mentre mostrava il video alla classe e tutti i suoi compagni ridevano dei momenti stupidi ma divertenti che aveva passato con Harry. C'erano parti in cui lui e Harry facevano i cretini insieme o quando avevano mostrato al bambino la città. Qualche momento in più di Louis mentre si prendeva cura di lui.

Dopo il Venerdì sera, Louis e Harry si erano visti solo per parlare del bambino. Sembravano genitori separati perché non si parlavano, eccetto per il fatto, che questi genitori separati si stavano innamorando reciprocamente.

Non è che Louis non volesse parlare con Harry, o viceversa, ma era tutto molto difficile. È da un mese che si conoscono ufficialmente e Louis non vuole esternare le proprie emozioni. Non gli ha neanche detto che era gay e se Harry era ritornato come il solito, non voleva dirglielo.

La lezione di Economia Domestica terminò e Louis si lanciò lo zaino sulle spalle, stando davanti al suo armadietto per mettere i suoi compiti nello zaino. Mentre si chinò per mettere i contenuti all'interno dell'armadietto, qualcuno gli tirò un calcio nel sedere. Louis cadde a terra e la folla dietro di lui si mise a ridere.

"Cosa vuoi da me?"

"Sto solo facendo il mio lavoro" sogghignò l'uomo. Louis lo aveva già visto ma non si ricordava il suo nome. Era uno dei vecchi amici di Harry che prendeva in giro Louis. Eppure, non gli aveva fatto niente recentemente. Forse perché Harry gli era sempre accanto. "Ho sentito che tu e Styles vi divertite insieme, hmm?"

Louis ansimò e spalancò gli occhi ma cercò di rilassarsi per sembrare più convincente. "No. Noi non stiamo insieme."

"Certo, Tommo" sogghignò un altro ragazzo della folla. "Non pensavo che fossi caduto così in basso."

"Infatti, non l'ho fatto. Non ho fatto nulla con il tuo prezioso fidanzato."

"Pfft, noi non lo vogliamo. È solo un pazzo disgustoso che scopa con tutte le ragazze della città." Improvvisamente l'uomo si fece più serio. " Non stare vicino a Styles. Lui è nostro e non vogliamo che stia insieme ad uno sfigato come te."

Detto questo, se ne andarono e Louis cominciò a pensare.

Harry aveva per caso detto loro cosa era successo alla festa?

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Andò in un bar, ordinò un frappè e mentre lo beveva contemporaneamente lavorava ad un progetto di biologia. Louis lo finì, lo mandò al suo professore, finì il resto della bevanda e lasciò il pub, guidando verso casa.

Cullami ➳ l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora