15. Le discendenti

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La stanza bianca e stretta in cui siamo assomiglia molto alle sale di lettura della biblioteca di Calendula, priva di finestre. Poggio le spalle sulla spalliera della sedia mentre batto ripetutamente la penna nera sulla superficie del tavolo in legno.

Osservo Glad distribuire un plico di fogli sui tavoli delle altre selezionate e noto il suo atteggiamento serio, accentuato dalla ruga d'espressione che ha sulla fronte. È ancora nervoso per quello che è successo ieri con il mio vestito e stamani, mentre venivamo qui, ha ribadito con tono grave il suo disappunto.

Raggiunge la mia postazione e poggia la risma senza degnarmi di uno sguardo prima di ritornare nei banchi della prima fila, dove siedono Calla e Amanda.

«Oggi dovrete rispondere a diversi quesiti di logica riportati nel questionario davanti a voi. Il test è uguale per tutte, ma le domande sono disposte in ordine sparso. Non c'è un limite di tempo; quando penserete di aver concluso mi consegnerete il plico.» Il principe sposta lo sguardo sull'orologio appeso sulla parete di fronte a noi che segna le dieci del mattino. «Potete iniziare.»

Gemma, seduta davanti a me, solleva il primo foglio e inizia a leggere il testo con le sopracciglia aggrottate per la concentrazione. La sua compagna di banco, Heather, inizia a segnare le prime risposte con sicurezza.

Guardo il posto vuoto accanto a me mentre giro la prima pagina bianca. Sospiro e scruto le domande che si susseguono con le palpebre pesanti. Ieri sera, nonostante la stanchezza, non sono riuscita a chiudere occhio. Mi sono rigirata tra le lenzuola fino alle prime luci dell'alba, aspettando l'ora della colazione. Sono stata a rimuginare ossessivamente sulle parole di Ashton senza venirne a capo, fino alla conclusione che da sola non posso riuscirci: devo porre le giuste domande a qualcuno senza destare troppi sospetti.

Sbadiglio e inizio a segnare le risposte corrette dei quesiti senza particolari difficoltà, applicando maggiore attenzione sugli esercizi di logica matematica. Trascorre un'ora prima che Amanda si alzi dalla sedia per consegnare il fascicolo a Glad. Lui gli mostra un sorriso compiaciuto mentre sfoglia il questionario.

La seconda selezionata a completare cinque minuti dopo è Gemma, che lancia un'occhiata schiva nella mia direzione prima di andare verso il principe.

Proseguo la compilazione del questionario con tranquillità, senza impegnarmi più del necessario. È inutile sforzarmi, Glad ha promesso di mantenermi in gara a prescindere dai risultati. Sogghigno divertita mentre mi distraggo a guardare le striature del legno. Farlo innervosire per la mia inettitudine sarebbe una piccola rivincita.

Calla finisce per terza e seguo con lo sguardo tutti i suoi movimenti, fin quando esce dalla sala e si richiude la porta alle spalle. Sentendomi osservata, volto il capo in avanti e intercetto gli occhi ambrati di Glad che mi guardano con disappunto. Sorrido soddisfatta e sono tentata di schiacciargli l'occhiolino solo per irritarlo maggiormente, tuttavia mi trattengo.

Ritorno a concentrarmi sul questionario e noto che mi manca solo l'ultima domanda che segno con facilità. Guardo le lancette dell'orologio segnare le undici e mezza; mezz'ora dopo che Amanda ha consegnato.

Scruto il banco di Heather, ancora impegnata nella risoluzione dei quesiti, e capisco che è nervosa dal piede destro che sbatte ritmicamente sulla superficie del pavimento e dalle spalle ricurve in avanti. È una delle migliori a livello fisico, tuttavia la logica sembra creargli qualche difficoltà.

Aspetto seduta che lei termini, facendo finta di rileggere alcune domande di cui non sono sicura. Quando finisce si guarda attorno e accorgendosi della mia presenza, prende un profondo respiro e rilassa le spalle. Si dirige verso il principe con il volto un po' imbarazzato per la sua prova non eccelsa, per poi uscire dalla stanza e lasciarci da soli.

Iris - Il regno di FloraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora