Capitolo 35 (per lei lo era)

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"Hey Maca..." sono nel letto, con le lenzuola che mi arrivano fino al viso e sono incapace di muovermi. Sento un dolore dentro che non credevo di poter provare.
Ne tanto meno avrei mai pensato che la persona che mi sarebbe mancata di più di tutte sia proprio lei.
Si dice che si capisce il valore di una persona solamente quando la si perde, e non c'è mai stata cosa più vera. Non c'è mai stata una cazzo di frase più tremendamente reale.
Sapevo già di provare amore verso Zulema. Un amore che mi ha prosciugato sin dal primo istante in cui ho cominciato a provarlo. Persino quando ci odiavamo, io stavo già provando qualcosa. Persino quando ci volevamo uccidere, sapevamo che non lo avremmo mai fatto veramente.
Qualcosa ci impediva di farlo.
Credevo fosse il fato.
Un destino infame che in qualche modo aveva legato le due nemiche acerrime in assoluto.
Che aveva legato le due persone più diverse e distanti al mondo.

"...hey devi mangiare qualcosa..." mi appoggia un piatto sul comodino di questa casa meravigliosa. Zulema aveva messo da parte veramente tantissimi soldi e ora siamo in Marocco, dopo aver viaggiato tutto il giorno. Mi sono addormentata appena siamo entrate. Non ho guardato nulla. Semplicemente mi sono messa nel letto, dove sono rimasta fino ad ora, passando ore a piangere per qualcosa che forse non tornerà più.
Un amore che si è spezzato nel momento esatto in cui quella cazzo di porta si è chiusa davanti a me, separandomi dalla persona più importante della mia vita.
Ecco. L'ho ammesso.
Non so come, e non ne conosco nemmeno la ragione, ma Zulema è diventata la persona più importante che io abbia mai conosciuto.
O meglio, lo era.
Voglio solo stare con lei. Abbracciarla e abbandonarmi tra le sue braccia, inspirando il suo profumo.
Piango sentendo quello stesso profumo sulla sua felpa che ancora indosso. Un gesto che credevo bello, ma che ora mi provoca solo un senso di vuoto e dolore.
Un vuoto che solo lei può colmare.

"Non ho fame" dico sottovoce, con la voce spezzata per il pianto. Sento gli occhi secchi, come se avessi pianto anche fin troppo e ora sono a secco. È possibile? Non credo, ma è quello che mi sta succedendo.
"Lo so per-"
"Saray cazzo vattene fuori!" Dico alzando la voce e scoppiando a piangere nuovamente. Non riesco più a fare niente: non riesco a mangiare, a parlare.
Voglio solo piangere.
Piangere fino a consumarmi.
Piangere fino a stare male.
Sento che non si muove, rimanendo dietro di me.
Poco dopo sento un grosso sospiro e sento il materasso dietro di me abbassarsi, segno che si è seduta.
"Maca...puoi girarti un attimo?" Nego, scuotendo la testa e portandomi una mano alla tempia, che mi sta letteralmente scoppiando.
"È importante. O almeno...per lei lo era" appena parla di lei mi volto di scatto, con gli occhi rossi e cosi anche il naso, per tutte le volte che l'ho soffiato.
Tiene in mano un foglio bianco ripiegato su se stesso, che gira e rigira tra le mani.
"Non volevo dartelo perché credevo ti facesse solo stare peggio, ma ora credo che tu debba leggere. Zulema voleva che tu leggessi questo. Me l'ha data dicendomi una cosa ben precisa: mi disse che se le cose fossero andate male, io ti avrei dovuta portare via, dandoti in seguito questa" mi porge il foglio, che io prendo delicatamente, mettendomi seduta.
"Me ne vado" mi dice appoggiando una mano sulla mia spalla, accarezzandola.

Un pezzo di carta.
Inchiostro nero su carta bianca.
Ecco cosa mi è rimasto di lei.
Tutto quello che Zulema mi ha lasciato sono parole scritte su un pezzo di carta bianco. Non ho la forza di aprirlo, mentre me lo giro tra le mani, pensando alla cosa migliore da fare. Devo essere consapevole che se la leggerò, starò sicuramente peggio, ma se non la leggerò, forse me ne pentirò per il resto della mia vita.
Faccio un bel sospiro, asciugandomi le lacrime e apro finalmente l'inutile foglio.

"Ciao Bionda,
Sinceramente io non so cosa cazzo stia facendo. Non mi sono mai cimentata in lettere d'amore o altre cazzate simili. Lo sai che  sono una persona estremamente difficile e non parlo mai cosi. Non sono affatto una persona dolce e da lettere sdolcinate. Ma tu mi hai fatto qualcosa. Mi ha cambiata in qualche modo e con te riesco ad essere davvero la persona che voglio essere.
Se stai leggendo questa lettera vorrà dire che il mio piano di merda ha fallito miseramente, ma che Saray è riuscita a portarti via. So che mi starai odiando ora. So che vorresti essere qua per tirarmi un bel pugno in faccia, per spaccarmela. Vorresti aggredirmi.
Dirmi le peggio cose.
Urlarmi quanto sono stronza.
E credimi, vorrei che fosse possibile, perché vorrebbe dire che ti avrei qua. Ma tu qua non ci sei e in fin dei conti è meglio cosi. Io ho voluto che fosse così.
Ora che sto scrivendo questa lettera mi domando se davvero sto facendo la cosa giusta. Vorrei fare la solita egoista del cazzo e tenerti qua con me, negandoti la libertà. Un angelo come te non dovrebbe mai nemmeno entrare dentro questo cazzo di inferno.
Un inferno che tu non meriti.
Non lo hai mai meritato.
E io l'ho sempre saputo.
Ti volevo dire, Bionda, che sei la persona più bella di sempre. Non mi ero mai affezionata a qualcuno così tanto. Sinceramente non lo credevo nemmeno possibile.
Non riuscivo a capacitarmi di come una persona come me potesse essere amata.
Quel 'ti amo' che mi hai detto in quel cazzo di letto, mentre eravamo avvinghiate, mi ha fatto stare così fottutamente bene. Mi hai fatta sentire amata e desiderata, una cosa che non succedeva da tantissimo tempo.
O forse mai.
Mai mi sono sentita come mi fai sentire tu.
Mi fai provare cose che veramente faccio fatica a comprendere. Cose che vanno al di la del semplice sesso. Bionda noi stavamo facendo altro e dio quanto mi piaceva" leggendo i verbi al passato, il mio cuore si frantuma in una miriade di pezzi, mentre dai miei occhi lacrime di dolore ricominciano a scendere impetuose.

"Non so perché io sia cosi dolce con te, ma è tutto diverso quando siamo insieme. Con te sento subito una sorta di energia che mi fa sentire viva.
Mi sembra di poter toccare il cielo con le dita.
Mi sembra di poter essere felice.
O almeno lo provavo.
Maca ascoltami bene ora. Se ti ho lasciata uscire così, l'ho fatto solo per te, perché non voglio che tu soffra ancora per scontate anni che non meriti nemmeno.
Tu meriti la libertà. Meriti di vivere, gioire, innamorarti"
Sento un vuoto enorme crescermi dentro a livelli esorbitanti. Sento questa specie di buco dentro di me che mi sta dilaniando il petto, mentre la presenza della mora è l'unica cosa che voglio avere ora.
Io sono innamorata di lei cazzo.
Non voglio innamorarmi di qualcun altro .
Voglio solo amare lei.

"Ti prego di vivere la tua libertà come meglio credi, cerca solo di non spendere tutti i miei cazzo dì soldi. Bionda non smetterò mai di ringraziarti per tutto quello che mi hai regalato. Un amore che mi consuma e che mi fa entrare in confusione.
Mi dispiace per il nostro passato e mi dispiace di essere quella che sono...una figlia di puttana.
Bionda vivi quella dannata libertà anche per me. Vivila come se io fossi li con te. E ricordati che un giorno, magari tra anni, il fato ci farà rincontrare. Perché noi siamo destinate in qualche modo a rincontrarci sempre. Forse quello che sto per dire to farà sobbalzare e ti sembrerò una stronza, ma non voglio avere il rimpianto di non avertelo detto.
Ti amo anche io Rubia"

Rileggo e rileggo quell'ultima frase, mentre le lacrime mi rigano il volto più e più volte. Vorrei smettere, ma al solo pensiero di non poterla rivedere e abbracciare, il mio cuore già a pezzi, diventa polvere.

'Ti amo'

Perché deve sempre essere così dannatamente difficile? Do un pugno forte al muro, poi una altro e un altro ancora, finché il dolore non diventa lancinante, tanto da farmi urlare.
"Bionda cazzo" Saray entra di corsa e mi prende la mano che sanguina, mentre dice alla Riccia di prendere la cassetta del pronto soccorso. 
"Mi ha detto che mi ama"
Le sputo queste parole, mentre lei mi guarda, alzando leggermente la testa e guardandomi dritta negli occhi.
Sorride, cercando di lasciarmi una sensazione di comprensione, ma io scoppio a piangere, gettandomi tra le sue braccia.

"Non ce la faccio senza di lei"

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Scusate se è un po corto ma ho un mal di testa che nemmeno potete capire...giuro  che domani rimedio ❤️❤️

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora