Capitolo 57

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Christian's pov

"Signor Spencer è tutto okay, la signorina Lively sta per scendere" mi avverte la ragazza che si è occupata del trucco e del parrocco di Cloe. Accenno un sorriso incapace di proferire parola a causa dell'agitazione, sono un fascio di nervi dal momento in cui siamo atterrati a Parigi cioè due giorni fa. Organizzare tutto con Cloe sempre tra i piedi non è stato facile, ma devo dire che è venuto tutto stupendo.
Cerco di immaginarla nell'abito scelto apposta per lei, ma qualsiasi pensiero viene infranto nel momento in cui la vedo spuntare davanti ai miei occhi in carne e ossa. Sembra cucito su di lei, è così bella e perfetta che non è possibile neppure descriverla, perché nessuno mi crederebbe.
"Cloe.. tu sei" intontito totalmente cerco di trovare le giuste parole o magari non troppo scontate "una meraviglia" i suoi occhi brillano, e il mio cuore va ad una velocità tale che penso possa uscirmi dal petto.
"Anche tu non sei affatto male" si avvicina, prendendomi le mani con le sue e il suo profumo dolce mi pervade. Sono estasiato e completamente innamorato. "Comunque" si guarda attorno "è stupendo qui" siamo sul terrazzo dell'hotel con vista su tutta Parigi illuminata.
"È per te"
"Ma quando e come sei riuscito a fare tutto questo?"
"È stata dura ma sono stato bravo io e le persone che hanno fatto tutto ciò"
"Wow"

Ogni cosa con mio grande orgoglio supera ogni aspettativa, le portate sono una più deliziosa dell'altra. È strano avere dei momenti così per noi, tutto per noi. Niente lavoro, niente famiglia, niente impegni, nessun programma.. solo Christian e Cloe, Cloe e Christian.
Il nostro prima San Valentino insieme, che credo non scorderemo mai entrambi, il giorno in cui le chiederò di sposarmi e di condividere la sua vita con me.
"Vuoi ballare?" le chiedo, sorpresa e divertita allo stesso tempo fa cenno di sì con la testa, alzandosi e stringendosi a me. Le note del violino propongono una versione di All of me di John Legend.
"Grazie" mi dice alzando dopo un pò la testa dal mio petto e guardandomi negli occhi.
"Questo è il minimo che io possa fare dopo tutto ciò che in questi mesi tu hai fatto per me." mi bacia. La musica finisce ed è arrivato il momento. Mi schiarisco la voce scostandomi leggermente da lei. Mi guarda confusa.

"Sai Cloe c'è una cosa che ti nascondo da un pò. Una cosa di cui sono a conoscenza solo tuo padre, mio padre e Donna." comincio.
"Nella mia vita non ho mai avuto certezze, ho smesso di essere un sognatore da tanto tempo ormai e di credere nel destino ancora meno. Poi però un giorno qualcosa o qualcuno decide di mettere fine alla quotidianità noiosa e senza stimoli, perché inaspettatamente ti innamori già dal primo sguardo di una impertinente giovane avvocatessa tirocinante del tuo studio. Che non ha paura di niente e di nessuno e che sa per bene il fatto suo." i suoi occhi si riempiono di lacrime, ma sorride. La mia voce è carica di emozione.
"Con quegli occhi grandi che ti scavano dentro mettendoti completamente a nudo, e quella labbra carnose di cui non puoi fare a meno. Da quel giorno mi hai fatto rinascere, io sono rinato grazie a te. Giorno dopo giorno, era sempre un buttar giù quei muri e quella corazza troppo spessa che mi ero costruito dopo le varie delusioni. Tu sei entrata in punta di piedi, travolgendomi completamente. Sono innamorato di te profondamente. Ti sembrerò  assurdo e anche un po' impulsivo ma non per me, perché credimi l'ho capito sin dal momento che ti ho conosciuta.." mi inginocchio davanti ai suoi occhi increduli e pieni di lacrime che continuano a uscire senza freni, il mio cuore batte forte, ma so che sto facendo la cosa giusta con la persona giusta e nel momento giusto. "Cloe Lively vuoi sposarmi?"

"Christian" singhiozza, asciugandosi in qualche modo il viso "io.. io certo che ti sposo" urla ridendo e piangendo contemporaneamente. Piango anche io, è un pianto liberatorio e di estrema felicità. Estraggo l'anello dalla tasca e con mano tremante lo metto al suo dito. L'anello non scherza è devo ricordarmi di ringraziare Donna per questo. "È bellissimo" già. Mi alzo e ci abbracciamo.
"Ti amo tanto" mi dice, bacio dopo bacio.
"Ti amo tanto anche io" e dando l'okay al cameriere, le arriva un mazzo di rose rosse e il cielo si riempie di fuochi d'artificio proprio come piacciono a lei.

"Io davvero non ho parole, tu sei un pazzo" scuote la testa.
"Tu mi hai fatto diventare così, Cloe Lively mi hai stregato, mi hai rammollito" ridiamo.

"Beh.. sai c'è una cosa che anche io ti nascondo da un pò" ci sediamo, non capisco ma non la interrompo. "Ultimamente non mi sono sentita tanto bene, pensavo fosse la fase premestruale" okay sto cominciando a preoccuparmi, sta male? Le è successo qualcosa? Mi agito sulla sedia, e lei afferra la mia mano, invitandomi a rilassarmi. "Invece mi sono sbagliata" prende qualcosa due piccole foto dalla sua borsette e me le porge.

Spalanco gli occhi, una sensazione strana si fa strana proprio al centro del mio petto. La guardo, mi guarda mordendosi nervosamente il labbro e torturandosi le mani.
"Dimmi che non è uno scherzo?"
"Sono incinta Christian, da quasi esattamente due mesi" quel piccolo puntino sarà mio figlio o mia figlia io avrò un bambino dalla Donna che amo e a cui ho chiesto di sposarmi.
"Perché non me l'hai detto?"
"Io non lo so, sono entrata nel panico, non mi ero nemmeno accorta del ritardo ero completamente fusa dal lavoro avevo saltato la pillola e poi Kim mi ha messo questa ipotesi in testa dopo aver vomitato nel tuo ufficio, ho fatto il test e l'indomani mattina sono stata dalla ginecologa che mi ha confermato tutto. Mi ha fatto fare tutte le analisi, un'alimentazione sana da seguire, degli integratori da prendere e anziché fare palestra mi ha detto di fare pilates per questo periodo" parla così velocemente che cerco di cogliere più che posso. È agitata più di me.
"Cloe"
"Eh?" prende un gran sorso d'acqua.
"Ti ho chiesto perché non me l'hai detto? Non come l'hai scoperto" dico divertito.
"Tu eri nervoso e carico di impegni, avevi la testa piena di pensieri e faccende da sbrigare che ho voluto aspettare di essere completamente sola con te per dirtelo. Sei arrabbiato?" La raggiungo.
"Come potrei essere arrabbiato con te? Diventerai mia moglie e sei incinta del nostro primo figlio. Posso amarti più di così?" la faccio sedere su di me baciandola con tutto l'amore e la passione che ho.

Ci stacchiamo ansimanti poggiando le fronti l'una sull'altra.
"Certo che le tappe le abbiamo bruciate tutte" nota scoppiando a ridere e facendo ridere pure me.
"Ma credimi io non cambiare nulla"

I'm in love with my bossDove le storie prendono vita. Scoprilo ora