"Raccontami una storia" - mi dice lei.
Mi volto e la guardo. Il sole caldo del pomeriggio le illumina gli occhi, ed è così perfetta che pare essere una creatura di un'altra dimensione. L'erba verde del parco è bagnaticcia, ma la coperta su cui ci siamo stese ci tiene asciutte.
"Quale storia?" - le chiedo, avvicinandomi un poco a lei
"Qualunque" - mi dice sorridendo
Le scosto i capelli biondi dagli occhi azzurri, profondi, e mi giro sulla schiena, a guardare il cielo.
"Ottobre" - comincio - "era ottobre. Le foglie arancioni, gialle e rosse coprono il suolo, rendendo ogni passo scricchiolante, crac crac crac. Una ragazza, con i capelli d'oro a l'aura sparsi, occhi cristallini e labbra carnose di sedette vicino a me sulla panchina del parco".
Faccio una pausa, girandomi per vedere la sua reazione. Lei conosce questa storia. È sdraiata, con gli occhi chiusi, intenta ad assaporare i raggi solari.
"Continua" - mi dice, piano. E io continuo.
"La ragazza dai capelli d'oro si siede vicino a me. Sembra un'affresco. Tutti i colori, la vita che emanano. Non li trovi affascinanti? Mi chiese. Così, senza presentarsi, e senza aggiungere altro".
La guardo di nuovo, è bellissima
"Continua, è una bella storia" mi dice sussurrando
" Sì, lo sono, risposi io.
Mi emanano sempre un breve istante di grande pace. Dura poco tempo, ma in quel piccolo istante so che cos è la felicità. Continuò lei.
Da quel giorno seppi, che quella ragazza dai capelli d'oro non solo era capace di usare grandi parole, ma era anche capace di rubarmi il cuore. È per questo che amo l'autunno" dissi, finendo la storia.
"Virginia Woolf si sbaglia" dice lei d'un tratto. Mi giro di lato, guardandola negli occhi, anche lei si è messa sul fianco. Le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie. Sono così morbide.
"Cosa intendi?" Le chiedo. Amo quando usa grandi parole, e so che ne stanno per arrivare alcune.
"Lei disse anche l'amore distrugge. Tutto ciò che è bello, tutto ciò che è vero, finisce. Ma questo, noi, siamo indistruttibili. Siamo infinito" mi dice, sussurrando.
"Noi siamo infinito" le dico, prima di baciarla. Una promessa. Noi siamo infinito.