Prologue

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Ero una di quelle persone difficili da capire; con tanto amore dentro da dare, ma da non dimostrare a chiunque. Ero un pó distante dal mondo, un pó distrutta. Una di quelle che magari passava per la ragazza a cui non importava nulla delle persone. Antipatica, fredda, acida; le persone si fermavano a ciò che decidevo di dimostrare. Mi sentivo come la pecora nera della famiglia: quella che prendeva i voti troppo bassi, quella troppo asociale, quella che leggeva libri su libri, solo per scappare dalla realtà immergendosi in una fantasia, una storia dove tutto è possibile e felice. Quella che non aveva un fisico da togliere il fiato, quella che i genitori non potevano "vantare", perché non c'era nulla di eccellente in me. Quella che semplicemente se c'era era ok, ma se non ci sarebbe stata, sarebbe stato ok lo stesso. Quella che si dimenticavano tutti, ma che ricordava ogni cosa subita. Era difficile per gli altri capire che io aspettavo solo qualcuno capace di leggermi dentro. Dalle persone incasinate come me, se ne sono sempre andati tutti. E a me stava bene così, non volevo essere la vittima, non volevo che provassero compassione per me, non ne ne ho mai avuto bisogno. Avevo bisogno di qualcuno che mi accettasse, mi cambiasse, mi facesse vivere, mi urlasse contro, che mi mandasse anche a quel paese, se necessario. Avevo bisogno di qualcuno di vero, che mi facesse ridere, piangere, urlare. Avevo bisogno di qualcuno che mi rendesse felice, che mi facesse sentire protetta, al sicuro. Avevo bisogno di qualcuno forte, che se fossi caduta a pezzi lui era lì, pronto per aiutarmi ad alzarmi. Di qualcuno che accettasse i miei difetti e i miei pregi. Avevo semplicemente bisogno di qualcuno, ma questo non è mai esistito, o almeno così pensavo. Ero circondata dall'oscurità da sempre, combattevo ogni giorno contro i miei demoni. La maggior parte delle volte erano loro a vincere, portandomi alla pazzia, al dolore, all'autodistruzione. Mi accasciavo a terra in silenzio e crollavo, senza che nessuno mi aiutasse, nessuno che se ne accorgesse, perché tanto a nessuno importava. Ero quella persona che aiutava le persone quando avevano un problema, ma quando il problema ce l'avevo io, me lo tenevo per me e me lo risolvevo da sola. Questa ero io prima di lui. Un ragazzo all'apparenza stronzo e menefreghista, ma dentro aveva qualcosa di profondo, di unico. Aveva il potere di trasformare le mie lacrime in sorrisi e i miei sorrisi in lacrime. Mi faceva diventare pazza con quella sua sfacciataggine, ma è proprio quello che mi faceva innamorare di lui ogni singolo giorno. Noi ci completavamo senza rendercene conto. Eravamo così ciechi da non vedere che senza l'uno, l'altra non viveva. E io pensavo che gli sarei bastata. Io che ci sarei sempre stata, io che avevo promesso di restare, quando è stato lui il primo a lasciare me. C'erano tante cose che odiavo di lui. Il modo in cui mi guardava, disarmante e profondo. Il modo in cui riusciva a darmi certezze e togliermele subito dopo. Credevo di odiarle queste cose, invece era ciò che amavo più di lui.

Luke Hemmings è ciò che mi ha fatto iniziare a vivere per davvero e giuro, quel ragazzo, non lo dimenticherò mai.

#Spazio autrice

Eccomi qua con un'altra storia! Sarà su Luke e una ragazza in cerca di qualcosa che la porti via dal nero che la circonda e lui, un ragazzo altrettanto complicato, che porta una maschera per non mostrarsi ciò che è realmente.
Spero vi piaccia, commentate per farmi sapere mi raccomando!

A presto!

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 11, 2015 ⏰

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