CAPITOLO 6

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JOE’S POV
Per fortuna li trovammo seduti ai tavolini affianco alla piscina. Appena ci videro ci guardarono con un’aria stupita e Leo esclamò:

“Ehi, stavamo giusto per venirvi a chiamare; stasera vogliamo rilassarci e non sentire quella musica che ci trapana le orecchie”

“Ma Mar mi ha detto che vi eravate messi d’accordo” disse Fede.

Cercai in tutti i modi di far capire a qualcuno di loro di reggerci il gioco, ma nessuno capiva e ci guardavano confusi. Mar fece capire a gesti che li avremmo parlato dopo e finalmente Sam capì.

“Oh sì, giusto. Me ne ero dimenticata”

“Io ancora non capisco… non mi sembra di avervi detto di questo cambio di programma” si intromise Tom.

“È perché glielo abbiamo detto io e Sophie”

“Ma se l’idea…” non lo feci finire di parlare.

“Tom, vieni un secondo, ti devo dire una cosa”

Ci allontanammo quanto bastava perché Fede non sentisse e gli tirai una sberla alla testa.

“Ehi ma che diavolo fai?”

“Se insistiamo su qualcosa significa che non devi contraddire”

“Ma è la verità”

“Non importa! Fede non deve venirlo a sapere, sarebbe un guaio”

“Cosa non dovrebbe sapere?”

“Giurami prima di non dirle niente”

“Lo giuro” sbuffò lui.

“Praticamente c’è sulla nave la ex di Nick, Fede la odia e lui non vuole farle sapere che è qui. Quindi quando in discoteca l’abbiamo vista, abbiamo detto la prima cosa che ci veniva in mente”

“E se noi…”

“Lascia stare i se, per fortuna eravate qua. Ora andiamo di là e fai finta di niente”

Ritornammo dagli altri, che intanto si erano seduti, e ci mettemmo a parlare del più e del meno. Poi mi ricordai del mio incubo.

“Mar, possiamo parlare un secondo”

“Sì certo”

Si spostammo fuori, al chiaro di luna. Le stelle brillavano come non avevano mai brillato prima, forse perché Mar le faceva splendere più del solito. Si appoggiò alla ringhiera e guardò il mare, mentre i suoi capelli lisci ondeggiavano con il vento. Dovevo dire che era proprio una meraviglia: indossava un vestito azzurro con i pois bianchi, senza spalline e che arrivava appena sopra il ginocchio, le ballerine bianche che le avevo regalato al suo compleanno e una collana con il ciondolo azzurro su cui era inciso il suo nome.

Le andai vicino e le cinsi i fianchi con il braccio, mentre lei appoggiò la testa sulla mia spalla.

“Non trovi che le stelle siano più splendide oggi?”

“Già, l’ho notato anch’io”

Alzò il capo e mi guardò; persi lo sguardo in quegli occhi verde speranza, che sembrava fossero degli smeraldi; avevano quel luccichio che poche volte vedevo in lei, così presi coraggio.

“Mar…”

“Joe…”

“Senti, io ti devo dire una cosa molto importante. Beh, ecco io…” no, non potevo dirglielo, avrei mandato a fanculo tutti gli anni della nostra amicizia: se lei non provasse i miei stessi sentimenti? Se ci dovessimo mettere insieme, ma poi ci lasciassimo? Rimarremmo ancora amici? Non posso rischiare “...Dobbiamo inventarci qualcosa per allontanare Crystal e far mettere insieme Fede e Nick”

Best Friends? ...Maybe something more. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora