La temperatura di questa serata settembrina e' piacevole.
La città' e' accesa da mille luci e tanto traffico, sono tutti tornati a Madrid.
La vita continua sempre, e' ciclica come le stagioni, come gli anni bisestili , ed in questo cerchio lei e' presenza, una costante che non se ne va.
Sonno scappata , mi sono volatilizzata da quando
abbiamo finito le registrazioni dell' Oasis, l' ho addirittura bloccata su instagram.
Una fan mi chiese il perché." perché ho -5 anni ma sembro più' vecchia".
Risposi la verità, se qualcosa ti fa male la cancelli , soprattutto a 15 anni, preferisci non sapere, non vedere nulla.
Cancellai tutte le foto digitali, così come a 15 anni avrei strappato quelle di carta.
Tutto inutile.
Sono stata taggata in ogni foto in cui c'era lei,
in ogni nostro vecchio scambio di messaggi,
in ogni tweet, in ogni storia che i fandom hanno inventato per noi.
Quindi e' stata sempre con me lo stesso, ho saputo di lei, dei suoi premi.
Ho saputo della sua vita, ho saputo qualsiasi cosa non avrei voluto sapere.
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Arrivo , parcheggio e ti vedo lì, davanti agli studios dove registreremo.
La tua testa si volta a destra e sinistra, cerchi qualcuno tra la gente... chissà se cerchi me.
Mi fermo a guardarti da lontano mentre tu non mi hai ancora scorto.
Sei bella da mozzare il fiato, elegante e semplice allo stesso tempo.
Sembri una ragazzina, un adolescente al suo primo
appuntamento che aspetta il ragazzo temendo non arriverà, a te non credo sia mai capitato che lui non si presentasse.
Attraverso, ti accorgi di me e mi saluti con un braccio alzato, io in tutta risposta sventolo la mia mano nell' aria.
Mi avvicino e tu mi sorridi, rivedere le tue fossette e' un colpo al cuore.
Mi dai due baci leggeri, ed io vorrei invece stringerti di piu'; dovresti esser tu quella arrabbiata ed invece fai finta di nulla, come se non fosse passata un'intera estate, come se non ti avessi ignorata in tutto questo tempo.
Sei sempre la piu' intelligente tra di noi, la piu' sicura; tanto sicura di non aver paura a mostrare le tue debolezze, le tue fragilità.
Mentre io che sembro così forte, mostro solo la mia armatura perché ho paura a rivelare me stessa, ho paura di prestare il fianco al nemico che trovato il mio tallone d'Achille potrebbe approfittarne.
Paradossale come essere insicuri ci porti a mostrarci sempre così fermi, certi, senza dubbi o remore.
Non ci sveliamo, tranne a poche persone e tu sei una di queste.
Poi sono fuggita.Non volevo fare questo audibile eppure eccomi qui, eccoci qui ad interpretare ancora Zulema e Macarena.
Ti faccio i complimenti per i riconoscimenti che hai ottenuto, mentre mi accendo una sigaretta
" Dobbiamo entrare" mi dici .
Sei sempre la solita perfettina, precisetta.
"Solo due minuti Maggie, poi chissà quando mi daranno la pausa per fumare "Non e' per il fumo, strano eh?
E' per te; voglio rimanere qui con te, sola con te ancora e ancora di più.
Tu parli, parli e ti congratuli anche tu per i premi: il San Sebastián, lo Stiges .
Ti ascolto ma non ti presto attenzione.
Guardo le tue labbra morbide senza fissarle, guardo i capelli ancora lunghi di Macarena e muoio dalla voglia di baciarle le tue labbra, dalla voglia di arrotolare le tue ciocche bionde intorno alle mie dita.
Muoio dalla voglia di sentire il mio corpo schiacciato sul tuo.
Come in quella maledetta scena Maggie, quando eravamo io e te, non Zulema e Macarena.
Come in quel bacio tagliato
" troppo dolce " disse Ivan.
Tutto era tranne che dolce, era arrabbiato, sensuale, aggressivo, desideroso, nervoso.
Solo noi due lo sapevamo, e' il nostro segreto.
Voglio risentirti addosso a me, come quella sera stessa quando bussai alla tua stanza.
Era stata difficile quella scena e ci aveva costretto a guardare dentro di noi, a capire cosa c'era davvero.
Se fosse stato solo il coinvolgimento dato dalla situazione o se ci fosse altro.
E fu così che ci trovammo a girare nel tuo letto il proseguo della scena della Caravana: il meglio, quello che non si e' visto.La sigaretta e' ormai spenta, non ho un' altra scusa plausibile per tenerci ancora qui fuori
" Entriamo "
Mi fai strada ed io ti tengo il pesante portone mentre tu mi passi accanto inebriandomi con il tuo profumo.
Un profumo dolce, con un fondo di rosa, un profumo perfetto per te: sa di pulito, di onesto,di chiaro.
Non come il mio muschiato, che sa di tabacco e bosco, pieno di ombre e passaggi segreti.Ti ammiro sai?
Ammiro la tua luce, il non aver dubbi, il sapere la strada da percorrere e il tuo coraggio: tu avresti continuato, non ti sei spaventata.
Io sono stata una codarda, e poi mi sono pentita amaramente.Dentro troviamo gli autori, poi gli assistenti di studio e i microfonisti.
I soliti saluti distratti e poi ci illustrano la trama, ci distribuiscono i copioni.
Infiliamo le cuffie e ci posizioniamo davanti ai microfoni.
Devo concentrarmi, e' necessario interpretare le parole che sono scritte e l'intonazione e' ciò che dovrà' trasmettere le sensazioni agli ascoltatori.
E' bello trovarci di nuovo qui, lavorare con te che mi guardi sotto' occhi e ti carezzi i capelli.E' andato tutto liscio, non abbiamo mai dovuto rifare nessuna parte. Buona la prima.
Sono passate due ore e sento la necessità di fumare, non solo io visto che ci avvisano di una breve pausa.
" Pausa ragazze. 15 minuti e poi un ora di lavoro circa e abbiamo finito"
Ho ancora 1 ora e 15 con te.
Qualche tecnico ti si avvicina, eh già tu sei la dolce, quella simpatica, tranquilla io la bisbetica, quella che non si sa mai come le girano .
Ridi, probabilmente ad una battuta stupida, probabilmente per cortesia .
Mi da fastidio, ti voglio con me, ti chiamo
" mi accompagni a fumare?"
Mi rivolgi un sorriso dolce, e mi prendi la mano conducendomi verso l'uscita.Rallento sempre di più , vorrei che questo contatto non finisse invece ci ritroviamo sullo stesso
marciapiede in cui ci siamo incontrate qualche ora fa ma Adesso e' ora di cena, c'è poca gente in giro ed ho poco tempo.
La sigaretta resta a consumarsi tra le mie dita
" Maggie ... scusami. So di non aver risposto alle tue chiamate, o ai tuoi tag ma ... "
Mi interrompi e ti adoro, mi stai levando
dall' imbarazzo con la leggerezza, la purezza che solo tu possiedi
" Non importa siamo qui. Un po' di stacco ci serviva"
" Già"
rispondo,
"e' servito a farmi capire che non lo voglio più"Ridi un po' nervosa ed io appresso a te ... molto nervosa.
"La tua sigaretta ... e' spenta. Andiamo?!"
E mi porgi la mano aspettando di nuovo che l'afferri , come faccio.
Mi aggrappo a te, mi lascio condurre per finire questa cosa di cui ora non mi frega nulla.
Ho solo te in testa, solo te sulla pelle.
Rientriamo, recito e mi immedesimo in Zulema ora per poter continuare e portare a termine il lavoro.
La mia testa e' da un'altra parte, non voglio che finisca questa serata.
Ed invece, inevitabile, arriva la fine.
Chissà se con questo siamo riuscite a chiudere Zulema e Macarena per sempre nel baule dei ricordi.Salutiamo tutti, e usciamo.
" Allora ciao Najwa"
Devo trovare un modo, ma non ci sono scorciatoie ed io prendo l'autostrada.
Quella diretta , senza fermate intermedie, senza aree di sosta
" Ho fame. Ti aspetta qualcuno?"
Aiutami Maggie , ti prego.
" No, sono sola a Madrid questa settimana"
Anche lei prende l'autostrada, se avesse voluto avrebbe potuto mentire.
" Anch'io. Teo e' dal padre. Vieni a cena a casa mia?"
Siamo al casello Maggie, questa è la mia uscita. Esci con me. Dammi un'altra possibilità.
" La mia auto? Mi riporti domani a prenderla?"
Ora sono io a porgerti la mano e sei tu ad afferrarla, mentre attraversiamo la strada di corsa ridendo come due bambine.
Domani, certo bionda che ti riporto alla tua auto.
Sali sulla mia auto, io mi metto al volante e te lo dico, stavolta te lo devo dire.
Stavolta non posso fuggire, senza te so come si sta, si sta male senza te Maggie.
Del resto non mi frega niente. Il resto mi verrà' incontro." Domani .....dopo domani, o mai più' se non vorrai. Te la brucerei quell'auto.
Voglio solo che resti con me più che puoi bionda"
Fai scattare la chiusura di sicurezza e mi fa L' occhiolino , ti avvicini sensuale e giri la chiave dell'auto
" Allora parti e sbrigati"