Sebastian "Bash" Lacroix - Chiamatemi Anna

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Giuro che lo ammazzo quando torna, anche io ho perso mio padre ma non sono scappata senza dirgli una parola, sono rimasta a mandare avanti un'intera fattoria.
Sono mesi che non ricevo sue notizie, sue lettere, non so neanche più se è vivo.
Sono sola in una fattoria enorme e mi mancano sia Gilbert che papà.
Ogni notte quando chiudo gli occhi me lo immagino in tutti i posti possibili, in tutte le situazioni possibili e la maggior parte delle volte mi sveglio piangendo per l'incubo che ho vissuto.
Ogni volta che vedo o sento qualcosa che ha la parvenza di essere un cavallo o un calesse esco fuori di casa tempestivamente, che faccia freddo, che ci sia neve o pioggia torrenziale, che ci siano quaranta gradi o che la temperatura sia sotto zero.
Ogni giorno prego il Signore affinché lui sia salvo, al sicuro, perché nonostante la gelosia da sorella maggiore gli voglio un bene dell'anima e non vivrei se lo perdessi.
Perché Gilbert è sangue del mio sangue, è mio fratello, è la mia roccia, è il mio tutto.
Sono appena vestita quando un calesse si avvicina alla porta di casa, esco dalla fattoria fregandomene del metro di neve che ricopre il terreno dell'isola del principe Edoardo; mi avvicino a quelle due figure sfocate che vedo in lontananza e subito lo riconosco: Gilbert Blythe è tornato ad Avonlea.
Gli corro incontro tenendomi la gonna e gli salto addosso facendolo cadere nelle neve come quando eravamo piccoli, poi gli do uno schiaffo in piena guancia tralasciando l'espressione confusa del ragazzo accanto a noi, davvero un bel ragazzo anche se di colore.

T/N-" Gilbert Blythe come hai osato andartene via senza dire niente a tua sorella?!?! Anna, la tua amichetta mi ha detto che eri partito. Sai cosa ho dovuto passare?!!?! Anche io ho perso papà ma non sono scappata così da un momento all'altro e ho portato avanti la fattoria mentre tu eri chissà dove. Ti rendi conto? Non ci provare mai più o la prossima volta ti butto giù dalla scogliera. Fatti abbracciare dai, dove sei stato, lo sai che non riesco a vivere senza di te"-

Siamo entrambi commossi quando ci abbracciamo di nuovo. Poverino il ragazzo, non mi sono neanche presentata

T/N-" T/N Blythe, piacere...."-
B-" Sebastian Lacroix, ma potete chiamarmi Bash"-

Sorrido e gli faccio segno di entrare, si vede che patisce molto il freddo. Lo supplico di darmi del tu mentre gli do dei vestiti più pesanti e lo faccio sedere accanto alla stufa. Mi racconta da dove viene, Trinidad, e di come lui e mio fratello vivevano su quella nave.
Preparo subito la mia zuppa di pesce, che tanto piace a Gilbert e devo dire che piace anche al suo amico Sebastian.
Mio fratello mi racconta di come ha fatto nascere un bimbo a Trinidad ma non mi meraviglio delle sue doti, è sempre stato bravo come medico e sono sicura che sarà il suo futuro. Io invece sono sempre stata un'artista, fin da piccola scolpisco il legno e faccio la pittrice, è così che ho racimolato un po' di risparmi in questi mesi.
Preparo la stanza a Bash e poi mi metto a ricamare sull'arazzo nella mia stanza il suo volto, su quell'arazzo ho ricamato da quando ne ho memoria tutti i volti che ho visto passeggiando per Avonlea.

B-" scusami T/N, mi servirebbe un altra coperta, nella mia stanza fa molto freddo, mi devo ancora abituare"-

Mi giro e lo guardo, appoggiato allo stipite della porta con le mani in tasca avvolto in chissà quanti maglioni; rido finalmente dopo tanto tempo.
Gli porto un' altra coperta e poi mi metto a dormire.

Due anni dopo

Sono seduta sul letto, tra le gambe di Bash e la schiena appoggiata al suo petto, le sue mani sono appoggiate sul mio pancione mentre la mia testa è abbandonata sulla sua spalla.
Gilbert è fuori con Anna e noi ci godiamo gli ultimi due mesi prima di essere in quattro.
Due creature stanno crescendo dentro di me a quanto dice il dottore di Charlotte town, il capo del mio fratellino.
È bellissimo pensare che tra due mesi potrò stringere fra le braccia i frutti del nostro amore, spero che abbiano i miei occhi verdi e i miei capelli ricci ma che abbiano la bellissima carnagione di Sebastian. Fin da subito lo ho difeso dai pregiudizi e dalle persone che lo disprezzavano per il colore della pelle, che io invece ho sempre amato.
Se non posso vivere senza Gilbert cosa farei senza Bash? Sarei perduta.

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