Vieni qui
ma portati gli occhi e il cuore
io ti porto un gelato
che non puoi mangiare
e piangiamo insieme
che non piangi mai
-Anche Fragile (Elisa)
<<Ma sei imbecille? Non vedi dove metti i piedi?>> urlò incazzato il moro nei confronti del cameriere, che appena si alzò venne riconosciuto da entrambi i fidanzati.
Hoseok si trovava lì, senza dire niente si era proposto di aiutare Jimin passandogli il panno asciutto sulla maglietta inzuppata d'acqua e coca cola <<Hobi che ci fai qui?>> chiese dispiaciuto, se solo fosse andato a lavoro <<Io ci lavoro qui, non ho un posto fisso come te mio caro>> gli disse nell'orecchio, si alzò e se n'è andò facendo così infuriare ancora di più il moro, tant'è che volle parlare con il capo dell'osteria e così, dopo numerose scuse, tornarono a casa, senza pagare e senza guardare negli occhi di nessuno.
<<Jungkook>> abbassò lo sguardo Jimin che si sentì davvero orribile, se solo pensava alle parole di Hoseok non poteva che appoggiarlo <<Jimin qualunque cosa quel cretino ti abbia potuto dire, non ascoltarla, è stato scortese nei tuoi confronti e spero davvero che non si avvicini mai più a te>> l'altro sentendo quelle parole sospirò sconfitto <<Non lo farà sta tranquillo>>***
Tornarono a casa e Jungkook si accorse che Jimin si copriva costantemente una parte bagnata della maglia, ovvero la pancia e così senza dire o fare niente lo prese per i fianchi e lo fece girare verso di lui <<Facciamo la doccia insieme?>> chiese con fare supplicante e così il biondino, seppur intendo a dire di no, si sentì costretto ad accettare, pensando che comunque quella mattina se l'era già scampata.
Si diressero nel bagno al primo piano, dove c'era la vasca, e subito prepararono tutto ciò da mettere per far profumare la grande vasca, con Jimin seduto sulla tavoletta del water che dava le direttive a Jungkook <<È pronto amore, se vuoi puoi incominciare a spogliarti, farò subito>> il maggiore disse ciò solo per non far spaventare il più piccolo, che sicuramente avrebbe aspettato ore ed ore per potersi spogliare da solo, dopo esser ritornato vide Jimin immergersi lentamente nella vasca già rosso come un pomodoro, e così il più alto lo seguì a ruota, mettendosi dietro di lui <<Come stai? In macchina ho notato cheti tenevi la pancia, hai avuto qualche dolore?>> chiese, si sperando che il suo ragazzo parlasse, ma preoccupato che non si fosse fatto male, oppure che lo spavento abbia potuto provocare qualcosa. Appoggiò le mani sui fianchi magri del biondino, gesto che fece spaventare quest'ultimo, tant'è che l'altro tolse le mani subito <<Scusa di aver reagito così>> Jimin si girò con il corpo verso Jungkook che subito lo abbracciò <<Kookie ho così paura>> affermò spaventato e in quel momento il moro vide la scena più straziante che avesse mai visto, i grandi occhi del minore erano diventati così acquosi che non riuscivano a chiudersi, si abbassò fino alla spalla che baciò dolcemente e fece appoggiare la sua testa sul suo petto. Nessuna parola venne detta dai due, perché ormai i loro sguardi erano pieni di amore e orgoglio.
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𝚃𝚊𝚍𝚋
أدب الهواةPassano le notti d'inverno E le aurore boreali Forse anche i supereroi Sognano di essere normali ma Siamo sulla stessa barca In un mare di gin tonic E balliamo un lento mentre Il mondo balla la tecktonik you do not like? do not ready DISCLAIMER...