•capitolo settimo•

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~Helais

Non era prudente seguire quell'ombra, magari era solo un gioco di luci, anche se io ero sicura di aver visto qualcosa. Feci, così, dietro front, tornando sulla stradina sterrata che portava al chioschetto per il cibo. La porta era fatta di  un legno scuro, ed era accostata. Senza molta fatica la spostai, entrando in quel posto che da fuori sembrava squallido e puzzolente. C'erano ben diciotto menzone con ripostigli per diversi tipi di alimenti. Il mio naso fiutava odori invitanti di carne, spezie e, l'inconfondibile, odore di legna fresca. Non era molto illuminato, ma, ben fornito per i campeggiatori. In quel posto così piccolo e accogliente, mi scordai che dovevo cercare Janny e Matt, ma che non erano qui. Uscii tornando di corsa alle tende, e, per mia fortuna loro erano li insieme ad Adam. -Dove ti eri cacciata?- chiese Janny inarcando un sopracciglio -Stavo...esplorando- feci con un sorriso beffardo. Adam alzò di scatto gli occhi verso di me con un misto di preoccuoazione e interesse. Feci spallucce in risposta al suo sguardo che voleva intendere 'ti avevo chiesto di andare a chiamarli, non ad esplorare'. Mi accomodai proprio accanto a lui, mentre Matt cuoceva la carne, e Janny versava del latte in alcune ciotole. -Sembriamo dei profughi così! - se ne uscì Matt ridendo, e noi di conseguenza. Adam aveva un fare, quasi, protettivo nei miei confronti, come se non riuscissi ad essere autosufficiente.

Dopo aver finito il nostro 'pranzo' Adam mi prese per il polso tirandomi lontano dal gruppo, come per parlarmi di qualcosa di segreto. Guardavo per terra per non incontrare il suo sguardo che credevo un misto tra belva e mostro assassino. - Cosa intendevi con 'esplorare', prima?- mi aspettavo un tono duro da parte sua, ma per mia sorpresa, era un tono calmo e dolce. -Come ho già detto, in giro..- risposi esitando prima di proseguire -Nel..bosco..- Avvertii una mano calda sotto il mento, e mi ritrovai con gli occhi incollati ai suoi.      -Nel bosco?- chiese alzando un sopracciglio - Si..perchè? - chiesi curiosa - Cosa..ci sei andata a fare?- chiese cupo -Erm...avevo visto un ombra e ho pensato di seguirala ma poi è scomparsa- risposi come se fosse una cosa normale   - Un ombra?-   -Mi credi pazza vero?-   -Hai visto un ombra e l'hai seguita?!-    -Volevo sapere di cosa si trattava..-   -Ok! Ok! Ok! - esclamò portandosi una mano sul volto come per togliere la preoccupazione  -Tu hai visto una qualunque cosa e l'hai seguita?!!- braitò per poi tornare normale. Non avevo nulla da rispondere per questo rimasi zitta. Mi sentivo quasi presa in giro. Girai i tacchi per tornare nella mia tenda ma lui urlò alle mia spalle - Torniamo li dentro e fammela vedere!-   -Dici davvero? Vuoi vederla?- chiesi incredula. -Sì...Certo!-rispose deciso. Gli feci strada per entrare nel bosco che rimaneva, anche al caldo sole delle 14, sempre fresco. Il mio sguardo ricadde sul sasso simile ad una panchina. Era il mio riferimento. Camminammo sempre più all'interno, fino a ritrovarci nel cuore di questo. -Non sono sicura che uscirà allo scoperto anche adesso..- confessai. -Non importa, volevo stare solo un pò con te- disse lui con un sorriso -Mi fai sempre preoccupare, e non voglio che ti accada nulla, ti prego non fare altre stupidaggini..- continuò lui pacato -Sei una delle poche persone per cui  rinuncierei alla mia stessa vita...io ho tanti segreti che scoprirai...la mia personalità più sincera, oscura...nessuno l'ha mai conosciuta. Porto spesso la maschera di ferro perchè ho paura di cosa pensa la gente, di come sono, di cosa vorrei essere. Tu no, invece. Tu sei forte, tenace, furba, innocente, curiosa e tanto spericolata...ami l'avventura e molte volte flirti con la morte. Ti paragonerei ad un lupo. Lui è come te...io sono la sua preda, invece. Paurosa e fuggitiva...siamo gli opposti, molte volte. Ma sai come si dice, gli opposti si attraggono. Dio sei così bella. La mia migliore amica, l'unica persona che vorrei avere affianco per andare avanti. Promettimi che, qualunque sia la tua scelta in futuro, rimarrai mia..- concluse avvicinadosi a me. Sentivo il cuore che galoppava nella cassa toracica, come se dovesse correre via un momento.

Lui confidava in me...-Sì...rimarrò tua..la tua migliore amica-    -Musica per le mie orecchie- rispose lui con un sorriso beffardo. Alzò gli occhi verso un punto dietro le mie spalle e mi fece cenno di guardare. Una piccola figura si materializzò dietro gli alberi. Vedevo due occhi verde acceso che mi osservavano da lontano, curiosi. Il musetto verso le foglie  sul suolo. Si mimetizzava con tutti quei giochi di verde e nero, ma la riconobbi. Era la piccola ombra. Un piccolo lupo con il pelo scuro e soffice con i riflessi della poca luce che penetrava dall'alto, bianchi. -Adam..- riuscì a far uscire dalle mie labbra che non ne volevano sapere di muoversi - Forte come un lupo- disse baciandomi il collo -Quel piccolo lupo...è come te- continuò allacciando le sue braccia alla mia vita, da dietro. -Forte come un lupo..- ripetei quella frase...mi piaceva. Ero io. Era tutto ciò che mi sentivo. Era la mia personalità. La mia vita. Allungai il braccio come per toccarlo, a sette metri di distanza, ma lui scappò facendo aderire perfettamente le sue zampe al terreno. Era veloce. Vibrò, forte nel mio orecchio,  la risata di Adam. -Sono felice di ciò che hai detto- dichiarai girandomi verso di lui. -Anche io- rispose prendendomi per una mano e dirigendomi verso le tende..

Per quel giorno ne avevo avuto abbastanza di avventure. Dopo cena crollai come un bimbo nel mio sacco a pelo. Ero così stanca e felice. -Credo che dormiremo insieme- mi disse Adam prima che chiudessi gli occhi definitivamente. -Quei due si sono appartati...- rispose al mio volto interrogativo, grattandosi la nuca. -Buona notte piccola mia.- disse scoccandomi un bacio sulla punta del naso.

**sogno**

Correvo per scappare da quella sagoma scura e paurosa come la notte. Inciampai sui miei stessi passi. Cadevo, cadevo di nuovo. Era un labirinto senza entrata ne uscita. Le siepi erano alte e la pioggia offuscava i miei occhi. Setivo le forze che mancavano. Non potevo continuare a scappare, dovevo affrontarla. Mi feci forza e mi girai per guardarla in faccia.  Non aveva un volto! Qual'era la mia paura?! Non aveva un volto..

SPAZIO AUTRICE

Hey!! Allora, che ne pensate della confessione di Adam? E del piccolo lupo che rispecchia la personalità di Helais? E la storia inizia a farsi interessante? Fatemelo sapere nei commenti. Ci tengo tanto. Baci

Sono forte come un lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora