capitolo 1- l'inizio

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Per tutta la notte non sono riuscita a dormire. Mi giravo e rigiravo nelle lenzuola con mille pensieri e mille paure che piano piano mi stavano tormentando. Questa mattina è stato duro lasciare tutto e prendere quel fatidico treno che mi avrebbe portata agli studi Elios.
Per tutta la vita ho sognato di diventare una ballerina professionista e di farne il mio lavoro. Da quando ho cinque anni pratico danze latino americane: danzare per me è ossigeno, quando ballo non penso, è la mia possibilità di stare bene.
La danza mi ha sempre aiutata. Nei momenti più brutti della mia vita mi è stata costantemente accanto.
All'inizio non ero così brava: tutto è stato possibile grazie alla mia insegnante di ballo che è anche la mia madrina,Alessandra. Lei ha creduto in me,mi ha supportata, mi ha amata. Non potrei mai ringraziarla abbastanza.

Sono finalmente di fronte agli studi in via Tiburtina. Ho tanta paura ma allo stesso tempo sono incredibilmente felice. Tanti ragazzi come me sono in attesa di ricevere il numero che potrà farci accedere all'interno.

"Martina!" urla qualcuno. Mi giro e noto che è Giulia, una ballerina che ho conosciuto ai casting. È molto simpatica.
"Giulia! Come stai?" La saluto io spiacevolmente a distanza.
"Bene bene! Sono carichissima ma mi sento svenire!" Afferma ridendo di gusto.
"A te piuttosto,come va? Dai che dobbiamo spaccare!" mi dice.
"Sono tanto tesa. Tu spacchi sicuro!" rispondo.
"Vado che tra un po' tocca a me!" Urla salutandomi e correndo dall'altra parte del cortile.
"In bocca al lupo!"

"È il turno di un banco di ballo, Martina!" dice Maria De Filippi nello studio.
"Ciao a tutti" rispondo io piuttosto imbarazzata salutando il pubblico e lo studio.

"Lei studia danze latine americano da quando aveva 5 anni. Guardavo striscia la notizia, dice. Mi muovevo sempre e il mio papà era estasiato da come ballavo. La danza è per me ossigeno, quando ballo non penso."
dice Maria.

Parte così la musica. Mi faccio trasportare dalle note e inizio la mia coreografia. È sia un cha cha cha che samba. La paura, la tristezza è l'ansia svaniscono nel nulla. Ecco la vera me. Nessuna delle professoresse mi ha ancora fermata. Penso di essere riuscita a fare la coreografia più che bene.

"Bene Martina, non ti ha fermato nessuno"
"No? Sí cioè" chiedo io leggermente smarrita.
"Un pò di fiatone, un pò di confusione" ride Maria.
Per la professoressa Celentano non merito il banco. Così anche per la Peparini. L'ultima opportunità potrebbe essere la Cuccarini.

"Mio Dio" dico io in preda al panico. Tutti ridono e io mi dispero.

"Sì, c'è molto da fare soprattutto di classico, è una bella sfida.Ma sei stata una bomba. Banco meritatissimo." mi dice contenta Lorella.

Non so cosa dire. Sono felicissima, quasi mi viene da piangere.
"È mia questa?" Chiedo prendendo la felpa grigia.
"Tutta tua." afferma Maria.

Alla fine scelgo di sedermi al banco di Umberto, uno dei miei ballerini preferiti.

Accanto a me c'è un certo Aka7even che mi stringe la mano e si complimenta con me.

"Complimenti, io sono Luca comunque" mi dice mentre fa un sorrisino malizioso.
"Ti ringrazio. Anche a te comunque" Dico io in imbarazzo.
Ci guardiamo senza dire una parola.


ciao a tutti, spero che la storia vi piaccia! personalmente mi piacciono tantissimo martina e luca, sono pazzeschi. Me li ci vedo anche insieme davvero un sacco.
a presto!💗

Hotel - Aka7even & Martina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora