Mi trovo a Kayseri. Sono più di due settimane che viaggio continuamente per la Turchia, per poi tornare a casa la sera. Proprio come avevo chiesto a Ygit, quando mi aveva proposto questi incontri per promuovere il mio libro.
Come avevo previsto, ogni tappa è stata difficile per me. Leggere ciò che il mio cuore e la mia pelle hanno provato, a persone affamate di questa mia storia, ha reso incredibilmente difficile anche sostare in quei luoghi. Sono felice che le mie parole siano apprezzate e amate da tante persone. Che l'amore che ho vissuto faccia emozionare e sognare. Ma sto male per godere appieno tutta la felicità che, speravo da sempre, mi portasse questo momento. La mia vita senza Lui, è vuota, so che resterà cosi per sempre. Oggi è il giorno più difficile da affrontare.
Kayseri, non sono mai stata qui, eppure anche il solo pensiero di esserci venuta, mi mette angoscia. La mia mente non riesce a non pensare a quella cena, dove un uomo d'affari Italiano ci aveva invitati credendoci una coppia. All'epoca non lo eravamo, eppure sentivo il cuore dirmi che io ero destinata ad essere sua. Il ricordo si fa strada nella mia mente e io mi abbandono ad esso.
"«Come vi siete conosciuti?» chiese l'uomo d'affari Enzo Fabri. Ricordo il calare del silenzio di un secondo, farsi largo a quel tavolo. Poi insieme, come fossimo una sola cosa rispondemmo entrambi nello stesso momento «Kayseri» risposi io. «Parigi» disse Lui. Restammo a fissarci per un po', quando l'Italiano, confuso dalle nostre risposte, ci invitò a raccontare. Parlai io per prima e raccontai di come avevo fintamente incontrato Can. Non era una storia romantica, anzi. Quella sera ce l'avevo con lui. «Ero a Kayseri, e avevo voglia di Manti.» Raccontai di come mi trovassi in un ristorante di Manti, seduta da sola ad un tavolo, e di come un uomo, affamato e irritato, entrando aveva ordinato anche lui del Manti, ma che era terminato. Raccontai di come si era alterato, e che io da persona gentile, a quelle urla gli chiesi se voleva farmi compagnia e condividere il mio piatto di Manti. «Un ristorante di Manti, che termina il manti? Sei sicura di ciò che dici?» Mi sussurrò all'orecchio e io prosegui inventando storie su storie, mentre lui sorrideva delle mie parole."
«Sanem» Una voce che riconosco come quella di Ygit, mi porta alla realtà. «Dimmi Ygit» Mi si avvicina lentamente, con il suo bastone da passeggio. Porta la sua mano sulla mia spalla e mi dice che sono stata brava, che le persone erano felici di dare un volto all'autrice del romanzo. «Grazie Ygit» Gli sorrido, ma come sempre so che è solo una parvenza di sorriso. «Dobbiamo parlare di un secondo libro Sanem. Oramai sei una scrittrice affermata, bisogna pensare al futuro. Vedrai che insieme esaudiremo i tuoi sogni». Guardo Ygit che mi sorride felice mentre, rimango ferma a pensare al suono della parola insieme pronunciata dalle sue labbra. Un brivido di malessere mi pervade. Ygit è mio amico, quindi fingo di non notare la sua enfasi nel pronunciare quella parola. «Parleremo dopo, ora ho bisogno di stare da sola, ci vediamo dopo per tornare a casa». Mi allontano lasciando Ygit da solo. Ho bisogno di quiete, e camminare mi distoglie dai pensieri.
I passanti per strada hanno volti felici. Il mio, è rimasto spento da quella notte in cui l'ultimo battito del mio cuore è stato per lui. Da settimane Ygit mi dice che vorrebbe che scrivessi un altro romanzo. La verità e che ci ho provato, ma non ho parole in me. Le ultime, quelle pubblicate nel mio libro, erano per lui. Cammino e mi ritrovo davanti ad un ristorante con un insegna sul marciapiede.
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GOCCE D'AMBRA (SOSPESA)
ФанфикCosa succede a due anime quando, a causa di una tempesta, sono state costrette a dividersi? Può un amore, che sembrava fosse inossidabile, sopravvivere ad una separazione di un anno? "Vai via" "Addio" La storia di Can e Sanem riparte da qui. Nuovi...