Non sto nella pelle! Can mi ha proposto di passare il Natale insieme. Sono felice, ma soprattutto curiosa perché ha detto di avere una sorpresa per me. Non so come la prenderanno i miei, devo trovare una scusa. Pensa Sanem, pensa. Cosa posso fare il giorno di Natale? Lavoro? No certo che no, mia sorella è a casa. Dai Sanem, qualcosa di buono uscirà, sei sempre riuscita ad inventarti qualcosa. «Allah, il regalo per Can!», mi batto la mano sulla testa. No Sanem prima la scusa con i tuoi, pensa, pensa. «Mamma, papà, a Natale non ci sono perché....» provo il discorso allo specchio. «Non ci sono perché, perché..». Niente, non mi viene in mente niente. Forse potrei dire che devo accompagnare Ayhan da qualche parte. Ma dove?
Osman! Si, Osman! Deve fare un servizio fotografico a natale e potrei dire che Ayhan vuole che li accompagni. Si, è l'idea giusta! Devo chiamare Can per dirgli che accetto la sua proposta e che non vedo l'ora di passare il Natale con lui. Devo trovare un regalo speciale, che racchiuda tutto il mio amore per lui. Già, ma cosa? Inizio a pensare a cosa potergli regalare e non riesco a venirne a capo. Can ha praticamente già tutto. Penso a qualche capo di abbigliamento, ma con quei muscoli che si ritrova dovrebbe venire con me a provare maglie su maglie. Ah Sanem, quanta banalità! Occhiali da sole? Ne ha fin troppi.
Va bene Sanem, una cosa per volta! Pensiamo prima a dire a i tuoi che andrai con Ayhan! Scendo di corsa le scale e mi dirigo in giardino. Mia madre e mio padre sono seduti all'aperto e bevono il solito Tè. «Mamma, Papà.. devo chiedervi una cosa» guardo loro in ansia sperando che mia madre non mi scopra prima ancora che io dica la mia piccolissima bugia. «Parla figlia, cosa succede?». Papà mi fa cenno di accomodarmi al suo fianco e io non mi attardo ad accontentarlo. «Beh, ecco.. volevo chiedervi se per questo natale, posso accompagnare Ayhan. Deve andare Con Osman che ha un servizio fotografico importante. Sarà impegnato tutto il giorno, e non vorrei che lei passasse il natale da sola».Guardo mio padre con occhi dolci, quasi imploranti, e lo vedo riflettere. Mi volto verso mia madre che nel frattempo, con i suoi occhi indagatori, è in cerca della bugia che aleggia intorno a questo tavolo. «Sanem, ma è il giorno di Natale. Magari potresti dire ad Ayhan di venire qui e passarlo con noi?». Allah Allah, e adesso? Pensa Sanem pensa! «Beh, si potrei..» vedo mio padre sorridermi e mia madre che aspetta di potermi solo cogliere in flagrante a dire una bugia. «Ma papà, conosci Ayhan, non lascerà Osman andare da solo il giorno di natale!» Brava Sanem!
Mio padre fa un sospiro e guarda mia madre «Mevkibe, lasciamo che vada. Dopotutto è con Osman e Ayhan. Fanno parte della famiglia.» Guardo mia madre e la vedo annuire a mio padre, nonostante non abbia ancora smesso di guardarmi con quegli occhi che ancora cercano le menzogne nelle mie parole. «Grazie mille, a tutti e due. Vado immediatamente a dirlo ad Ayhan!». Scappo da quel tavolo e mi dirigo alla porta di ingresso, tolgo le pantofole e infilo gli stivali velocemente. Corri Sanem corri, sapevo fin troppo bene cosa stava per succedere. Metto la mano sulla maniglia e prima che possa abbassarla eccola li.
«Sanem, aspetta! Non cosi di fretta.» Mia madre mi ha raggiunta e sta per partire il rituale del terzo grado. «Dimmi mamma, cosa c'è?» faccio finta di nulla. «Dove farà il servizio fotografico Osman? Dove starete tu e Ayhan? Quando partirete? Quando tornerete?» «Mamma, partiremo la vigilia, e sarò di ritorno il giorno dopo, non starò via molto! E non ricordo il posto dove si trovi. Ora mamma cara, vado da Ayhan e me lo farò dire! Cosi posso dirti tutto! Scappo! Ciao!». Abbasso la maniglia e scatto fuori richiudendola alle mie spalle, lasciando mia madre all'ingresso, forse in procinto di chiedermi altro. Vado davvero da Ayhan, devo raccontarle tutto per far si che il piano funzioni.
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LA FENICE E L'ALBATROS: Il Fuoco di Natale
RomanceSpin-Off - One shot di Erkenci Kus/ Daydreamer. Nonostante la differenza di tradizioni, Can decide di trascorrere il giorno di Natale insieme alla sua Sanem, come una una coppia felice di una qualche altra Nazione con diverse tradizioni culturali...