29. 3:39 pm

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3:39 pm
Casa la Notte
Sono stesa a pancia in giù sul letto.

Io e Edoardo non ci parliamo da quasi una settimana.

Ci siamo visti a scuola ogni singolo giorno ma non appena provavo a rivolgergli la parola si allontanava, quasi come se io gli dessi fastidio.

Quel ragazzo mi fa venire i nervi!
Non posso ancora credere alla scenata che ha fatto al Bar Luna qualche giorno fa,
mettendomi in ridicolo davanti a tutti.

Edoardo era l'unica persona in grado di comprendermi e aiutarmi,
ora nemmeno lui è rimasto con me...
Sono un disastro!
Non so nemmeno come mantenere un'amicizia.

Dopo qualche ora passata a riflettere,
sento la porta della mia camera aprirsi.

"Ti prego mamma se sei venuta qui per-"

"Non sono Rossana..." dice una voce molto familiare.

"Lorenzo?! Che ci fai qui a quest'ora?"

"Ho accompagnato i piccoli a casa perché avevano sonno, sai dopo aver passeggiato a lungo anche io sono stanco..."

"Capisco".

Dopo qualche secondo decide di parlare.

"Tu invece, come stai?"

"Potrebbe andare meglio, molto meglio..."

"Problemi con lo shifting?".

Faccio segno di "si" con la testa e lui si viene a sedere alla punta del letto.

"Non ci capisco più niente Lori, sul serio...
Qualche giorno fa ho litigato pesantemente con Edoardo che ha deciso di non rivolgermi più la parola..."

"Come mai? Se vuoi raccontarmi, ovviamente...".

A quel punto gli spiego tutto quello che è successo al bar quel pomeriggio mentre
lui mi guarda un po'confuso.

"Questo Edo ha un carattere particolare..."

"Non dirlo a me..."

"Comunque, da come mi stai raccontando,
credo che lui sia molto stressato e che non voglia ulteriori problemi"

"Ma lui mi ha sempre ascoltato e aiutato"

"Forse non ci pensi molto, ma lui qualche tempo fa sembrava provare qualcosa per te e mi sembra un po' strano che da un momento all'altro ti tratti in questo modo.
Forse ha solo paura..."

"Paura di cosa? Siamo sempre stati così bene"

"Purtroppo non leggo nella mente delle persone, però per come la vedo io credo che Edoardo non voglia che tu stia male e,
visto lo stress che lo shifting ti sta causando,
ti ha consigliato di smettere"

"Credimi Lori, quello che ha fatto l'altro giorno non era assolutamente consigliare,
era furioso e arrabbiato"

"Magari in quel momento non ha trovato un modo migliore per parlartene,
oppure semplicemente stai imparando a conoscere un lato di lui che non avevi mai visto prima".

Queste parole mi fanno fermare e riflettere:
magari Lorenzo ha ragione, sto scoprendo un lato di lui che non pensavo esistesse.
D'altronde, ognuno ha i suoi pregi e difetti...

"Credi veramente che possa essere così?"

"Certo Alissia, potrebbe essere un'opzione".

In quel momento faccio un piccolo scatto in avanti e lo abbraccio calorosamente,
quasi come un abbraccio tra padre e figlia.
In effetti, più il tempo passa, più mi rendo conto di quanto io e lui stiamo legando.

"Grazie mille, ora sto meglio"

"Lo spero, credo però che sia arrivato il mio momento di andare dai mostriciattoli"

"Si certo, ci vediamo dopo" dico mentre lui accenna un sorriso e se ne va,
chiudendo la porta dietro di se.

7:37 am
Hogwarts

La giornata è appena iniziata ma l'aria che si respira nella scuola è decisamente diversa dal solito:
tutti gli avvenimenti di questi giorni hanno scosso gli studenti e, addirittura,
si dice che cancelleranno il Torneotremaghi per quest'anno scolastico.

Non la ritengo una decisione completamente giusta, ma nemmeno errata.
Quest'anno è molto particolare, soprattutto per me, quindi forse avere una preoccupazione in meno potrebbe farmi molto comodo.

"Ehi Ali, stiamo andando a trovare Hermione prima dell'inizio delle lezioni, ti aggiungi?"
chiede Harry seduto sul divano
della Sala Comune.

"Certo!".

Tutti insieme ci avviamo verso l'infermeria che però sembra chiusa.

"Madama Chips..." chiedo alla donna appena fuori dell'entrata.

"...cosa sta succedendo?"

"Non dovreste essere qui ragazzi,
il preside e alcuni professori hanno deciso di parlare con la signorina Granger e volevano assoluta riservatezza"

"Non possiamo entrare?
Farebbe uno sforzo per noi?" chiediamo in coro.

"No, non posso proprio.
In ogni caso credo che abbiano quasi finito,
è questione di pochi minuti".

Scoraggiati decidiamo di sederci esattamente difronte all'infermeria, pronti a schizzarci dentro non appena avremmo potuto.

"Credi che Herm stia bene?" mi chiede Ginny.

"Ovviamente, lei è una ragazza forte.
Sarà stato un leggero malore" dico poco convinta anche se la rossa sembra crederci.

Improvvisamente la porta si apre e le persone presenti nella stanza iniziano a uscire:
per primo vedo il professor Piton che,
ovviamente, mi squadra da capo a piedi senza un minimo di ritegno.
Poi vengono fuori tutti gli altri e, infine,
arriva il preside.

Contenti che l'aula si sia liberata entriamo correndo all'interno, pronti a riabbracciare Hermione.
Sfortunatamente per me, però,
Silente mi ferma per un braccio facendomi cenno di seguirlo.

Il viaggio prosegue in silenzio fino a quando non arriviamo davanti alla porta del suo ufficio.

"Mi scusi se non l'ho avvisata che stavamo venendo qui, signorina la Notte,
ma avevo come l'impressione che se gliel'avessi detto lei non mi avrebbe seguito"

"Non c'è bisogno di scusarsi, mi dica tutto"

"Non ho bisogno di dirle qualcosa in particolare, ma credo che nel profondo lei sappia di cosa vorrei parlarle..."

SPAZIO AUTRICE: Bel casino.
Sfortunatamente in questo periodo ho poco tempo per scrivere quindi i capitoli saranno leggermente più corti, scusatemi.
ci vediamo al prossimo capitolo
-kimmy🖤

SHIFTING: la tua mente potrà salvarti?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora