One-Shot || Jily

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Era una sera piovosa di fine marzo e a Hogwarts tutti si stavano recando alla sala Grande per iniziare il banchetto, tutti tranne una giovane Grifondoro. Lily Evans. Aveva perso la cognizione del tempo smarrita nel suo mondo.

Si era rifugiata nel suo posto preferito, in cui amava leggere e isolarsi per pensare.

La Torre Nord era un luogo molto frequentato, ma durante le ore dei pasti e la sera era il posto perfetto nel quale rintanarsi per riflettere. Lily ci andava ogni volta che voleva leggere o star sola.
Non aveva niente di speciale, nessuna storia che lo rendesse tale, semplicemente la rilassava.

Era lì, seduta sulla scala a chiocciola con la fronte poggiata al muro vicino alla finestra, che nonostante lo sporco e la polvere rifletteva il suo volto, e con le mani strette tra le ginocchia. Tutta sola, immersa nei suoi pensieri.

I suoi pensieri.

Ne aveva mille per la testa, la metà dei quali erano domande ancora senza risposta. I pensieri giornalieri erano perlopiù sulle cosa da fare e su Voldemort che continuava a reclutare seguaci seminando morte e terrore.

Quella sera, a incombere su tutti, c'era un pensiero che la seguiva da un pò: James Potter.

Da un paio di giorni non sembrava più lui, o almeno, non il ragazzino arrogante che fa cadere tutte ai suoi piedi con il solo sguardo.

Era...Diverso.

Non sapeva neanche lei il perché, ma si era resa conto che era da tempo che non faceva il bambino, non si rendeva sfacciato ai suoi occhi e non la infastidiva.

Stava scoprendo un nuovo James che lei stessa avrebbe giurato non potesse esistere. Si era sempre soffermata sul suo modo di fare per mettersi in mostra, nonostante Marlene e il resto dei Malandrini le avessero spesso detto che lui era un bravo ragazzo in fondo.

Perché James Potter era entrato nella sua vita? Perché l'aveva tormenta? Ma soprattutto...L'amava come diceva o era tutto un gioco, una scommessa?

-Tutta sola Evans?- ma che diamine, pensò Lily, sentiva anche la sua voce adesso? Non pesava di essere tanto incuriosita da lui e dal suo comportamento al tal punto da sentirne la voce.

Alzò di scatto la testa e quasi non urlò.
Aveva davanti la testa di James Potter che fluttuava in aria.
Successivamente apparve anche il corpo ma ugualmente le veniva da urlare solo che la voce pareva esserle sparita.

-Sono così brutto?- chiese lui. Lily continuava a sbattere velocemente le palpebre cercando di elaborare una risposta sensata, ma le uniche parole che riuscì a dire furono -Ma...come?-

-Mantello dell' invisibilità.- rispose lui semplicemente sedendosi accanto a lei e guardandole gli accesi occhi verdi.
-Oh.- fece Lily dandosi mentalmente della stupida.

Arrivò una leggera corrente dalla parte superiore delle scale.

Lily si strinse nella felpa ma nel farlo James le prese le mani e iniziò ad accarezzare il dorso con i pollici, alzò poi lo sguardo su di lei e le disse -Che hai fatto?- notando il rossore delle nocche strette eccessivamente dalle ginocchia di lei.

-Nulla...- sintetizzò la ragazza togliendo lo sguardo dal suo. Che le passava per la mente? Da quando aveva rapporti "intimi" con Potter? Perché sentiva la strana sensazione di farfalle nello stomaco stando con lui? Che le stava facendo?

Ritirò immediatamente le sue mani da quelle di lui.

-Lily senti... -provò James ma lei lo interruppe. -Che fai? Io...io- non riuscì a continuare perché le parole le morirono in gola.

I Mean Really Love || JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora