È mattina,oggi non abbiamo lezioni fortunatamente.
Ho bisogno di passare la giornata in tutta tranquillità e di stare ore e ore a letto senza fare nulla.
Sono immersa nei miei pensieri,penso e ripenso all'accaduto di ieri con Edoardo.
Da quella litigata non l'ho visto per tutto il giorno e vorrei tanto non vederlo neanche oggi.
Mi manca,lo ammetto,mi mancano i suoi occhi,i suoi sguardi,ma devo riuscire a farlo uscire dalla mia testa.Viene Liz a svegliare tutte,ma la verità è che io non ho chiuso occhio.
"Liz,io sto male,posso rimanere in cella?" spero proprio acconsenta,non riuscirei ad affrontare la giornata di oggi con la sua presenza.
"È per quello che è successo ieri?" avrà sentito gran parte della conversazione,dato che tutto quello che ci siamo detti,ce lo siamo urlati contro
"No Liz,davvero. Ho un forte mal di testa,preferisco rimanere qui" fortunatamente acconsente e chiude a chiave la mia cella lasciandomi dentro,dicendomi che sarebbe venuta a prendermi verso l'ora di pranzo per andare a mensa con le altre.
Mi sdraio sul letto,la testa mi scoppia e vorrei tanto riuscire a dormire,dato che sta notte avrò dormito per circa due ore,ma non riesco,ho la testa troppo carica di pensieri che manderei via con uno schioccare di dita,se fosse possibile.
Voglio uscire da qui.
Non c'è stato un giorno in cui qualcuno mi abbia dato tregua,da quando sono arrivata fino a ieri.
Vorrei ricondurre la mia vecchia vita,ma non penso io sia l'unica a volerlo.
La testa si fa pesante e cerco di riposare gli occhi,almeno qualche ora.Edoardo's pov.
Siamo giù in cortile tutti i ragazzi.
L'occhio è ancora indolenzito per quello che è successo ieri,ma non mi pento di averlo fatto.
Tra me e Ciro è ormai diventata una provocazione,ma quella frase ha fatto scattare la scintilla del mio controllo.Non avrebbe dovuto pensare minimamente una cosa del genere,anche se probabilmente l'ha detto solo per provocarmi,ma non doveva permettersi comunque dopo quello che le aveva fatto.
Sono sempre stato un ragazzo che reagisce di impulso,soprattutto nell'ultimo periodo quando la mia vita ha cominciato ad andare a rotoli. Ho usato spesso la violenza contro chi mi faceva girare le palle e Ciro ne è la prova. Non ho molto autocontrollo di me stesso,ma divento pazzo quando vedo qualcuno sfiorare una ragazza,soprattutto se quella ragazza è Alida.
Non so cosa mi abbia fatto quella stupida ragazza,non mi capacito di capire perché abbia questo potere su di me e forse non voglio farlo.
Non la conosco e non ha praticamente nessun ruolo della mia vita,non saprei come definirla.
Mi fa tanto incazzare e impazzire allo stesso tempo. I suoi occhi mi hanno fin da subito catturato,è sola,indifesa ma non debole,ma io mi sento comunque in dovere di proteggerla qui dentro,anche se non è compito mio e non dovrebbe interessarmi.Il problema è che ho fin da subito capito che il suo mondo non è questo ,lei appartiene ad una vita pulita,al mio contrario.
Qui ci sono persone come me,sporche dentro,ma io le donne non le picchio,loro non vanno toccate.
Lei ha bisogno di protezione,di qualcuno che la aiuti ad uscire dalla gabbia che si è creata dentro,in testa,di qualcuno che la liberi."Che c'è Edoà,ti sei rattristito perché la tua amichetta non c'è?" mi da una spallata pino
"Non me n'ero neanche accorto" ed è la verità,non avevo neanche visto le ragazze arrivare e adesso che il biondo me l'ha fatto notare,Alida non è con le altre,ma non è una cosa che mi riguarda,mi convinco di questo."Non è che ti piace quella nuova?" continuano a chiamarla così anche se è qui già da più di un mese e dopo di lei ne sono arrivate altre
"Ma cosa vai a pensare,testa di cazzo" dico dandogli una cozzata "Vabbè ma mica ho detto qualcosa di male,cioè,è pure figa" dice ridendo "Testa di merda" dico guardandolo male,ma lui non se ne accorge perché è troppo impegnato a sbavare dietro i culi delle ragazze che giocano a palla.Di solito gioco anch'io.
Giocare a calcio è uno sfogo per me,ma oggi non ho voglia di fare niente."Edoà,seguimi" mi ordina il comandante
"Perché?" dico scocciato,oggi non voglio che qualcuno mi rivolga la parola
"Devi venire in infermeria per medicare le ferite,sbrigati che dopo devo portarci anche Ciro" non mi muovo di qui,se ne andasse a fanculo lui e l'infermiera
"Non c'è bisogno" dico guardando i ragazzi giocare a calcio "Edoardo non farmi incazzare" sta perdendo la pazienza,ma io per sua informazione l'ho già persa.
Mi alzo di scatto e lo prendo dal colletto della sua solita camicia "Ti ho detto che non c'è ne di bisogno" lo spingo all'indietro e mi allontano da lui.La direttrice come punizione mi tolto le visite per due settimane,ma non mi importa granché,non devo farci niente con le visite,non ho nessuno lì fuori che mi faccia piacere vedere,non ho mai avuto nessuno e sto bene così,solo.
"Ciro,vieni in infermeria" il comandante prova a portare anche lui per fargli medicare le ferite che gli ho procurato "L'infermeria al momento è occupata" lo avverte Liz
"Chi c'è?" chiede il comandante inarcando le sopracciglia "Jones" perdo un battito.Non mi interessa niente di quella ragazzina,non mi interessa niente di nessuno,se non di me stesso.
Non è nessuno per me ed io so di essere nessuno per lei,ma mi si è fermato il cuore per due secondi quando ho sentito che è in infermeria e anche se lo nego a me stesso,una parte di me spera che non sia nulla di preoccupante.Non riesco ad ascoltare la conversazione di Liz e Massimo,il comandante.
Parlano così piano che mi fanno impazzire perché non posso avere la situazione sotto controllo.
So che non spetta a me,ma la mia testa reagisce senza volerlo.Il problema è che non è mai successo ed odio il fatto che questa ragazzina sia arrivata qui senza fare nulla ed ha quest'effetto su di me.
Manda a puttane il mio cervello e mi fa tremendamente incazzare questa cosa e non si impegna nemmeno a farlo,a differenza delle altre.Il comandante da il consenso a Ciro e lui si alza per andare in infermeria.
Nel cortile vedo spuntare una guarda con Alida sotto braccio che la porta nel campo delle ragazze. In una frazione di secondo i nostri occhi si incastrano,come sempre,ci guardiamo in continuazione,mi piace guardarla e il fatto che ricambi i miei sguardi,mi fa impazzire ancora dì più."Hai visto chi c'è?" dice Pino facendomi un sorriso pervertito. È convinto del fatto che mi piaccia quella ragazza,ma si sbaglia di grosso perché non ci penso neanche minimamente a farmela piacere.
Io non sono un ragazzo da relazione,non lo sono mai stato e di certo non ci voleva l'intervento di questa ragazza nella mia vita,per fare cambiare le cose. Mi piace stare così,spensierato,senza problemi,senza dipendere da nessuno.
"Se non vuoi trovarti con la faccia spaccata di conviene smettere di dire cazzate" sto perdendo la pazienza e lui lo vede
"Se ti dà così fastidio l'idea di te e quella ragazza insieme,allora un piccolo pensierino glielo faccio io" il sangue ribolle nelle vene e d'istinto lo spingo verso la recinzione "Fai quello che cazzo vuoi" gli urlo contro andandomene.Esco dal campo e Lino mi viene in contro "Dove cazzo vai Edoardo,pensi di essere a casa tua?" dice fermandomi dalla spalla
"In cella,non mi rompere il cazzo anche tu" mi dirigo verso i dormitori maschili e mi chiudo in cella sbattendo le sbarre che Lino chiude a chiave.Ancora non mi hanno visto incazzato al massimo e tutti mi stanno provocando,ma non gli conviene mettersi contro di me.
Angolo autrice
Ciao ragazzi,ho scritto questo capitolo al volo tra una video lezione e l'altra.
Spero di riuscire ad aggiornare dopo❤️