Capitolo 49 (Non stiamo insieme, giusto?)

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"Si claro"
"No no, non da quella parte. Devi portarmi qua...aspetta ti faccio vedere" sento la voce di Zulema un po' ovattata, poiché mi sono addormentata sulla sua spalla e la sento muoversi, mentre apro delicatamente gli occhi.
"Aspetta Maca, devo alzarmi" mugugno qualcosa e porto la testa sul sedile, in modo che possa alzarsi, senza però richiudere gli occhi.
Si alza gemendo leggermente per il fianco, e si tiene una mano sopra, premendo.
"Zulema non puoi stare cosi..."
"Vuoi mettermi i punti mentre voliamo Bionda?"
"No, però.."
"Appena arriveremo la guardo" mi dice tranquilla, mentre zoppica fino al secondo pilota, che sta chiedendo informazioni sul posto dove atterrare.
Guardo Saray, che ha la testa di Sabrina appoggiata alla spalla, e lei appoggia la sua, su quella della sua fidanzata.
La Riccia e Gaia si tengono la mano, dormendo anche loro.
Sposto poi lo sguardo su Sara, che mi sta già guardando, con un sorriso tranquillo sul viso.
"Stai bene?" Le chiedo incerta, prima che lei annuisca, un po titubante.
"Sicura?"
"Non capisco cosa sia successo"
"Vi spiegheremo tutto, te lo prometto"
"Non tutto" dice l'araba tornando in cabina e sedendosi nuovamente accanto a me sul seggiolino, allacciando la cintura.
"Zulema..."
"Deciderò io cosa dire o cosa no"
"Dai non puoi fare..."
"Macarena..." mi guarda seria, facendomi capire di non contraddirla e per quanto voglia farlo, non voglio litigare con lei.
Non ancora.
"Va bene poi ci pensiamo, okay?" Annuisce seria e io le prendo la mano, che giace sulla sua coscia, mentre lei abbassa lo sguardo su quello stesso incastro.
Vedo un barlume di felicità sul suo viso, ma tutta questa storia della fuga la sta stressando.
Mollo la sua mano e le accarezzo la coscia, piano, con dolcezza, facendole spostare lo sguardo su di me, sorridendomi dolce.
"Dove stiamo andando?" Chiedo curiosa dopo poco.
"Vuoi sapere dove siamo diretti ora, o la destinazione finale?"
"Entrambi?" Dico dubbiosa, non capendo a cosa si riferisca. Perché due posti diversi?
"Ora siamo dirette a Santa Cruz de Tenerife, una località su un'isoletta non troppo distante. Non possiamo rimanere nelle vicinanze e Castillo non si aspetterà tutti questi spostamenti.
Prenderemo un aereo più comodo. Dobbiamo viaggiare per troppe ore e questo aereo non va bene"
"Zulema ma dove dobbiamo andare? Dobbiamo fare il giro del mondo?" Chiede Saray ridendo, con ancora gli occhi chiusi mentre si stiracchia.
"No Saray, ma sono molte ore. Dobbiamo andarcene da qua"
"Va bene"
"Cazzo che male al collo! Ho dormito malissimo" dice la Riccia stirandosi, mentre Gaia ride, capendo che é stata colpa sua.
"Scusami amor" si danno un leggero bacio volante, mentre sento lo sguardo del mio scorpione addosso.
"La Bionda ha dormito bene invece, russava" mi giro di scatto, guardandola e la vedo mordersi un labbro, per trattanere un sorriso.
"Io non russo"
"Mh...dovresti riconsiderare la tua convinzione"
"Zulema ma io non..." scoppia a ridere, vedendo la mia faccia e rido anche io, sconvolta. Le do una pacca sulla spalla.
"Stronza di merda"
"Era bella la tua faccia"
"Si bene" fingo un broncio, e guardo dritto si fronte a me, mentre lei continua a ridere.

"Quanto abbiamo dormito?" Chiede Sabrina, sbadigliando, mentre Zulema guarda  il display di un dispositivo che tiene in mano.
"Circa un ora e mezza, tra poco siamo arrivate" dice continuando a fissare quell'aggeggio che ha in mano.
"Cos'è?" Mi sporgo per vedere qualcosa, ma lei subito gira lo schermo, guardandomi, ridendo.
"Non sono affari tuoi"
"Dai Zulema non fare la stronza" ridacchia e poi avvicina l'oggetto, mettendolo tra noi.
"È una sorta di navigatore. Una bussola. Mi serve per vedere dove andiamo"
"Non dovrebbe averlo il pilota?"
"Si ma voglio vedere se posso fidarmi"
Ridacchio alla sua costante paura di essere tradita. Anche dai suoi stessi contatti.
Annuisco in segno di aver capito e lei si riappoggia al sedile, facendo un gemito di dolore quando il suo fianco tocca la cintura.
Metto un mano sulla sua felpa, cercando di alzarla per scorgere la ferita, ma lei mi blocca il polso.
"No"
"Zulema voglio solo vedere. Magari é infetta"
"Quando arriveremo a Santa Cruz. Ho un vecchio amico che mi deve un favore e per fortuna è un medico".
"Va bene" dico soffiando un sospiro, arresa all'idea che sia una testarda e non credendo minimamente all'esistenza di questo contatto.
Guardo Sara, che gioca con le mani, guardando fuori dal piccolo finestrino alla sua destra.
"Hey...tutto okay?"
"Certo" mi sembra triste nonostante tutto, ma non voglio farle pressione.
La conosco e so che se non vuole parlare, non lo farà. Devo aspettare che venga lei da me.
Sara in fondo é così: scherza, ride, prende in giro, ma é molto chiusa quando si tratta di parlare di se.
"Bene, siamo in fase di atterraggio, allacciatevi le cinture" dice il pilota, sbucando dalla cabina di pilotaggio.
Annuiamo e facciamo come ci dice.

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora