Capitolo 7

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Dopo quel giorno nevicó. La neve per sciogliersi impiegó sei giorni.

Quei giorni erano stati molto tranquilli. Li passai ascoltando musica e concludendo il mio wreck this journal. Disegnando pensavo a me. Ho capito quando io sia sorridente nonostante le mille avversità. Quanto io detesti essere guardata a lungo. Mi mette ansia. E poi non c'è nulla da vedere. Quanto io metta avanti la felicità altrui rispetto alla mia.

Ho capito anche di essere davvero paurosa.

Ho paura della morte.

Allora

Io non so cosa pensare esattamente su essa

Però è una mia incapacità mentale credere che non ci possa essere nulla dopo

Un'eternità vuota

Non riesco ad immaginarmi l'idea dell'infinito, né come spazio, né come tempo

E questo l'ho capito l'anno scorso quando ho studiato leopardi

L'uomo è un essere finito ed è normale che non può arrivare ad immaginare qualcosa di infinito

Per cui dopo la morte non so cosa ci sia

Ma deve per forza esserci qualcosa.

Ho paura del punto di vista.

Mi sento in bilico tra il male e il bene

Ma non so nemmeno cosa rappresentino

Chi dice cos'è il bene, o il male? Per un delinquente bene può essere rubare, per una persona normale rubare è male

Ma visto da un delinquente un altro delinquente può sembrare una persona per bene

E, sempre visto da un delinquente, una persona 'normale' potrebbe rappresentare il male

Perciò non so cosa pensare

E mi porta una confusione assurda

E un'angoscia ancora più grande non sapere se quello che sappiamo è vero

Più che altro ho paura di essere scocciante

Non appiccicosa

Di essere non voluta

Non desiderata

Ho paura di non trovare il mio posto nel mondo

Ho paura di sbagliare strada

Di sbagliare visione delle cose

Ho paura che tutto quello in cui credo e di cui sono convinta sia sbagliato

Ho paura che tutto quello che l'uomo conosce da sempre sia sbagliato

Ho paura che l'oggettività non esiste

Ho paura che noi vediamo l'albero verde ma poi non lo è

Ho paura che tutto questo mondo sia un'illusione

Se quelli che crediamo cattivo in realtà è buono e viceversa?

Ho paura del tempo e dei ricordi

È  una catena

Sono legati

Non voglio che i momenti finiscano

Non voglio

Il tempo mi fa pensare troppo a cose brutte

A me adulta

Con una famiglia e magari senza la mia

Ed è qui che vengono i ricordi

Ho paura di loro

Non voglio vivere di essi

Ma ci pensate?

Facciamo cose che non saranno ricordate

Perché diventeranno subito passato e il presente verrà inghiottito dal futuro

Ecco perché voglio vivere la mia vita al meglio

Ma non come "ah si Ilaria, ricordo vagamente chi è"

No. Voglio essere come Martin Luther King, come i Beatles

Che quando senti, ascolti o vedi sai già che sono io

E so che ognuno ha una possibilità su un milione di riuscire

So che non potrei essere io

Ma chi lo dice che un domani voi non canterete le mie canzoni? O che voi non leggerete miei libri?

Caro diarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora