Dopo quel giorno nevicó. La neve per sciogliersi impiegó sei giorni.
Quei giorni erano stati molto tranquilli. Li passai ascoltando musica e concludendo il mio wreck this journal. Disegnando pensavo a me. Ho capito quando io sia sorridente nonostante le mille avversità. Quanto io detesti essere guardata a lungo. Mi mette ansia. E poi non c'è nulla da vedere. Quanto io metta avanti la felicità altrui rispetto alla mia.
Ho capito anche di essere davvero paurosa.
Ho paura della morte.
Allora
Io non so cosa pensare esattamente su essa
Però è una mia incapacità mentale credere che non ci possa essere nulla dopo
Un'eternità vuota
Non riesco ad immaginarmi l'idea dell'infinito, né come spazio, né come tempo
E questo l'ho capito l'anno scorso quando ho studiato leopardi
L'uomo è un essere finito ed è normale che non può arrivare ad immaginare qualcosa di infinito
Per cui dopo la morte non so cosa ci sia
Ma deve per forza esserci qualcosa.
Ho paura del punto di vista.
Mi sento in bilico tra il male e il bene
Ma non so nemmeno cosa rappresentino
Chi dice cos'è il bene, o il male? Per un delinquente bene può essere rubare, per una persona normale rubare è male
Ma visto da un delinquente un altro delinquente può sembrare una persona per bene
E, sempre visto da un delinquente, una persona 'normale' potrebbe rappresentare il male
Perciò non so cosa pensare
E mi porta una confusione assurda
E un'angoscia ancora più grande non sapere se quello che sappiamo è vero
Più che altro ho paura di essere scocciante
Non appiccicosa
Di essere non voluta
Non desiderata
Ho paura di non trovare il mio posto nel mondo
Ho paura di sbagliare strada
Di sbagliare visione delle cose
Ho paura che tutto quello in cui credo e di cui sono convinta sia sbagliato
Ho paura che tutto quello che l'uomo conosce da sempre sia sbagliato
Ho paura che l'oggettività non esiste
Ho paura che noi vediamo l'albero verde ma poi non lo è
Ho paura che tutto questo mondo sia un'illusione
Se quelli che crediamo cattivo in realtà è buono e viceversa?
Ho paura del tempo e dei ricordi
È una catena
Sono legati
Non voglio che i momenti finiscano
Non voglio
Il tempo mi fa pensare troppo a cose brutte
A me adulta
Con una famiglia e magari senza la mia
Ed è qui che vengono i ricordi
Ho paura di loro
Non voglio vivere di essi
Ma ci pensate?
Facciamo cose che non saranno ricordate
Perché diventeranno subito passato e il presente verrà inghiottito dal futuro
Ecco perché voglio vivere la mia vita al meglio
Ma non come "ah si Ilaria, ricordo vagamente chi è"
No. Voglio essere come Martin Luther King, come i Beatles
Che quando senti, ascolti o vedi sai già che sono io
E so che ognuno ha una possibilità su un milione di riuscire
So che non potrei essere io
Ma chi lo dice che un domani voi non canterete le mie canzoni? O che voi non leggerete miei libri?
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Caro diario
General FictionAvevo deciso di intraprendere una nuova avventura su questo sito, data la mia spiccata passione per la scrittura, un anno fa. Non sapevo come gestire questo social non avendolo mai usato, ma dopo che iniziai a capire divenne una droga. Non credo sia...