-draco pov.-
Non riuscivo a dormire.
Mi alzai e uscii silenziosamente,andando in giardino.
Mi sedetti su una panca e guardai la luna.
Avvolto dai miei pensieri vidi un ombra avvicinarsi,sempre di più.
Un mangiamorte.
Mi alzai.
-cosa volete?-
-il Grande Signore ha bisogno di voi.Seguiteci signorino Malfoy.-
Ero letteralmente pietrificato.
Mi presero e ci smaterializzammo.
Arrivammo nella foresta proibita.Sentivo delle grida femminili.
Una serie di crucio colpivano qualcuno.
Mi feci spazio e vidi un corpo disteso pieno di sangue.
-draco benvenuto.-
Mi prese quasi delicatamente dalla spalla.
-tocca a te completare il tuo compito.-
Disse il Signore.
Camminai verso il corpo,mi avvicinai e vidi il volto.
La Granger.
Alzò lentamente lo sguardo e mi fissò negli occhi.
-draco...per-rfavore...uc-cidimi...non ce la faccio più.-
Mi disse.
Sentii le lacrime bagnarmi le guancie.
Le ritirai.
-su che aspetti Draco?-
Mi chiese con impazienza.
-su figliolo,fai come ti dice.-
Mio padre mi incoraggiava a non perdere altro tempo.
Presi la bacchetta.
La alzai lentamente.
I suoi occhi color caramello,sotto la luce della luna brillavano.
Stavo per comporre l'incantesimo ma mia zia Bellatrix mi fermò.
-mio Signore perché falla morire così? Senza la minima sofferenza?Sarebbe ingiusto.-
Disse con un ghigno in volto.
-complimenti,Bellatrix.La tua astuzia mi sorprende.Fermati ragazzo,te ne occuperai dopo.Ora portala a villa Malfoy.-
Disse infine rivolgendosi a me.
Quanto avrei voluto che morisse.
Ora ogni giorno per lei sarà il più totale inferno ed io non posso fare niente per sarvarla,mi ucciderebbero.
La presi in braccio e ci smaterializzamo.
Entrammo a casa mia e la poggiai sul pavimento freddo del salone.
Poi uscimmo e lei rimase sola con mia zia.
Le sue grida erano strazianti,non riuscivo a chiudere occhio.
Non tornai ad Hogwarts.
Non mi fecero tornare.
Ero uno di loro,ora.
Ad un punto le grida cessarono.
Pensai fosse morta,o almeno speravo.
Tornai a dormire.
Le prime luci dell'alba mi svegliarono.
Mi vestii e scesi in sala pranzo.
Lì riuniti c'erano i dissenatori e,ovviamente,il capo.
-bentornato,Draco.-
Mi disse.
Feci un cenno con la testa,fingendo un sorriso.
Mi sedetti accanto mio padre.
Non toccai cibo,il dolore era forte.
-Signore la ragazzina è ancora viva,quando metteremo fine alla sua vita?-
Chiese Bellatrix al signore oscuro,apettando una risposta con ansia.
-non c'è alcuna fretta,anche se mi fa piacere che tu abbia questa sete di sangue.-
Disse sorridendo.
La tranquillità di quell'uomo era inquietante.
-passerà altri 2 giorni qui a villa Malfoy,poi me ne occuperò io,cara.Ho bisogno di un nuovo giocattolino,l'altro si è rotto.-
Continuò.
Avrei voluto urlargli contro,ma questo non avrebbe risolto molto.
L'avrei salvata,non so il perché,ma mi sentivo in dovere di salvarla.
Mi alzai dalla tavola,chiedendo il permesso di andare in camera.
Me lo acconsentirono.
Mentre salivo le scale,pensando ad un buon piano,sentii dei singhiozzi.
Provenivano dalle segrete.
All'inizio pensai di lasciar perdere,ma il mio istinto mi spinse ad andare là.
Scesi le scale,cercando di non fare il minimo rumore,fino ad arrivare alla porta che portava alle segrete.
Aprii la porta con la bacchetta,e appena entrai vidi una scena rivoltante.
La Granger seduta,con la schiena contro il muro,la testa fra le mani,piena di graffi in ogni parte del corpo.
Tremava,non credo dal freddo.
Mi inginocchiai accanto a lei.
Piangeva a dirotto.
Le accarezzai la spalla e lei di scatto si alzò in piedi.
-c-cosa vuoi tu..?!-
Disse,abbastanza nervosa.
Cercai di avvicinarmi,ma più passi facevo verso di lei,più si allontanava.
-non voglio farti del male.-
Cercai di tranquillizzarla.
-vai a raccontare la tua storiella a qualcun'altro...-
Disse con gli occhi gonfi di lacrime.
-hermione,fidati di me.Non voglio...che....ti succeda qualcosa,mi sentirei in colpa.Ti sto chiedendo di fidarti.-
-come potrei fidarmi della persona che mi ha deriso per 7 anni,della persona che nel vedermi soffrire si sarebbe sentito meglio,nella persona che fino a ieri aveva pensato di uccidermi!-
Non si rese conto che urlò così forte da farsi sentire nell'intera villa.
D'istinto presi la Granger
--spazio autrice--
Scusate per il ritardo.
Fra poco scriverò una nuova storia,se vi va leggetela.;)