3. My omega

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La ragazza non fece neanche in tempo a comprendere e contestare la frase, che l'Alpha era già uscito dalla stanza sbattendo con forza la porta e lasciando la beta sbigottita.
Intanto Elijah aspettava il più grande nella vasca, circondato dalla schiuma e dalle candele che aveva acceso ai bordi per profumare l'ambiente e sperare in qualche modo di far rilassare il ragazzo più grande.
L' omega era terribilmente spaventato di ricevere una possibile sgridata dal fratello , una di quelle che incutevano sempre gran dimore e senso di colpa, nonostante non si pentisse mai delle sue azioni.
Quest'ultimo sussultò spaventato quando vide l'Alpha entrare nel bagno con uno sguardo furioso e il viso contratto in un'espressione che non prometteva nulla di buono.
Thomas non disse una parola, ma dopo aver lanciato uno sguardo di fuoco a Elijah, aveva iniziato a togliersi i vestiti per fare compagnia all'omega nella vasca.
Questo lo guardò impaurito, fino a quando il fratello non rimase in boxer, facendogli abbassare lo sguardo imbarazzato, mentre si mordeva il labbro inferiore e le guance si tingevano di un rosso scarlatto.
Thomas si sciolse in un piccolo sorriso affettuoso per la reazione innocente del più piccolo, ma il momento di ammirazione durò poco, fino a quando non si ricordò il motivo per il quale era arrabbiato.
Si avvicinò alla vasca e fece alzare l'omega per entrare in acqua, sistemò Elijah tra le sue gambe e allacciò le braccia alla vita del piccolo. Potrebbe sembrare strano il loro atteggiamento troppo intimo per essere un rapporto fraterno, ma entrambi sentivano sin da bambini un legame che li teneva uniti e li spingeva a comportarsi spesso come una coppia, soprattutto l'Alpha che si comportava spesso da fidanzato geloso, mascherando il comportamento come normale gelosia tra fratelli.
Elijah, nonostante sapesse dell'arrabbiatura dell'Alpha, si accoccolò contro l'ampio petto e poggiò la testa sulla sua spalla.
Ma non riuscì a distrarre il più grande
"Dobbiamo parlare, Eli" disse severo il ricciolino, stringendolo di più a sé "Non mi è piaciuto quello che hai pensato del legame e il modo in cui ti sei fatto influenzare da Loren. Ti ho sempre spiegato perché dovresti aspettare il tuo Alpha e quanto sia importante nella nostra società. Ti assicuro che a lui non importerà se sarai impacciato, perché il fatto che lo avrai aspettato, lo ripagherà di tutto il possibile imbarazzo o inesperienza" lo rassicurò Thomas mentre gli bagnava dolcemente l'omega
"E se mi considerasse uno stupido perché non so fare niente?" chiese leggermente impaurito
"Ma perché ti stai ponendo tutte queste domande adesso? Ancora non hai trovato il tuo Alpha, non fasciarti la testa prima di cadere" disse Thomas non facendosi, però, sfuggire l'imbarazzo del piccolo che scuoteva la testa e arrossiva "Perché non ti piace nessuno, vero?" chiese allarmato e quasi supplicante, facendo voltare il più piccolo e posandolo sulle sue cosce per averlo faccia a faccia e senza provare alcun pudore verso i loro membri ormai vicini, quasi a scontrarsi, ma la situazione non era decisamente consona all'eccitazione.
"No, nessuno" ma lo sguardo persisteva rivolto verso il basso e la preoccupazione di Thomas aumentava ogni secondo
"Chi è, Elijah" tuonò L'Alpha, facendo sussultare l'altro, che scosse la testa velocemente
"Non mi piace nessuno Tommy, te lo giuro"
"E allora perché arrossisci quando parlo del tuo compagno? Credi che io sia stupido?" domandò ormai infuriato.
L'aveva aspettato pazientemente dal loro imprinting, sperando che un giorno si accorgesse che ciò che li legava era più forte di un rapporto tra fratelli, e invece Elijah lo considerava come un fratello maggiore, cosa che era in realtà. Però lo feriva pensare che potesse credere che un altro ragazzo fosse il suo Alpha.
"Ti prego, Alpha, sta calmo. Non mi piace nessuno, se mi piacesse qualcuno saresti il primo a saperlo" lo convinse, non sapendo che quelle parole, oltre che a confortarlo, avevano mandato il suo cuore nel baratro, dopo aver avuto l'ennesima conferma che l'omega non provasse niente per lui.
"Prendi lo shampoo, così ci laviamo e usciamo" ordinò velatamente all'omega che era più vicino ai prodotti per capelli.
Elijah si alzò leggermente, dando le spalle al più grande che dovette infilare gli artigli nei palmi delle mani alla vista del sedere pallido dell' omega, che tra l'altro aveva preso da Louis, a pochi centimetri dal suo pene più che interessato ad accoppiarsi col ragazzo.
Trattenne a fatica l'eccitazione, distraendosi mentre massaggiava la cute del piccolo con lo shampoo profumato e, dopo essersi rilassati entrambi per le attenzioni che si erano dedicati in quei minuti, uscirono dalla vasca e Thomas circondò con l'accappatoio morbido e fece la stessa cosa con un asciugamano attorno alla sua vita.
Tornarono entrambi nella stanza e si vestirono per la cena con il branco, come tutte le sere.
Un quarto d'ora dopo erano seduti assieme ai loro genitori, a Micheal e Luke, Zayn e Liam, Derek, Josh, Lottie e Phoebe, Lauren ed Ella.
Lauren guardava ancora Thomas con disprezzo, mentre questo teneva il fratello sulle gambe addormentato, che non riusciva più a rimanere sveglio dopo essersi rilassato talmente tanto durante il bagno.
"Ogni tanto potresti anche lasciarlo respirare un po' " disse con tono sprezzante Lauren, facendo ringhiare l'Alpha che a sua volta venne sgridato dal padre.
Thomas non ebbe neanche bisogno di risponderle che Elijah si spostò infastidito dai rumori, sistemandosi  a cavalcioni sul ragazzo e stringendosi contro il corpo dell'Alpha, così da averlo più vicino.
L'Alpha lanciò un sorriso smagliante in direzione della ragazza, mentre stringeva in un semi abbraccio il ragazzino e con l'altra mano continuava a mangiare.
"Come è andata la giornata oggi, piccolo?" chiese Harry rivolgendosi al più grande
"Dai Mamma, lo sai che mi dà fastidio quando mi chiami così, comunque non abbiamo fatto questo granché. Come sai c'è stato qualche piccolo intoppo, ma è stato tutto risolto" ghignò Thomas, continuando a lanciare sottili frecciatine alla beta fino alla fine della cena.

"Cos'era successo con Elijah a pomeriggio?" chiese Ella, una volta che si erano allontanati dalla tavola e si apprestavano a raggiungere le loro camere
"Colpa di Lauren, ti spiegherà domani Eli e soprattutto troverò un modo per convincerlo ad allontanarsi da lei"
"Mi fido di te. Comunque buonanotte e dalla anche ad Elijah se si sveglia" ridacchiò leggermente prima di andarsene definitivamente, nonostante sapesse che non si sarebbe svegliato per quella sera.
Quella notte, mentre erano stesi nel letto, Thomas guardò il più piccolo, accarezzandogli delicatamente le guance e le palpebre candide e, con un piccolo sorriso, lasciò un bacio sulle labbra del ragazzino. Il mio omega

Nuovo aggiornamento, ragazz*
Vi volevo ricordare che da domani, inizierò ad aggiornare tre volte a settimana (lunedì, giovedì e sabato) fino alla fine delle vacanze di Natale.
Spero vi stia piacendo la storia <3

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