Guardo fuori dalla finestra, il sole tramonta e l'oscurita si fa spazio inghiottendo i colori caldi del tramonto.
Il caffè amaro rispecchia la mia persona,dura e difficile da digerire.
Sorseggio il mio caffè seduto comodamente sulla mia poltrona in cuoio nero mentre vago indomito tra i miei pensieri.Ogni mi singolo pensiero mi riporta a lei ,alla mia incapacità di riuscire a conservare qualcosa, alla mia poca umanità , ma , specialmete, alla mia confusione , che, ormai da due anni, aggroviglia la mia testa. verso in un bicchiere di cristallo due dita di whisky ,che si fotta il caffè! . il whisky è mio migliore amico nei momenti malinconici. le parole di mia madre , tatuate indelebili sulla mia pelle, riecheggiano indomite nella mia mente , ripentendosi a non finire come una bruta tortura.'Non hai la capacità di curare alcunché, tutto ciò che passa per le tue mani muore' mi disse..
Quella lurida ubriacona mi sussurrò queste parole all'orecchio prima di andarsene e sbattere la porta del lurido monolocale in cui vivevamo insieme a mio padre. mio padre, ubriacone anche lui , dopo neanche tre mesi ha sbattuto anche lui la porta di quel merdoso monolocale , lasciandomi, così, in mezzo a bottiglie vuote di alcol e puzza di piscio.
Rammento i loro visi del cazzo mentre mi lascio trasportare dalla pesantezza dell'alcol che bevo.
Fanculo! penso , mentre rammento il freddo invernale dei sobborghi di Mosca e gli anni difficili che ho dovuto passare prima di diventare ciò che oggi sono.
Bussano alla porta, scommetto che a Domenico non passi mai la voglia di rompere i coglioni.
Di fatti, Domenico entra nel mio studio , si siede , e inizia a parlare e parlare..
Non lo ascolto, non mi interessa sentire ciò che dice.
'Chi tace acconsente, quindi deduco che sia un 'si' ' la mia trance si interrompe bruscamente, 'si' cosa?
'Hmm?' grugnisco portando finalmente il mio sguardo a lui
'Deduco che tu non abbia ascoltato nulla di tutto ciò che ti ho detto' afferma divertito Domenico mentre appoggia le spalle allo schienale della sedia
'Esattamente' rispondo roco mentre cerco l'accendino per accendermi una sigaretta.
Domenico capisce il mio intento passandomi un accendino appena estratto dalla sua giacca.
'Questi accendini del demonio, sono sempre tra i piedi quando non servono ma spariscono quando hai bisogno di loro' grugnisco scuotendo la testa.
'Stasera usciamo, serata di soli uomini, ci stai?' mi domanda con un entusiasmo fastidioso.
' Serata di soli uomini..' rido ironico alle sue parole 'Ho quasi trent'anni , credi che io abbia ancora bisogno di queste uscite da liceale alle prime armi?' gli domando infastidito
' Dimitri, cazzo hai ventisette anni , da quando non ti diverti un po'?'
'Non ho più il tempo per ste cazzate' gli rispondo duro
' Continuare a vagare nel passato non ti riporterà lei indietro, ha fatto la sua scelta, lasciala nel passato, non ti portare dietro il suo pensiero come una fottuta valigia! ' esclama amareggiato.
La rabbia si impossessa di me , odio questi momenti.
Il mio bicchiere di whisky si frantuma contro la parete dietro di lui.
Domenico si alza e si reca verso la porta, abbassa la maniglia, oltrepassa la porta e mi lascia solo ,anche lui ,come sempre, solo.
Dopo pochi minuti entra Margaret, la donna delle pulizie , munita di scopa e paletta, pronta, come sempre, a raccogliere ciò che rompo.
Mi passo una mano sul viso stanco mentre ringhio per il mal di testa costante.
Mi alzo dalla mia confortevole sedia e lascio lo studio recandomi direttamente in camera mia.
Neanche il letto riesce a rilassarmi come dovrebbe.
Certe volte mi chiedo se anche il sonno è mio nemico.
Mi giro e rigiro nel letto, irrequieto , abbandono l'idea di addormentarmi e appoggio svogliatamente la schiena sulla testiera del letto.
il mio cellulare continua ad illuminarsi, la schermata mi avvisa che ho tre nuovi messaggi .il mittente? Domenico.
'Ti aspettiamo al rose's club' ' 'Ti aspetta una piacevole sorpresa' ' Hai bisogno di staccare un po' la testa fratello'
Sorrido pensando a quanta tenacia possegga quest'uomo, per questo lui mi è sempre piaciuto, la tenacia è la virtù dei forti.
Mi alzo dal letto e mi reco in bagno per una rilassante doccia calda, l'acqua scorre su di me e per fortuna , porta via con se anche tutta la mia tensione.
Nudo esco dalla doccia e vado dritto al mio armadio per cercare qualcosa di decente da mettermi.
Dopo aver scavato abbastanza alla ricerca di qualcosa di un minimo 'elegante' ,già stufo, butto sul letto un jeans e una maglietta nera.
Mi vesto e indosso le scarpe e spruzzo due gocce di profumo , meglio di così si muore.
Afferro le chiavi dell'auto e in silenzio mi reco verso il club consigliato da Domenico.
sono curioso di scoprire che sorpresa mi aspetta
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CHAINED
RomanceCos'è l'ossesione? L'ossessione o pensiero ossessivo è un pensiero continuo, che ricorre e persiste nonostante gli sforzi per ignorarlo o eliminarlo. Così si sentiva lui, ossessionato, da una persona ,che, senza avvisare, è sparita dalla sua vita e...