Capitolo 21.

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"Devo parlarti" sento una voce alle mie spalle
"Ferrari?" non mi ha mai rivolto la parola,l'unica volta gli ho chiesto come stesse dopo che Ciro gliele suonasse.
"Devo uscire di qui,mia sorella sta molto male e non mi danno permessi,ho bisogno di vederla" non capisco cosa c'entri io con questa storia
"Serve qualcuno che distragga la direttrice mentre il comandante mi accompagna in ospedale" non starò al suo gioco.

"Non sarò complice di una quasi evasione" non sprecherò l'opportunità di uscire prima da qui,per uno che nemmeno conosco
"Non è un'evasione" cerca di convincermi con scarsi risultati
"Dal momento in cui esci di qui senza il suo consenso e lei dovesse accorgersene,scatta l'evasione e,se vuoi farlo,io non parlerò,farò finta di non sapere,ma non contare sul mio aiuto" dico lavandomene le mani,non è una questione che mi riguarda
"Ti prego" non capisco perché lo abbia chiesto proprio a me
"Ascoltami,vorrei tanto aiutarti,so come si ci sente ad avere una persona che sta male in famiglia e non poterla aiutare.Io sto cercando di fare di tutto per uscire il prima possibile da qui.Lì fuori,c'è una persona che ha bisogno di me ed io non posso rischiare di perdere l'opportunità di uscire un anno prima da qui" il suo sguardo si fa cupo,si guarda i piedi,vorrei tanto aiutarlo,ma non posso.

"Senti,se vuoi posso parlarne con un'altra persona" cerco di fare il possibile
"Non penso che qualcun altro accetti" dice infilandosi le mani nella tasca della sua giacca
"Ti farò sapere oggi pomeriggio in sala comune,quando uscirai?" credo di sapere a chi chiedere
"Domani pomeriggio" dice guardandomi con un minimo di speranza
"A dopo" gli dico correndo verso i dormitori femminili.

Lo faccio solo perché posso capire come si sente quel ragazzo.
"Nad,ho bisogno che tu faccia una cosa" dico col fiato corto per la corsa
"È successo qualcosa?" sembra preoccupata
"No,Filippo,ha bisogno di un favore" spero accetti di aiutarlo
"Il chiattillo?" sembra confusa e fa bene ad esserlo,perché lo sono anche io.
Le spiego la situazione e fortunatamente accetta,è davvero un'amica speciale
"Solo perché non ho niente da perdere,qui fuori" dice sbuffando e andando via.

Non so perché abbia chiesto a me sinceramente,forse gli ha consigliato Carmine di farlo,ma l'importante è che si sia trovato il modo.

——

Faccio segno a Filippo di avvicinarsi a me e lui mi ascolta.
"Ti aiuterà Naditza" gli dico senza giri di parole e senza specificare in cosa dovrebbe aiutarlo,dato che qualcuno potrebbe sentirci
"La riccia?" sembra in credulo,ma è proprio così.
Annuisco e lui mi ringrazia,anche se non sembra molto convinto,ma dovrà accontentarsi se vuole essere aiutato.

"Edoardo,Carmine e il chiattillo? Ci vai pesante Jones" dice Viola facendo scatenare un'enorme rumore di risate in sala comune
"Mi sa che tu da me non le hai mai prese" dico cercando di avvertirla,ma la sua risata mi fa capire che non ha ancora appreso con chi ha a che fare
"Saresti capace a farti tutto il carcere" continua lei con la sua voce da gallina
"Vuoi vedere di cos'altro sarei capace?" non le do neanche il tempo di rispondere che le salto addosso tirandole i capelli e tirandole un pugno in faccia.
Lei cerca di reagire ma io la blocco continuando a riempirla di botte e non mi e fermo fin quando non mi sento scaraventare a terra dal comandante.

"Ma che cazzo fai Alida!" mi urla contro prendendomi dal braccio facendomi alzare da terra
"Ti stai giocando l'occasione di essere salvata da questo schifo" continua lui,però senza urlare.
Quella stronza se l'è cercata.

Mi porta dalla direttrice che mi guarda con fare deluso,ma la verità è che io non mi pento di quello che ha fatto,meritava le botte e se l'è prese.

"Alida hai dimenticato il nostro accordo?" dice ricordandomi di quello che mi ha detto giorni fa
"Io non dimentico niente direttrice" dico mettendomi comoda sulla sedia di fronte a lei
"E allora spiegami perché l'hai fatto!" dice alzando il tono della voce
"Ad ogni azione,corrisponde una reazione,non lo dimentichi" dico guardandola dritta negli occhi
"Quindi mi stai dicendo che Viola ti avrebbe,come dire,provocata?",non dovrebbe neanche farmela una domanda del genere,sa già di quanto sia stronza quella ragazza
"Vedo che non ha avuto difficoltà ad arrivarci" le rispondo ricevendo un'occhiataccia dal comandante
"Beh,sei comunque in punizione e questo influisce sulla tua condotta e rallenta i tempi dell'ottimo lavoro che stavamo svolgendo" dice intendendo la mia collaborazione per ingaggiare le stronze "Per tre giorni,non andrai in sala comune e in cortile con i tuoi compagni,ma rimarrai in cella a pensare a quello che hai fatto e che non avresti dovuto fare" credo sia meglio così,evito di vedere tutte quelle teste di cazzo.

——

"Si vada a sedere Jones" mi ordina il professore non appena metto piede in classe,non si saluta neanche più ormai
"Si,se mi da il tempo" rispondo fredda,oggi è uno dei tanti giorni in cui nessuno deve azzardarsi nemmeno a guardarmi per sbaglio.

"Bene,come sapete,a giorni, i miei colleghi ed io,finiremo il progetto a cui stiamo tanto lavorando. È un filmato che parla tutto quello che riguarda la violenza al giorno d'oggi e ci terrei che quando sarà il momento di visionarlo,lo guardaste con interesse e che cogliate il suo significato" poveri illusi,ancora non capiscono che per la maggior parte di loro non c'è speranza.
Hanno scelto di diventare così e ci moriranno,per loro,con onore.

Le lezioni procedono ed io non vedo l'ora che si concludano,di quello che dicono poco m'importa,sono già acculturata e non ho bisogno di studiare l'articolo determinativo a sedici anni,anche se molti qui dentro non sanno neanche distinguere una congiunzione da un verbo.

Vorrei solo finire queste lezioni paranoiche di merda e andarmene in cella per il resto della giornata.
Sento il suo sguardo addosso che mi infastidisce e neanche poco.
Mi ha chiaramente detto che per lui sono solo una bambina viziata del cazzo e adesso non vedo il motivo per cui lui debba stare tutto questo tempo a fissarmi.

"Jones la sua giornata è finita,starà tutto il giorno in cella" mi dice la professoressa di matematica bionda ossigenata
"L'ho capito,non c'è bisogno della ripetizione" dico acida ricevendo una sua occhiataccia,mi sta sul cazzo e a dirla tutta,oggi, a starmi sul cazzo,sono un po' tutti.

Angolo autrice
Oggi giornata "no" per Alida😬
Alla prossima.❤️

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora