Ad aspettarmi trovo un uomo sulla sessantina: ha delle guance paffute, i capelli sono bianchi con qualche sfumatura di grigio, i baffi del medesimo colore dei capelli, non è molto alto, ma è più alto di me il che vuol dire che non fa parte dei sette nani di Biancaneve, ha l'aria di essere un simpaticone.
Per chi se lo stesse chiedendo sono alta un metro e tanta voglia di vivere...
"-Salve sono Zara. "
"-Salve signorina, ehm..."
"-Miller, Zara Miller. Scusi, sono un po' agitata per il colloquio e mi sono dimenticata anche di presentarmi"Complimenti Zara ora penserà che non ci stai con la testa
"-Jonathan Crawford, signorina Miller, è pronta per il colloquio?"
"Si."
"-Mi dica cosa l'ha spinta a presentarsi qui oggi"
"-Bè ho sempre amato leggere, è una passione che ho da quando ero piccola. Amo arricchire il mio bagaglio di vita con quello che leggo e con quello che mi trasmettono gli autori quando scrivono, e come se li potessi sentire, come se potessi sentire il loro stato d'animo quando scrivono, amo quanta dedizione e passione ci mettono nel rendere quel libro in qualcosa di vivo, d'incredibile. Per me i libri sono essenziali, e quando ho visto quell'annuncio ho pensato che fosse un segno e quindi eccomi. Spero davvero di poter lavorare qui, ne sarei onorata."
"-Capisco, sa ho visto veramente poche persone con il suo stesso amore per i libri, non si trovano facilmente purtroppo, quindi dato che l'ho trovata direi che per me può iniziare a lavorare già da lunedì."
"-Davvero? Non mi sta prendendo in giro, giusto?"
"-Davvero signorina Miller, l'aspetto lunedì alle 8:30."
"-Grazie mille, non se ne pentirà. La ringrazio ancora, adesso vado. A lunedì."
" Grazie a lei per essere venuta, buona giornata."
Esco dall'ufficio e mi dirigo all'uscita dell'edificio. Non appena sono fuori faccio un balletto che farebbe invidia anche ai più grandi ballerini, credo che mi bandirebbero da qualsiasi teatro e scuola di danza, mi ricompongo subito perché noto il direttore e l'assistente guardarmi da dentro in maniera divertita, perfetto come prima impressione direi che è un buon inizio, dopo aver finito il mio balletto imbarazzante decido di chiamare Francis, l'unica vera amica che ho e che considero una sorella, e come al solito risponde quando la chiamata sta per chiudersi."- Pronto, chi osa disturbare il mio sonno?" credo di averla svegliata, ama dormire, se le chiedi quali siano i suoi hobby preferiti lei ti risponderà dormire, è un caso perso.
"- Sono la tua amica Zara, ti ricordi di me?"
"- Vagamente..."
"- Bene, ti chiamavo perché volevo offrirti la colazione e per festeggiare il mio nuovo lavoro, mi hanno presaa" le dico felice più che mai.
"- SIII, DOBBIAMO FESTEGGIARE ASSOLUTAMENTE" dire che mi ha rotto i timpani è poco, diventerò sorda a causa sua.
"-Assolutamente, ti aspetto in un bar vicino la biblioteca. Un'ultima cosa ti manderò il conto dell'Amplifon..." la sento ridere ma io non sto scherzando.
"-20 minuti e arrivo. A dopo" e chiude la chiamata, questo significa che farò colazione all'ora di pranzo, non è mai puntuale, MAI!
Entro nel bar e mi siedo ad un tavolo vicino la finestra, mi piace guardare quello che succede fuori, chi va di fretta, chi amoreggia con il/la proprio/a fidanzato/a, chi è di corsa perché è in ritardo, mi piace osservare.
Giuro che non sono una stalker.
Si avvicina la cameriera, una ragazza che avrà venti anni circa, e mi chiede se voglio ordinare qualcosa, ordino un caffè e le dico che sto aspettando un'amica e che ordinerò dopo qualcosa da mangiare, la ragazza mi dice che non c'è nessun problema, la ringrazio e va via. Spero che Francis si sbrighi perché ho fame. Nell'attesa mi giro verso la finestra e vedo delle ragazze, credo siano sorelle, si vede che sono molto legate, mi fanno pensare alla mia amicizia con Francis. Ci siamo conosciute qualche anno fa, ricordo che al nostro primo incontro non mi stava molto simpatica anzi pensavo fosse una snob, con il passare del tempo, conoscendola, ho capito che era tutto tranne che snob, anzi ho scoperto che sotto quella facciata da antipatica si nascondeva una ragazza dolce, leale, dal cuore gentile e speciale, l'unica persona alla quale io mi sia affezionata realmente dopo anni. Anche lei non ha avuto un passato facile, è stata abbandonata dalla sua famiglia e dopo qualche anno è stata adottata da una sua familiare che l'ha cresciuta e amata come fosse figlia sua, sono molto legate, anche adesso che lei è andata a vivere con il suo ragazzo. Nonostante ognuno di noi ha la propria vita riusciamo a vederci spesso e anche se molto volte non siamo riuscite a vederci e sentirci per tanti mesi tra di noi non è mai cambiato nulla, quando ci rincontriamo è come se fosse passato un giorno. Dopo un po' mi accorgo che il mio caffè è arrivato da un bel po' e lo capisco perché è freddo, mi sono persa tra i miei pensieri, di nuovo; finalmente dopo mezz'ora è arrivata la principessa Francis, come si fa attendere lei neanche una regina...
"-Ti stavo dando già per dispersa"
"-Ma smettila, per 10 minuti di ritardo, ho fatto di peggio"
"-Effettivamente... Però pensavo che oggi saresti stata puntuale visto che abbiamo qualcosa da festeggiare."
"-No, non succederà mai, rassegnati. Comunque parliamo di cose serie, stasera io e tu amica mia abbiamo da festeggiare e non puoi tirarti indietro, organizzo tutto io, tu fatti trovare pronta per le 20:00. Adesso ordiniamo perché sto morendo di fame. "
" -Ho paura, quando organizzi tu non va mai a finire bene. L'ultima volta ci hanno trovate in un parco a dormire, ti rendi conto? Non voglio pensarci, ordiniamo che è meglio. "
"-Brava ragazza."Ciaoo ragazze/i spero che la mia storia vi piaccia, se vi va lasciate un commento o una stellina, grazie a chi mi segue❤️
Scusate per eventuali errori di ortografia e di punteggiatura...
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L'urlo del silenzio
General FictionZara, una donna di 30 anni, si è trasferita da qualche anno in nuova città, sta cercando di ricominciare a vivere, di trovare un lavoro che la gratifica e chissà forse anche un nuovo amore, anche se lei è molto scettica su questo argomento, ma la vi...