capitolo 35 un'amara realtà

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Mary correva dietro Betty,  nella sua testa un milione di dubbi le creavano un'angoscia tale da farle aumentare di botto il battito cardiaco.  Non sapeva esattamente cosa  avrebbe detto a Tristan una volta che se lo sarebbe trovato davanti,  ma sapeva esattamente cosa provava e questa era l'unica cosa che contava, anzi forse le parole sarebbero risultate addirittura superflue.

All'improvviso Betty arrestò di colpo la sua corsa e mary non fece in tempo a fermarsi,  andando così a sbattere contro la schiena dell'amica

- scusa Betty non volevo venirti addosso, ma come mai ti sei Fer. .- l'ultima parola Le morì in bocca quando i suoi occhi si fermarono su una grossa pozza di sangue fresco che si estendeva a macchia d'olio sul pavimento delle segrete.

Il suo cuore cessò di battere e il sangue si gelo' nelle vene, seguì con lo sguardo la scia di sangue fino ad arrivare al proprietario di quel sangue.

Un sospiro di sollievo le uscì dalla bocca senza che lei se ne accorgesse,  ma si riprese subito,  il corpo martoriato e che al momento era supino a trrra apparteneva a Zac. Mary si mise subito all'opera, con una falcata raggiunse le sbarre della cella e con la sua nuova forza da vampiro piegò le sbarre in modo da creare un passaggio per raggiungere Zac.

Nulla sfuggiva all'occhio clinico di Mary,  zac era stato frustato e ha giudicare dalle ferite e dal sangue ancora fresco, la tortura era stata compiuta non molto tempo prima.  La situazione a prima vista sembrava già abbastanza grave, mary guardò Betty e le disse -  fai venire qui Jessica,  abbiamo bisogno dei suoi poteri per guarire Zac-

Betty era incerta,  una parte di lei voleva correre a prendere Jessica che era rimasta in fondo al corridoio insieme agli altri,  ma un'altra parte di sé voleva Prima vedere se Wolf stava bene o se fosse nelle stesse condizioni di Zac.

- Betty muoviti non stare li ferma!- la voce di Mary non ammetteva altre ditubanze,  così Betty si rigiro' e andò a prendere Jessica.

Poco dopo Betty tornò insieme a Jessica e agli altri.

Jessica nonostante la nausea che gli procurava la vista di così tanto sangue, oltrepasso' la cella e raggiunse Mary,  che nel frattempo aveva tamponato le ferite aperte di Zac.

- ehi Zac svegliati! Sono Mary siamo venuti per liberarvi, Avanti aprì gli occhi-

Zac aprì gli occhi,  cercando di mettere a fuoco l'immagine che aveva di fronte - Mary sei proprio te?- disse Zac con un filo di voce

- si sono io, ora ti  rimettiamo in sesto ok? Cerca di rilasssarti-

Jessica si mise in ginocchio, valuto' la situazione è immediatamente cominciò a usare i suoi poteri.  Mary fece qualche passo indietro per lasciare lavorare Jessica senza intralciare. Una voce proveniente dalla cella adiacente la fece sussultare - Mary dov'è Betty? - la voce di Wolf era carica di preoccupazione

- sono qui Wolf- rispose Betty, anticipando Mary e precipitandosi proprio di fronte alla cella del suo amato.

I due si guardarono negli occhi,  entrambi incerti su cosa fare o su cosa dire.

Wolf aveva sempre creduto che Betty gli avesse voltato le spalle,  scegliendo di stare dalla parte Rubio, fino a quando Zac aveva rivelato la verità e cioè che Betty aveva fatto tutto apposta,  era passata dalla parte di Rubio,  si era concessa a lui, aveva subito umiliazioni e violenze, si era addirittura sposata con lui, solo per poter studiare un modo per poterli liberare.

Wolf abbassò per primo lo sguardo,  incapace di sostenere la sincerità che gli occhi di Betty trasmettevano. 

- Betty ti devo delle scuse,  fino a qualche giorno fa ti ho odiato, credevo che mi avessi tradito e devo confessarti che avevo giurato a me stesso che appena sarei uscito di qui ti avrei ucciso con le mie stesse mani, ma dopo che Zac mi ha detto che il tuo era tutto un piano per liberarci,  mi sono pentito di ciò che ho pensato. Ti chiedo scusa-

Il sussurro dell'anima ( secondo libro della mezzosangue)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora