"Tesoro, come sei bello oggi!"
Thomas sentì la voce stridula provenire dalla fine del corridoio e, dopo aver alzato lo sguardo, si rese conto dell'arrivo di Clarissa. Era una ragazza abbastanza carina, alta e snella, che secondo i suoi amici aveva una cotta per lui. Lei, però, non gli era mai interessata.
Anche se non ci fosse stato Elijah, non l'avrebbe guardata perché era la cotta secolare del suo migliore amico, che però non aveva mai avuto il coraggio di farsi avanti.
"Ciao Clarissa" la salutò cortesemente, mentre attendeva i pochi minuti restanti prima delle lezioni assieme al fratello e all'amico strambo.
"Non ci vedremo per quasi un mese dopo le lezioni di oggi" disse tristemente "e avevo pensato che sarebbe stata una buona idea uscire assieme nel pomeriggio? Così ti do anche il mio regalo di Natale" disse le ultime parole accompagnate da un occhiolino e un sorriso malizioso
"Clarissa, se la tua è un'uscita amichevole, volentieri. Altrimenti sai bene che non ho alcuni interesse in te e te l'ho già ripetuto innumerevoli volte" alcune volte diventava perfino scocciante pronunciare sempre le stesse parole, sapendo di ferire i sentimenti della beta.
"Ma cos'ho che non va? Ti porti dietro quel ragazzetto puzzolente e bianco come un cadavere. Io sono una dea a confronto" la vanità in quella frase di certo non mancava e Thomas non si sarebbe dovuto arrabbiare per l'insolenza di una ragazzina viziata che si lamenta per un rifiuto.Perciò, circondò la vita di Elijah con il braccio e lo strinse a sé, mentre questo aveva abbassato lo sguardo pensando alle parole della ragazza. Spesso si ritrovava a guardarsi insicuro davanti allo specchio la sua pelle, i suoi occhi e il colore dei suoi capelli.
Avrebbe tanto voluto avere gli occhi di suo padre e i suoi bei capelli ricci e scuri. In quei casi, solo Thomas riusciva a staccarlo dallo specchio, consolarlo e infondergli la fiducia e la sicurezza, che in quei momenti mancavano.
"Il mio piccolo omega stupendo" gli sussurrava all'orecchio e tutti i pianeti si allineavano nell'animo di Elijah, trovando il luogo perfetto per continuare a ruotare.
"Non ti permettere di dire questo di Elijah" le ringhiò contro cercando di contenersi "Sogneresti solamente la metà della sua bellezza e di avere un odore buono come il suo" disse mentre i suoi occhi erano diventati rossi
"Tommy, lasciala stare. Sono solo parole e poi sta arrivando Mr.Wood. Sai che non accettano questi tipi di comportamento a scuola" cercò di dissuaderlo l'omega tirandogli leggermente la manica della camicia
"Che sta succedendo ragazzi?" chiese arrabbiato il professore.Secondo il regolamento della scuola non si poteva lasciar trasparire il proprio lato da licantropo, per mantenere una quiete continua. Regola che, in quel momento, sembrava inesistente per l'Alpha.
"Thomas mi ha ringhiato contro" lo accusò la ragazza, cercando di mettere su la sua espressione da vittima migliore
"Ha detto al mio omega che è brutto e ha un pessimo odore" continuò a ringhiarle contro, incurante della presenza del professore e comportandosi quasi come un bambino.
"Signorina Allen, sa benissimo che non deve provocare un licantropo, offendendo il suo compagno. È un atteggiamento scortese e pericoloso, potrebbe farle del male e sarebbe giustificato. Come è giusto che sia!" la sgridò severo, mettendo fine alla disputa "Adesso filate a lezione!" li istruì
Mentre camminava al fianco di Thomas, Elijah pensava a ciò che aveva detto il professore e a quanto il suo legame con il fratello potesse confuso con quello tra due compagni.
Sarebbe stato un ipocrita a dire che non aveva mai pensato a quella prospettiva, ma non sarebbe stato possibile avere un imprinting con suo fratello. Anche se, è ancora convinto che nessun ragazzo al di fuori di suo fratello, sarebbe stato in grado di farlo sentire così come lo faceva sentire lui. Qualche sera, prima di andare a dormire, si lasciava andare all'immaginazione; sognava di rimanere a vivere con il branco e la sua famiglia, con Thomas. Sua madre gli aveva sempre detto che ci poteva essere una possibilità che si scegliessero come compagni, ma era la stessa probabilità che l'omega avesse l'imprinting con un qualsiasi altro Alpha.Prima che potessero arrivare in classe, Thomas, avendo capito ci fosse qualcosa che non andava nel suo omega, lo prese per il braccio delicatamente e lo portò nel bagno più vicino. Elijah guardò confuso il fratello per l'irruenza, che strinse la presa sui fianchi e lo fece salire sul lavandino del bagno con delicatezza, sistemandosi tra le gambe aperte.
"Guardami negli occhi, piccolo" gli sussurrò con i nasi quasi a sfiorarsi, facendo alzare subito lo sguardo al ragazzino "Non pensare neanche per sbaglio che le parole di Clarissa siano vere. Mi piaci così come sei. Con i tuoi occhi particolari, la pelle candida e questi ciuffetti bianchi. Amo ogni singola parte del tuo corpo, del tuo viso e della tua personalità" lo rassicurò l'Alpha mentre accarezzava le parti del corpo che nominava.
Avere il ragazzino in quella posizione e totalmente nelle sue mani, lo stava facendo eccitare e non poco, soprattutto sapere che l'unica cosa che lo separava dalla pelle nuda dell'omega, era quella gonna così carina che gli aveva comprato.
"E il tuo profumo è divino e sai già quanto io ne sia dipendente. Quella gallina potrebbe solo sognarsi di essere come te" terminò il suo discorso motivazionale facendo arrossire l'omega, che avvicinò a sé il busto del fratello con le braccia, per poter posare la testa sul petto e ascoltare il suono rilassante del battito del suo cuore.
"Anche a me piace il tuo odore" sussurrò quasi fosse una confessione. Thomas adorava quando il ragazzo gli faceva complimenti del genere, perché sperava continuamente che l'omega si potesse accorgere, attraverso questi segnali, del loro contatto. Cosa che non era accaduta per il momento, ma anche se avesse dovuto aspettare secoli, lo avrebbe fatto per amore del suo omega.
"Dai su! Ora abbiamo storia insieme" disse l'Alpha mentre lo aiutava a scendere dal lavello e a sistemarsi i vestiti sgualciti.
"Adesso il professore ci metterà in punizione per tutto il pomeriggio" piagnucolò in maniera infantile il ragazzo, facendo alzare gli occhi al cielo al più grande, che aveva già una scusa pronta da utilizzare.
Come previsto, appena entrati nella classe, si erano dovuti sorbire le urla del professore, fino all'interruzione di Thomas che gli chiedeva di uscire dalla classe per poter spiegare la situazione. L'Alpha tornò dopo pochi minuti con un sorriso soddisfatto sul volto e non appena si sedette affianco all'omega, gli annunciò la punizione scampata e le scuse del professore suscitando la curiosità in Elijah, che venne messa a tacere quando il più grande disse di aver parlato di problemi di salute.
L'omega era ancora sospettoso, poiché il professore non aveva mai creduto a quelle menzogne, a meno che i genitori non le avessero confermate.
Ciao ragazz*
Avrei dovuto pubblicare questo capitolo ieri, ma non ho fatto in tempo. Spero che ne sia valsa l'attesa <3 Ci vediamo domani con il prossimo aggiornamento ;)
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Bring me peace
FanficSequel della storia Larry "Wolf's Princess" Boy x boy story Sono passati sedici anni dalla nascita dei primogeniti di Harry e Louis. Nel DNA, due forti Alpha, che poi si sono rivelati un Alpha e un fragile Omega albino. In seguito a questa e ad a...