24. farò di tutto per riaverti

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Jimin's pov

Rimasi li per alcuni attimi a crogiolarmi nella disperazione. Ero finito in trappola senza neanche rendermene conto. Ero uno stupido. Ora ero fregato. Non avevo alcun modo per scappare da quella situazione, senza ovviamente buttarmi dal palazzo ma non era un'opzione che potevo prendere in considerazione.

*Se solo non fossi salito quassu....e se solo non avessi sempre fame....e se solo Tae non fosse sceso lasciandomi solo.....*

Dopo alcuni minuti mi alzai, visto che mi ero rannicchiato a terra,ormai rassegnato e mi diressi nuovamente da Jungkook.
Durante tutto il tragitto dalla porta a lui lo guardai impaurito, non ero pronto ad affrontare quel discorso ma sapevo che non avrei potuto evitarlo per sempre. Non sapevo come sarebbe andata a finire, ma sapevo che era purtroppo il momento di ascoltare.

Arrivai davanti alla sua figura e mi fermai. Sospirai e subito lo sentii iniziare a parlare
-hyung, non ho mai smesso di pensarti in questi anni-iniziò e subito lo interruppi, fissando il pavimento
-lo so, lo hai già detto- dissi con tono scocciato, facendoglielo capire chiaramente
-perché fai così?-mi chiese con una punta di collera
-perché mi costringi ad affrontare un discorso che non voglio-gli dissi a tono, infastidito
-é questo il problema con te...si deve fare sempre ciò che vuoi tu-rispose lui secco, facendomi alzare lo sguardo verso di lui. Mi stava facendo incazzare
-ah certo, come no....e quando te ne sei andato senza una parola era per mio volere-risposi non riuscendo più a trattenere la rabbia e lo vidi sbiancare. Forse avevo esagerato, ma lo aveva voluto lui. Calò il silenzio. Avevo centrato il punto.

Sorrisi internamente sicuro di aver toccato il tasto giusto.
- mi dispiace di essere partito così, ma hyung lo vuoi capire o no che non è stata colpa mia la mia partenza-mi disse ormai arrabbiato, avvicinandosi a me
-non è stata sicuramente la mia non credi?e poi come dovrei saperlo eh? Sei partito senza una cazzo di parola, non ti sei fatto sentire fino a che non mi hai lasciato e sei sparito per 5  fottuti anni e ora vieni qui a dirmi che non era colpa tua della tua cazzo di partenza?!....non farmi ridere Jungkook-risposi io, arrabbiato a mia volta, già stanco di quella conversazione
-sai Jungkook sono stanco del fatto che non ti assumi le tue responsabilità-aggiunsi sospirando, voltandogli le spalle
-cazzo Jimin, vuoi capire che non sono più quel cazzo di ragazzino immaturo che ero 5 anni fa. Ho dato ascolto a mio padre come un coglione e gli ho permesso di allontanarmi dalla cosa migliore che mi fosse capitata nella vita.-disse lui quasi urlandomelo. Mi sentii come una pugnala al cuore, le sue parole facevano male.
-non dire queste cose Jungkook, non DIRE QUESTE CAZZO DI COSE-alla fine urlai ormai senza controllo. Cercai di dire altro, ma lui mi precedette
-JIMIN IO TI AMO CAZZO, LO VUOI CAPIRE....NON HO MAI SMESSO DI FARLO E MAI LO FARÒ- urlò

Chiusi gli occhi, cercando di trattenere le lacrime ed assorbire un po' del dolore che stavo provando.

*Fa più male di quanto pensassi cazzo*

Sentivo gli occhi farsi sempre più lucidi, finché non sentii due braccia muscolose abbracciarmi molto forte da dietro. A quel contatto non riuscii più a trattenerle e lascii cadere una lacrima che andò a rigare il mio viso.
-farò di tutto per riaverti indietro-mi sussurrò all'orecchio, stringendomi più forte. E il mio cuore morí, pugnalato ancora una volta.

*Jungkook lasciami ti prego, ti prego....fa troppo male...ti prego*

Inizii a far scendere altre lacrime dal mio viso, cercando di trattenere i singhiozzi. Non volevo piangere nuovamente davanti a lui, non potevo farlo.

Speravo che non si rendesse conto di niente, ne che piangevo ne che stavo morendo dentro per le sue parole.

Lui sembrava non voler lasciare la presa su di me, non capendo che mi stava facendo male dentro. Dopo le sue parole avevo bisogno di scappare e rimanere solo, ma lui sembrava che non volesse lo stesso.

D'improvviso la porta della terrazza si spalancò, sbattendo contro il muro e una voce a me familiare fece il suo ingresso, sollevando il mio animo ed il mio cuore
-che sta succedendo?-esclamò Tae facendo il suo ingresso nella terrazza

Il nostro segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora