Harold ha letteralmente conquistato i miei familiari. Mi permettono di vederlo ogni volta che voglio, sono felice. È un grande amico, direi il migliore.
Sono tornata a scuola. Qui, a Doncaster il tempo vola; sto andando al bar per prendere un paio di succhi di frutta, siamo in pausa. Lungo il corridoio m’imbatto nel Tomlinson.
È la prima volta che lo vedo oggi, qui la scuola è molto diversa dall’Italia. Non facciamo ogni giorno le stesse materie ed io e lui non frequentiamo gli stessi corsi.
<< ey Ale >> mi ferma prontamente.
<< ciao Lou >>
<< come vanno le cose? >>
<< bene, per te? >> domando a mia volta.
<< anche per me. Mi ha fatto piacere vederti sugli spalti domenica >> lui gioca nella squadra di calcio della città.
<< bella partita, ero lì per caso. Mio padre è un vostro tifoso e voleva passare la giornata con me >>
<< spero verrai anche la prossima volta. Gioco meglio se mi vegli con i tuoi bellissimi occhi >>
Le mie guance si velano di imbarazzo.
<< ci penserò >>
<< volevo sapere una cosa >>
<< dimmi >> lo esorto.
<< sarò sincero. Muoio dalla voglia di uscire insieme a te >>
<< sei uno che va dritto all’obiettivo >>
<< se ho davanti una ragazza che m’interessa sì certo. Sto molto bene in tua compagnia, al corso di storia ci facciamo un sacco di risate. Riusciamo a parlare di tutto e poi credo tu te ne sia accorta che ti trovo letteralmente stupenda >>
<< organizza qualcosa ed uscirò con te>> gli dico.
<< pensavo, ti va di venire con me al cinema questo sabato? >> è solo lunedì.
<< manca molto tempo >> lo informo.
<< voglio dimostrarti che ci tengo ad uscire con te. E’ qualche mese che sei qui e sì, devo ammetterlo, mi piaci >>
<< vada per il cinema questo sabato >> dico evitando di espormi troppo. E’ un tipo affascinante, è un combinaguai ma anche un po’ mascalzone. Se dimostrassi quel filo d’interesse che ho a mia volta potrebbe approfittarsene ed usarmi come fa con tutte le ragazzine che pendono dalle sue labbra.
<< fantastico >> si lascia sfuggire.
<< ora scusami, lasciami passare. Ho promesso un succo di frutta ad Harry >>
Lungo questo corridoio siamo soli. I nostri compagni sono già tutti sparpagliati tra il bar ed il cortile.
<< no non ti lascio >> confessa lui adagiando le mani sui miei fianchi, mi fa finire spalle al muro poi mi bacia.
Per la prima volta le nostre bocce si trovano. Abbiamo un modo particolare d’interagire. Alcuni giorni rose e fiori, altri ci provochiamo a vicenda tenendoci testa. Ricambio il suo bacio avvolgendo le mie braccia attorno al suo collo. L’interesse che ho per lui mi ha gradualmente fatto dimenticare il male che mi ha fatto Marco.
Il bacio è a fior di labbra, condito da alcune carezze. È lento, lungo. Una voce ci fa da sottofondo.
<< ben fatto Tomlinson, ben fatto >>