Alice's pov
Il sole invase la stanza e mi fece svegliare.
"Zayn..." mugulai tastando il letto: non c'era. Mi alzai e l'unica cosa che copriva il mio corpo nudo era un piumino.
Mi fermai davanti allo specchio: i capelli scompigliati, le guance arrossate e dei segni rossi circondavano i miei seni. Mi sfiorai le labbra e poi il collo: le immagini della notte trascorsa riaffiorarono nei miei ricordi. Sorrisi.
Zayn uscì dal bagno con solo dei boxer e mi abbracciò da dietro:"Buongiorno, piccola." La voce roca.
"Buongiorno." Risposi. Mi girai e gli diedi un bacio, salendo in punta di piedi.
"Sei bellissima." Mi elogiò.
"Grazie." Sorrisi e arrossii più di quanto non fossi già.
"Soprattutto quando arrossisci! - mi accarezzò la guancia - Oggi vado a correre: vieni con me?"
"Mmh." Annuii.
"Bene, andiamo a fare colazione." Sorrise e mi tirò uno schiaffo sul sedere: sobbalzai e mi scappò una risatina. Ero patetica.
Misi delle mutandine e una felpa di Zayn che mi arrivava a metà coscia.
Scendemmo nel salotto e riempii il piatto tanto quanto Zayn:"Abbiamo fame, vedo." Mi derise Zayn.
"Shh... non si scherza con le uova e il bacon!" Lo rimproverai.
Alzò le mani in segno di resa e ci sedemmo:"Questo posto è davvero incantevole!" Dissi.
"Grazie mille. Lo è ancora di più se ci sei tu!" Ammiccò ed arrossii.
Perché arrossivo? Da quando incontrai Zayn non facevo altro che arrossire.
Finimmo di mangiare e salimmo in camera per prepararci: presi dei pantaloni termici aderenti e una maglietta a maniche corte.
Zayn strabuzzò gli occhi quando vide i pantaloni:"Non-non ti piacciono?" Chiesi guardandomi allo specchio.
"No, no... anzi." Deglutì.
Effettivamente mi rifinivano le curve... e il sedere.
Uscimmo fuori e Zayn camminava dietro di me:"Facciamo così: dato che andiamo nel bosco, tu correrai avanti e io dietro così... ti-ti potrò proteggere."
Misi una mano sul fianco:"Cioè, se qualcuno ti tocca o ti vuole portare via, posso intervenire più facilmente." Deglutì.
"Pervertito!" Risi.
"Mai negato!" Si vantò.
Iniziammo a correre: il posto era fantastico! Faceva freddo, eravamo comunque in montagna, ma mi sarei scaldata correndo.
Zayn era a qualche metro di distanza da me, che mi scrutava... Passai in mezzo a due ragazzi che mi venivano incontro: mi bloccarono.
"Hey, dove vai?" Mi prese il braccio e me lo strinse.
"Lontana da voi!" Cercai di ricominciare a correre ma mi strattonò il braccio.
"No, no. Vieni con noi."
"Lascistemi!" Urlai.
"Lasciatela immediatamente!" Ordinò Zayn.
Grazie a Dio!.
"Altrimenti?" Chiese uno dei due.
"Altrimenti ci saranno brutte conseguenze." Li intimidì Zayn.
"Non abbiamo paura." Si avvicinò uno mentre l'altro mi teneva ancora il braccio.
Nel giro di pochi secondi il ragazzo era a terra e quello che mi teneva per il braccio scappò a gambe all'aria.
Corsi tra le braccia di Zayn che mi strinse forte:"Stai bene? Ti hanno fatto qualcosa?"
Mi guardai il braccio: era rosso, a causa della presa del ragazzo.
"S-sì, sto bene." Toccò il braccio ispezionandolo.
"Andiamo a casa." Suggerì.
Annuii debolmente in risposta e ci avviammo verso casa.
"Sei sicura di stare bene?" Chiese mantenendo il ghiaccio sul mio braccio. Eravamo seduti sul letto, in camera, nella nostra camera.
"Sì, tu piuttosto?" Presi la sua mano piena di tagli tra le mie.
"Ahi. Brucia." Si lamentò appena la toccai.
"Aspettami quì: arrivo subito." Mi alzai e andai in bagno per prendere una bacinella con dell'acqua al suo interno, un panno e del disinfettante.
Mi sedetti sul letto, affianco a Zayn, bagnai il panno e cominciai a tamponare.
Dopo qualche minuto di silenzio, Zayn lo interruppe:"Mi dispiace." Mormorò.
"Per cosa?" Continuai a pulirgli le ferite.
"Per quello che ti è successo, che ti hanno fatto."
"Non è colpa tua, non potevi saperlo. E poi, non mi hanno fatto molto male." Lo rassicurai.
"Lo so, lo so... non voglio che ti tocchino!" Lo guardai negli occhi e lui ricambiò lo sguardo.
Tornai a pulirgli la mano.
"Ti amo." Lo guardai e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso. Un dolce bacio posai sulle sue labbra piene.
"Ti amo." Sussurrai sulle sue labbra.
Zayn, mentre ci baciavamo, cominciò a spingermi per farmi sdraiare sul letto ma lo fermai:"Prima fammi finire la medicazione." Sorrisi.
Lui brontolò e risi per la sua espressione. Versai del disinfettante sul panno:"Ti farà un po' male." Lo avvisai.
"Tranquilla, a me non fa nie--- Cazzo! Alice!" Urlò.
Risi più forte:"Ho finito." Mi asciugai una lacrima e mi alzai per portare le cose in bagno.
"Comunque tu non metterai mai più questi pantaloni quando uscirai, sono pericolosi."
"Quanto sei scemo." Sbuffai una risata.
"Guarda che mentre correvamo quei pantaloni, e quel bel culetto, mi hanno fatto riscontrare un serio problema, lì giù." Si morse il labbro.
"Sei un porco, Zayn!" Sbarrai gli occhi ed aprii la bocca.
Lui si limitò a sorridermi. Quel sorriso che mi faceva sempre sciogliere. La sua lingua tra i denti: IMPAZZIVO!
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Semplicemente Perfetto♥
Fiksi PenggemarAlice, ragazza diciassettenne, si trasferisce a Londra dove troverà il suo vero amore...