Capitolo 1- Delphini Riddle

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Bussano alla porta. Ti alzi dal letto e corri ad aprire. Per tua sorpresa non era Codaliscia, che tutte le mattine portava la posta, ma tuo padre. "Viperina di papà come stai?" e ti squadra "Perché me lo chiedi?". Era strano che tuo padre, Lord Voldemort chiedesse a qualcuno come stava, tantomeno a te, deduci allora che voleva qualcosa. "Non posso sapere come sta mia figlia?" "La prossima volta fingi un po' meglio. Di cosa hai bisogno?". Tuo padre ti porge una lettera. Su questa c'era un sigillo rosso fuoco con il simbolo di Hogwarts. Tu eri confusa. "Sono al secondo anno alla scuola di Durmstrang perché dovrei andare ad Hogwarts?" "Beh...ecco...dovresti tenere d'occhio Potter..." non gli dai il tempo di finire che, un po' delusa rispondi: "Hai bisogno che ti faccia da spia infiltrata" "Esatto viperina mia". Se ne stava per andare quando ti viene in mente una cosa. "Come pensi si confiderà con me se mi presento come Riddle?" "Fingi! E' semplice!" poi esce dalla tua stanza. Fissi la parete e pensi -Se questo potrà aiutare in qualche modo mio padre lo faccio-. Sposti lo sguardo sulla tua bacchetta e la prendi. Inizi a preparare la valigia. Metti un po' di tutto dai vestiti ai ricordi di famiglia che avevi conservato, in particolare una foto di tuo padre tua madre (Bellatrix Lestrange) e te. La osservi per qualche minuto e una lacrima ti riga la guancia. Subito il tuo gatto Salem salta sopra la valigia. Te ne accorgi e lo prendi in braccio e inizi a parlargli. "Oh Salem. Perché non possiamo essere una famiglia come tutte le altre?". Lui inizia a strusciarsi su di te e a fare le fusa. "Ti voglio bene anch'io Salem." Lo appoggi a terra chiudi la valigia ed esci. Chiudi la porta dietro di te. Non resisti e torni dentro, prendi Salem in braccio e dici: "Ora siamo pronti per partire" sorridi e posi Salem dentro una gabbietta. 

Nel frattempo al Malfoy Menor. "Draco quando hai intenzione di scendere sono già le nove se continui così perderai il treno!DRACO!" "Arrivo madre....arrivo". Si alza dal letto si infila i pantaloni della divisa e scende di sotto. "Eccomi". Narcissa lo guarda e dice: "Non ti si può vedere così. Guarda i capelli." fa un attimo di pausa "Dobby portami un pettine, una spazzola, qualsiasi cosa!" "Dobby arriva signora". Subito Dobby ritorna con un pettine nero che Narcissa velocemente prende; due spazzolate e via. Dopo aver finito anche Lucius scende, si avvicina a Draco e gli stringe il nodo della cravatta. Quasi Narcissa piange dalla commozione: "Il mio ometto..." Lucius le passa un fazzolettino e Draco si affretta a rispondere: "Madre sono al terzo anno è imbarazzante." "Ti porterò a manina fino al settimo se necessario". Draco fa una faccia un po' schifata e si dirige verso la porta seguito da suo padre e sua madre. Prendono un'auto e si dirigono a Londra, verso King's Cross, destinazione binario nove e tre quarti.



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