Ebbene era domenica pomeriggio, ossia l'unico giorno in cui non avevo allenamento e dovevo uscire con Jisung.
Ci eravamo dati appuntamento davanti al parchetto vicino al mio liceo.
Ma perché avevo accettato? Non potevo passare tranquillamente quella domenica a casa, sul divano, di fronte a Netflix, a strafogarmi di porcherie?
Mi stavo recando velocemente al punto prestabilito ripensando se il mio outfit fosse stato adatto.
Ero vestita semplice, un paio di jeans larghi e una maglia a maniche corte Nike con sopra una felpa oversize grigia.Arrivata al parchetto non lo vidi in giro cosi mi sedetti su una panchina scocciata prendendo il cellulare in mano ma senza accenderlo.
Oltre ad uscire con uno scemo, adesso lo devo pure aspettare!
Sbuffai.
Arrivò correndo verso di me con un mazzo di tulipani bianchi in mano.
"Perdonami per il ritardo...c'era fila..."disse con il fiatone.
"Dal fioraio?"
"Si..."
"Grazie Jisung" arrossii leggermente prendendoli."Dove andiamo?" gli chiesi poi.
"In un posto che sono sicuro ti piacerà" rispose il moro.Dopo aver camminato per circa dieci minuti immersi nel silenzio arrivammo su una collinetta dove c'era un piccolo bosco.
Ci fermammo di camminare solo quando arrivammo davanti ad un pino dal tronco enormemente largo.Jisung mi guardò con un sorriso che cercava complicità e cominciò inaspettatamente ad arrampicarsi su di esso.
Lo seguii anch'io lasciando il mazzo di tulipani a terra tra le radici del pino;
Lo vidi arrivare un bel po' in alto e pochi secondi dopo sparì dalla mia vista.
Continuai a salire finché due forti braccia mi tirarono su un ramo e istintivamente chiusi gli occhi.
Quando li riaprii vidi il moro che sorrideva e intorno a noi c'era tutta la città che pian piano calava nell'oscurità.Dinnanzi a noi il sole tramontava e le ombre cominciavano a coprire tutto il paesaggio.
Un "wow" di stupore sfuggì dalla mia bocca mentre il ragazzo se ne stava lì accanto a me, orgoglioso di avermi lasciata senza parole.
"Perché mi hai portata qui?" gli chiesi una volta ripresa.
"Per far colpo su di te" disse senza peli sulla lingua.
"Io non ti piaccio vero? Non ti piaccio già da quando ci siamo visti per la prima volta."
"No è che-" bofonchiai nervosamente cercando al più presto una scusa.
Ero davvero stupita, davvero si capiva così tanto?"Tranquilla, troverò il modo" sorrise tranquillamente.
Arrossii "Il problema è che non vado molto d'accordo con i ragazzi in generale..." cercai di non farlo sentire a disagio, anche se l'unica a disagio tra i due forse ero proprio io.
"Capisco, ma non ti preoccupare, voglio essere solo tuo amico"Tra noi calò il silenzio mentre ci godevamo il tramonto e gli ultimi raggi di sole.
Guardai l'orario.
"Ti va di andare a magiare qualcosa?"
"Va bene" sorrisi chiedendomi dove mi avrebbe portata.Scendemmo lentamente dall'albero.
"Dove hai intenzione di portarmi?" chiesi dato che la curiosità ebbe la meglio su di me.
"Piccolo segreto" rispose facendomi rimanere delusa..
Alla fine mi portò in un camioncino che faceva panini con sugo e polpette.
Io andavo letteralmente pazza per i panini col sugo e le polpette, ma non glielo feci notare, anche se ero sicura che se ne fosse accorto da solo.
Poco fa, prima di lasciarmi davanti casa mi aveva detto che mi ci avrebbe riportata in cambio di un altro appuntamento.
Come dirgli di no?
.
.
.
STAI LEGGENDO
Only you//Han Jisung
Fanfiction[COMPLETA] Dove Eun e Jisung si incontreranno in una semplice palestra di judo nella periferia di Seul e conoscendosi dopo vari malintesi si faranno spazio ognuno nel cuore dell'altra. Dalla storia: "Perché?" chiese improvvisamente con fare infasti...