L'ira

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Emre entrò nella cucinetta. Ormai quell'abitazione era come se fosse casa sua. Salutà Mekbek, la mamma delle due sorelle, e si diresse nella direzione di Sanem, già pronta con i libri sparsi sul tavolo.

'Ehi Emre, come va? Come mai oggi qui?'

Ti ha obbligato tuo fratello?  pensò sospettosa Sanem.

Ormai si aspettava di tutto da Can, vedeva come la scrutava da lontano, come la teneva perennemente d'occhio anche quando erano distanti.

Faceva tutto questo per soldi?  Non lo riusciva a capire.

Il comportamento di Can era un mistero, un segreto impercettibile lo condannava, Sanem lo sapeva.

Sapeva che c'era qualcosa. Scompariva spesso, aveva lividi frequentemente, e, cosa più importante, era incostante con lei.

Perchè era incostante? Era convinta che nascondesse qualcosa, non ben capendo cosa.

'Buonasera Sanem, purtroppo ho riscontrato delle difficoltà con Hikmet!'.

Oh no, anche tu!

Subito il suo pensiero si collegò a Ygit, il suo grande amico, anche lui ligio di problemi con Hikmet.

Sanem ammise che fecero passi da giganti sul fronte Hikmet, e su tutta la letteratura in generale. Ygiti si mostrava volenteroso di imparare e con un gran cervello.

Era sicura che avrebbe passato l'esame.

'Oh Emre, anche tu! Va bene, caso vuole che Hikmet sia uno tra i miei preferiti! Dai prendi il libro e iniziamo ad analizzare qualche poesia!'

E si appropinquarono ad iniziare la lezione.

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Odiava le stradine di periferia. Quel sali e scendi in quelle piccole viuzze.
Ogni volta che doveva andare a casa sua bestemmiava.

Non sapeva come avrebbe reagito. Ma si era imposto di essere tranquillo e cordiale.

Ce la puoi fare Can!

Parcheggiò alla bene e meglio, sperò con tutto il cuore che qualche sconsiderato non gli avrebbe rigato la Jeep.

Suonò alla porta. Dopo qualche secondo scese Leyla e gli aprì.

'Ciao Can, come stai? Sei qui per Emre?'

In realtà sarei qui per un'altra persona

'Si, si, lo sono venuto a prendere.' Bugiardo.

'Va bene, facciamo silenzio che stanno ancora finendo'.

Can si appostò nell'atrio e, aguzzando l'orecchio, sentì la voce di Sanem.

'Sei la mia schiavitù sei la mia libertà

sei la mia carne che brucia

come la nuda carne delle notti d'estate

sei la mia patria

tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi

tu, alta e vittoriosa

sei la mia nostalgia

di saperti inaccessibile

nel momento stesso

in cui ti afferro.'

Sanem recitava eccelsamente la poesia. Una poesia che Can sentiva sua.

Lei era la sua schiavitù, e la sua libertà.

Era tutte le cose belle, la voleva ardentemente, ma era anche timoroso di poterle farle male.

Era la sua nostalgia.

'Hikmet, quando scrisse questa poesia si trovava in carcere' continuò Sanem.

' E' proprio in carcere che maturano i suoi versi d'amore più profondi, più dolci, più veri. Ripensa alla moglie lontana, ripensa alla vita, al senso che essa ha. Medita e trova conforto e sfogo nelle parole che diventano la sua fuga, la sua evasione, la maniera per ristabilire un contatto con ciò che ha lasciato.'

Quanto è brava, vorrebbe solo andare là e stringerla a sè.

In quell'istante, Sanem accortasi di una figura dietro la porta, andrò ad aprire.

'Ehm, Ciao Can, guarda stavamo proprio finendo.'

Era visibilmente imbarazzato, li stava spiando.

'Non fate a caso a me, continuate!, anzi ora cerco Leyla così parlo un pò con lei!'

Neanche il tempo di dir queste parole che Leyla si fiondò in cucina.

'Ragazzi, notizia bellissima! Ho 5 biglietti per la festa dell'Università. Questa sera.'

Sanem sbuffò. No, non cascherà di nuovo nei tranelli della sorella.

'Sanem ,non fare così è un'occasione irripetibile! Sarà un gran galà! Ho cinque biglietti, non siamo quattro e potresti darlo uno a Ygit, potresti invitare lui!.

Ecco, forse con l'appoggio di Ygit si poteva fare. Alla fine era una buona occasione per farsi notare dai pezzi grossi dell'Università.

Era un'occasione unica.

Can, quando sentì il nome di Ygit, si chiuse la porta dietro sbattendo forte e se ne andò, sotto lo stupore degli altri tre.

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Buongiorno!
Eccomi qui con il nuovo capitolo.

Ho notato che molte di voi mi chiedono di farli più lunghi, purtroppo non riesco😣
Dovrei allungare troppo il brodo e non ci riuscirei a caricare ogni giorno uno nuovo☹️

Oltre che lavorare sto facendo l'ultimo anno di università e nel corso della giornata devo pure studiare ! (Che macello 🤣)

Comunque spero che questo capitolo vi piaccia!
A domani ♥️

//A different love story - (Daydreamer Fan Fiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora