capitolo 24: Nuova posizione

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Hermione si aggiustò la camicetta per la centesima volta nell'ultima mezz'ora. Era fuori dell'ufficio del ministro e poteva sentire le grida soffocate dello stesso Kingsley e del suo capo dipartimento. All'improvviso il capo del suo dipartimento si precipitò fuori dall'ufficio con una nuvola di tempesta che piovigginava sulla sua testa. Si fermò davanti a Hermione. "Sei licenziata Granger!" Sibilò e si allontanò, spingendosi via i capelli bagnati dal viso.
"Signora Granger-Malfoy, il ministro la vedrà ora." La segretaria di Kingsley chiamò, interrompendo la mente frenetica di Hermione.
"Hermione!" Chiamò Kingsley quando Hermione entrò, "non c'è bisogno di sembrare così spaventata cara."
"C'è una ragione perché sono stata appena licenziata? Sono nei guai?"
"Certo che no. Piuttosto al contrario. "Vorrei che tu venissi a lavorare per me come sottosegretario alla magia!" Spiegò Kingsley, il suo viso che sorrideva da un orecchio all'altro quando vide la bocca spalancata di Hermione. "Ne ho discusso con Harry proprio ora. Non pensava che fosse una buona idea, viste le circostanze," annuì alla pancia di Hermione, "ma non sono mai stato così sicuro di qualcosa in vita mia. E quando andrò in pensione diventerai il prossimo ministro della magia!" Aveva concluso. "Allora cosa dici Hermione?"
"Sì! Sì! Certo, grazie signore. Quando comincio?" Esclamò Hermione, saltando giù dalla sedia dopo essersi presa un momento per elaborare ciò che Kingsley aveva appena detto.
"Che ne dici adesso?" Kingsley ridacchiò, vai a ritirare le tue cose e la tua nuova segretaria ti accompagnerà in ufficio."
"Grazie signore." Disse Hermione mentre si alzava per andarsene.
"Oh, e Hermione?"
"Si signore?"
"Congratulazioni a te e al signor Granger-Malfoy."
"Grazie signore." Esclamò Hermione felice mentre praticamente saltava fuori dall'ufficio, questa giornata non può andare meglio, pensò tra sé.
"Hermione?" Una voce gridò mentre Hermione usciva dal suo vecchio ufficio facendo levitare una scatola di libri.
"Sì,? Oh Parvati, che bello rivederti!" Trillò Hermione abbracciando Parvati. "Cosa ci fai qui? Pensavo che lavorassi per il Daily Prophet?"
"Sono là tua nuova segretaria, Rita Skeeter mi ha licenziato dopo che mi sono rifiutata di spiare te e Draco." Aveva spiegato Parvati.
"Oh, mi dispiace molto." Hermione balbettò.
"Va tutto bene, ho un lavoro migliore adesso. Comunque, come state te e Draco?" Lei ridacchiò, agitando le sopracciglia a Hermione.
Hermione rise, "siamo fantastici in realtà, immagino che tu abbia sentito la notizia?"
Parvati fece una piccola smorfia: "purtroppo sì, ho cercato di impedire la pubblicazione dell'articolo ma avevo le mani legate."
"Va bene. Onestamente è un po' più facile che tutti lo scoprano in questo modo, niente conversazioni imbarazzanti." Hermione rise. "Dov'è il mio ufficio?"
"Oh giusto! Scusa, solo da questa parte."
Hermione stava mettendo gli ultimi libri nella sua nuova libreria quando bussarono alla porta.
"Hermione, Harry e Ginny Potter sono qui per vederti, dovrei lasciarli passare?"
"Suppongo che tu sia meglio." Hermione sospirò, "puoi aggiungerli alla lista dei visitatori accettati." Aggiunse come in un ripensamento mentre Parvati chiamava Ginny e Harry.
"Hermione Jean Granger-Malfoy!" Ginny urlò irrompendo dalla porta, seguita da un imbarazzato Harry, "perché ho dovuto scoprire che la mia migliore amica era incinta dal giornale del mattino?"
"Mi fa piacere vederti anche Gin. Te lo avrei detto oggi, ma il profeta lo ha scoperto prima che ne avessi la possibilità."
"Va tutto bene Gin, non aveva avuto una parte in questo. Ricordi quando il profeta aveva diffuso la notizia del nostro rapporto con il mondo magico? Hermione è probabilmente arrabbiata quanto te." Disse Harry, mettendosi tra sua moglie e un'agitata Hermione.
Ginny grugnì ad Harry e strinse Hermione in un abbraccio. "Mi dispiace Mione, gli ormoni stanno prendendo il sopravvento sul mio corpo."
"Va tutto bene Gin, come hai trovato il mio nuovo ufficio, comunque?" Chiese Hermione lanciando a Harry uno sguardo perplesso a Harry.
"Ieri Kingsley ha detto qualcosa riguardo ai suoi piani per farti diventare sottosegretario alla magia, quindi sono venuto qui invece del tuo vecchio ufficio. Inoltre, Gin ti ha visto trasferirti." Disse Harry.
"Questo ha senso." Hermione rise, spingendo Harry a unirsi all'abbraccio.
"Odio interrompere l'abbraccio familiare, ma abbiamo un appuntamento a pranzo." Una voce strascicata.
"Draco." Hermione respirò senza alzare lo sguardo. Si allontanò dal gruppo e si avvicinò a lui. "Vedo che hai il mio gufo." Sorrise mentre aggiustava il suo distintivo sul camice da laboratorio.
Draco annuì mentre si chiamava e le baciava le labbra, ignorando gli occhi sparati di Ginny e Harry. Il bacio si fece più profondo e presto la coppia cominciò a pomiciare, le mani di Hermione correvano attraverso le ciocche bionde e bianche di Draco.
"Ehm." Harry si schiarì la gola,
"Oh scusa." Hermione arrossì, "domani a pranzo andiamo ancora? Perché ho bisogno di andare."
"Sì." Ginny sorrise, adesso andatevene. "Shoo, shoo!"
"Vogliamo la signora Granger-Malfoy?" Draco sorrise, offrendo a Hermione il suo braccio.
"Credo che lo faremo signor Granger-Malfoy." Hermione sorrise, salutando i suoi amici mentre lo prendeva per il braccio e questi sparivano.
"Blimey." Disse Harry.
Ginny gli diede una pacca sul braccio, "è felice, e questo è tutto ciò che conta. Ora credo che abbiamo anche un'appuntamento." Sorrise mentre i due uscivano dall'ufficio.

The Marriage Law (Traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora