✯𝗦ᴇᴄʀᴇᴛᴀʀʏ [Jeon Jungkook]

✯7

Hyejin stava camminando per il corridoio dell'azienda per cercare un erogatore di caffè per portare la bevanda bella calda al suo capo. Mentalmente aveva iniziato ad imprecare contro l'uomo a causa del modo in cui le si era mostrato: era consapevole di aver fatto una tremenda figuraccia, però credeva che il ragazzo sarebbe stato disponibile a ricominciare da capo, invece sembrava solamente che stesse cercando di fargliela pagare solo perché gli era andata inconsapevolmente addosso il giorno prima.

Inoltre, un'altra frase che a Hyejin non era piaciuta per niente era stata quella riguardo l'essere la sua segretaria, o meglio serva.
Da una parte si chiese se esistevano già degli assistenti che si occupassero di ciò, ma dall'altra capì subito che proprio lei era l'assistente del signor Jungkook.

Arrivò davanti all'erogatore e si occupò di prendere il suddetto caffè, per poi portarlo all'uomo e rinchiudersi nel suo ufficio per iniziare a lavorare per conto suo. Presa la bevanda, camminò velocemente verso l'ufficio del ragazzo e bussò, aspettando che le desse il permesso di entrare.

«Avanti.»

Hyejin aprì la porta ed entrò con il bicchiere di caffè tra le mani.
Lo appoggiò sulla scrivania e aspettò che le fossero impartiti i primi ordini per quella mattinata: magari ordini un po' più seri di un semplice caffè.

«Ecco il suo caffè signore. C'è dell'altro?» domandò lei, guardandosi continuamente intorno

«Per ora no. Io non ti ho detto che tipo di caffè volessi...quindi come hai fatto a prenderlo senza saperlo?»

«Che tipo di caffè voleva signore?» domandò Hyejin visibilmente allarmata

«Macchiato.» rispose Jungkook mentre faceva fare dei giri a metà alla sedia

Un enorme macigno si sollevò dalle spalle di Hyejin: per un purissimo caso aveva spinto il pulsante che aveva fatto erogare il caffè macchiato. Dopo aver aspettato qualche secondo per parlare, Hyejin guardò Jungkook e con un sorrisetto ribatté.

«Fortunatamente ho scelto proprio quello. Alla fine a chi non piace il caffè macchiato?» domandò lei sarcasticamente e mentendo allo stesso tempo, dato che non era una grande intenditrice di caffè

«Questa volta sei stata molto fortunata. La prossima volta chiedi prima di partire a mille, intesi?» domandò lui con uno sguardo severo

Hyejin annuì velocemente e guardò in basso: era come se quel ragazzo fosse bipolare dato che era stato lui a metterle fretta nel prendergli il caffè ed era ovvio che non le avesse voluto dare il tempo di chiedere.

«Cosa dovrei fare per lei? Devo finire di ordinare qualche fascicolo?» domandò lei, cambiando discorso e mostrandosi propositiva

«Tieni.» disse lui, passandole un blocco di fascicoli grande come un vocabolario «Qui dentro ci sono tutti i nomi dei soci che partecipano all'attività della nostra azienda. Il tuo compito è quello di mettere in ordine alfabetico i nomi di ogni singolo individuo.»