Lost in Beacon Hills || tw ff

Capitolo 5

Sento la sveglia suonare e di malavoglia mi alzo. Mi lavo e vesto, busso alla porta di Stiles e andiamo a scuola. Solita routine. Potrebbe sembrare tutto normale se non fosse per la scoperta che ho fatto il giorno prima. Mio fratello nota che sono silenziosa, ma non fa domande. Appena metto piede in scuola, mi dirigo verso la mia classe nonostante l'anticipo. Non voglio vedere Scott, non dopo aver scoperto che mi sta mentendo. Mi siedo nell'ultimo banco e aspetto che qualcun'altro entri. Dopo 2 minuti entra una figura ben proporzionata, dai capelli biondi e si avvicina a me. 
-Tu sei Alexandra Stilinski?- mi chiede mentre ride.
-Sì, perché?- quella ragazza non mi piace. Tutto di lei è perfetto. Viso e corpo. Ma qualcosa mi dice che quello che c'è dentro non lo sia altrettanto.
-Quindi sei la figlia dello sceriffo- si gira verso le sue amiche. Io la guardo male.
-Hai intenzione di farmi un interrogatorio?- chiedo.
-Che c'è? Ti vergogni?- mi domanda sfidandomi. In quel momento il prof mi impedisce di rispondere iniziando la lezione. Una volta scoperto che il suo nome è Brooke, appoggio la testa sul mio braccio destro e guardo fuori dalla finestra. Ora abbiamo anche la bulletta di turno, come se i miei problemi non fossero abbastanza.
Con questi pensieri sospiro e lascio cadere la mia testa sul banco, esasperata. 
Dopo 3 ore, esco dalla mia classe e vedo Scott e Stiles qualche metro davanti a me. Stanno parlando a bassa voce e capisco che si tratta di qualcosa di davvero importante. Mi concentro su di loro, cercando di sentire qualcosa nonostante la distanza. 
"Ho trovato qualcosa da Derek" dice Scott. Cosa ci faceva lui da Derek?.
"Scherzi, che cosa?" chiede mio fratello.
"Qualcosa sepolto lì che odorava di sangue" risponde Scott.
"ma è stupendo" inizia mio fratello. Come diavolo può essere stupendo?. Mi perdo così tanto nei miei pensieri che non riesco a sentire tutto il discorso. Li vedo uscire da scuola, entrambi sono nella Jeep. Penso che mi aspetteranno e che appena sarò salita in macchina, mi spiegheranno il loro piano. Invece la Jeep parte, lasciandomi sola un'altra volta.Possibile si siano dimenticati di me o mi stanno nascondendo qualcosa?. Nessuna delle due opzioni mi piace. Lydia si offre di accompagnarmi a casa.
-Vado in ospedale con Jackson dopo- Scott aveva attaccato Jackson durante gli allenamenti e ora lui si ritrovava con una spalla lussata.
-Aggiornami dopo Lyds- dico preoccupata per Jackson. Forse Jackson non è uno dei migliori, ma non riesco a non dispiacermi. Arrivata a casa aspetto che Stiles arrivi, ma non si presenta. Decido di mettermi a studiare economia e appena finisco,mi arriva un messaggio.
Da Lydia:
Sono all'ospedale con Jackson. Ho appena avuto una conversazione strana con tuo fratello.

Che diavolo ci fa mio fratello all'ospedale?
Stufa di tutti questi segreti, esco di casa e prendo un autobus verso l'ospedale. Appena arrivo, vedo mio fratello seduto con un libro sulle mestruazioni. Io lo prendo di scatto e fisso mio fratello con uno sguardo assassino.
-Che cosa ci fai qui?- mi chiede sorpreso.
-Buffo, avrei la stessa domanda- dico incrociando le braccia. In quel momento Scott ci raggiunge e appena mi vede, rallenta il passo. 
-Che ci fai qui Lexy?- mi chiede.
-Oh no, non iniziare anche tu con questa domanda. Ora usciamo di qui e parliamo- dico questo con un tono minaccioso. Loro ubbidiscono e appena arriviamo alla Jeep li fisso.
-Allora?- chiedo.
-Non dovresti essere qui- mi dice Scott appoggiandomi la mano sul braccio. Io mi ritraggo subito e non mi trattengo più.
-Nemmeno voi dovreste essere qui, ma il punto non è questo vero? Da quando noi tre abbiamo dei segreti? Da quando escludiamo qualcuno dai nostri piani? Credete che non me ne sia accorta?- sto cercando di trattenere le lacrime. 
-Non è così Lexy- inizia mio fratello, ma persino lui sembra poco convinto.
-Non iniziare Stiles. Credi che non me ne sia accorta di come mi evitate? Ah e ora parliamo di Scott. Pensi che io sia stupida o cosa? So che cosa sei e che cosa hai fatto e non capisco il motivo per cui tu mi stia nascondendo questo- sputo tutto d'un fiato. Non ho mai visto Scott così triste o Stiles così muto. 
-Lexy…- Scott sta cercando di dirmi qualcosa. -Stiles, ci puoi lasciare da soli un attimo?- chiede a mio fratello. Lui annuisce ed entra nella Jeep. Io incrocio le braccia, aspettando che lui parli.
-La verità è che...non so cosa sto diventando, ma non è niente di buono. Sono aggressivo, mi spuntano zanne e artigli e i miei occhi diventano improvvisamente gialli. Sono così spaventato da tutto questo. E ho paura di poterti far male- dice con sincerità. Derek era serio quando diceva che Scott era come lui.
-Farmi male, tu? Non lo faresti mai- 
-Si, lo farei. È questo il punto. Non riesco a controllarmi e ho quasi colpito Stiles, non voglio che succeda anche con te- 
-Non succederà. Ma per favore, non tagliatemi fuori, non c'è cosa peggiore. Scott, passeremo anche questa ok?- dico prendendogli la mano. Lui mi guarda e poi sorride. Entriamo nella jeep dove Stiles ci guarda con sguardo interrogativo.
-Nessuno viene lasciato indietro, ricordate?- chiedo io. Improvvisamente penso a noi 3 alle elementari quando nel cortile della scuola giurammo di non lasciare nessuno di noi indietro. Allora era solo un gioco, ma ora era un patto.
-Nessuno viene lasciato indietro- dicono entrambi.
  
                                           ***
-Qualcuno mi dice che ci facciamo nel giardino di Derek?- chiedo confusa. Abbiamo tre pale in mano, ma sembro l'unica a non capire il perché. 
-Scott ha sentito un odore strano qui. Dice che è uguale a quello della metà del cadavere- dice mio fratello.
-Ew, sei andato ad annusare il cadavere?- mi copro la bocca con la mano per trattenere un conato. 
-Lo so, è disgustoso. Ma sono sicuro che fosse lo stesso odore- mi dice Scott. 
-Quindi dovremo scavare?- chiedo.
-Aspettate, c'è qualcosa di diverso- Scott si ferma. Io e mio fratello ci guardiamo con sguardo interrogativo.-Dai,facciamolo e basta- conclude Scott. Iniziamo a scavare. Mi sembra un'eternità questa. Non capisco cosa senta Scott, ma qui non c'è niente.
-Ci stiamo mettendo troppo- dico togliendo un altro po' di terra.
-Che facciamo se torna?- chiede Scott. Stiamo nella sua proprietà a scavare nel suo giardino e non ho idea di come possa reagire se ci vedesse qui, ma non credo bene.
-Ce la squagliamo- dice mio fratello. 
-Grande idea- replico sarcastica. 
-E se ci prende?- Scott sta già rivalutando la sua decisione di venire qui.
-Ho un piano- Purtroppo per noi, i piani di Stiles fanno schifo.
-Che sarebbe?- chiedo a mio fratello.
-Ognuno corre da una parte. Chi viene preso prima si arrangia- Come non detto.
-Che razza di piano è?- 
In quel momento Stiles ci zittisce, si accovaccia e slega un nodo. Scott lo aiuta e insieme aprono il pezzo di stoffa marrone. Loro si alzano e gridano. Io mi avvicino e vedo la testa di un….lupo. 
-Che accidenti è?- chiede mio fratello terrorizzato.
-Un lupo, idiota- dico disgustata.
-Si questo lo vedo, ma Scott, non avevi fiutato del sangue umano?- domanda Stiles.
-Vi avevo detto che era diverso-
-Questo non ha senso, andiamocene- 
Devo ammettere che per quanto odi vedere la testa di un lupo mozzata, ero curiosa di sapere che ci faceva lì. Non volevo andarmene senza aver concluso niente. Così mentre loro scavano, io me ne sto ferma a fissare un fiore viola. Mi era familiare. Strozzalupo.
-Che c'è?- mi chiede Stiles.
-Lo vedi quel fiore?- indico lo strozzalupo. 
-Credo sia strozzalupo- dice lui. Io annuisco, mentre Scott ci domanda di che cosa stiamo parlando. Stiles si alza e strappa il fiore da terra, ma non succede quello che mi aspettavo. Dal fiore spunta una corda, simile a quella che chiudeva la stoffa. Stiles la tira e gira in cerchio. Io lo guardo mentre si muove, ma Scott è concentrato sul lupo. Su una parte del lupo, ecco. Mi giro verso di lui e ha una faccia perplessa. Abbasso lo sguardo. Al posto del lupo ora, c'è la testa di una ragazza. I suoi occhi aperti mi inquietano e mi lascio scappare un gridolino. Stiles ci raggiunge e mi aspetto che dica qualcosa di stupido o intelligente che sia, ma dice solo "oh".