Dopo aver salutato Francis sono tornata a casa, mi sono cambiata e ho iniziato a dare una sistemata, mi piace avere tutto in ordine. Dopo aver finito di pulire, e di pranzare, ho deciso di sdraiarmi sul divano e neanche cinque minuti dopo già ero tra le braccia di Morfeo. Mi sveglio di soprassalto a causa della suoneria del mio cellulare, controllo chi mi stia chiamando e vedo il nome di Francis sul display e vedo anche che è tardissimo, questa volta mi uccide.
"-Pron..."
"-Zara Miller dove sei? È da un'ora che ti chiamo, sono le 19:00 e scommetto che tu ancora non sei pronta. Dieci minuti e sono da te, ciao."
E come sempre non mi da il tempo di rispondere, assurdo! Mi accorgo che ho dormito per più di 5 ore e non mi era mai successo, sarà perché ieri notte non ho chiuso occhio. Dopo aver poggiato il cellulare sul tavolo decido di fare una doccia veloce, prima dell'arrivo della furia, non prendo nulla se non l'intimo, tanto deciderà sicuramente lei cosa indosserò, io avrei sicuramente optato per un jeans e una maglietta, ma Francis dice che non vanno bene per una serata fuori e che non farei colpo su nessuno, come se io vorrei fare colpo su qualcuno, figuriamoci. Secondo lei se non mi do una mossa diventerò una vecchia decrepita e acida e non mi vorrà più nessuno, che cosa meravigliosa. Non sono così pessimista, lo giuro, ma se proprio devo stare con qualcuno vorrei che fosse la persona giusta, quella che mi completa, che non c'è bisogno di parlare perché già mi ha capita, non un tipo conosciuto a caso in qualche discoteca e starci solo per paura di rimanere sola, sto bene con la mia solitudine. Forse chiedo troppo ma se non è questo non voglio nessuno.
Vado in camera per prendere l'intimo, nulla di particolare, una semplice mutandina nera e un reggiseno del medesimo colore, e tra i calzini intravedo la foto della mia famiglia che ho nascosto proprio per non vederla, la ricopro e vado a lavarmi. Esco dalla doccia e sento dei rumori provenire dalla camera da letto e se non sapessi che la mia migliore amica ha le chiavi di casa mia, sarei già morta di infarto. Si sente più sicura, dice che almeno sarà lei a trovarmi nuda sotto la doccia e non uno sconosciuto. Spero che abbiate compreso quanto sia fuori di testa questa ragazza. Mi dirigo in camera e la trovo cercare vestiti nel mio armadio, ogni volta spera in un miracolo, non ha capito che non troverà mai niente di colorato la dentro... La osservo ed è sempre perfetta lei, ha una camicetta color carne a pois e una gonna svasata nera e i capelli mossi sciolti.
"-Hai trovato quello che cercavi Frog?"
"-Oddio, non ti ho sentita arrivare, e non chiamarmi Frog, sai che non mi piace quel nome. E no, non ho trovato nulla di carino, ma ovviamente la zia Francis ha portato il suo guardaroba a casa tua." In questo momento ha una faccia alquanto inquietante.
"-Sai, all'improvviso non mi sento tanto bene, credo che rimarrò a casa per stasera."
"-Smettila, so che stai mentendo Miller. Tu stasera uscirai con me e ci divertiremo come non mai. Adesso vai in bagno e prova questi."
Guardo il maglioncino e la gonna di pelle e mi chiudo dentro. Vi chiederete come mai mi cambio in bagno, ma sono timida e Francis ha sempre rispettato i miei spazi.Una volta vestita esco e mi guardo allo specchio.
"-Devo dire che non è male come outfit."
"-Tesoro, io ho buon gusto. Sei bellissima "
"-Avrei da ridire, ma dato che mi hai appena fatto un complimento mi astengo."
"-Sei proprio di buon umore vedo, passiamo al trucco."
"-No, niente trucco per favore."
"-Zitta e siediti. Ti prometto che neanche si vedrà."
"-Promesso?"
"-Si, donna di poca fede."
Dopo circa 10 minuti ha finito di torturarmi e devo dire che mi piace quello che vedo, era da un bel po' di tempo che non mi vedevo così bella.
"-Grazie Francis"
"-E di cosa? Sai che amo truccarti. Adesso andiamo, altrimenti Paul ci lascia qui." Paul è il suo ragazzo, un ragazzo tanto dolce ma anche tanto dispettoso.
"-So che ne è capace, andiamo."Dopo essere salite in macchina, e salutato Paul, ci avviamo al locale dove Francis ha prenotato. È un pub molto carino, i tavoli sono in fondo, vicino all'entrata c'è il bancone e dietro la tenda c'è una piccola discoteca. Ci sediamo e aspettiamo che qualcuno venga a prendere le ordinazioni, c'è poca gente, siamo venute troppo presto. Ci venivamo spesso quando avevamo voglia di staccare, le migliore serate le abbiamo passate qui.
"-Terra chiama Zara. Noi abbiamo già ordinato, tu cosa prendi?"
"-Oh, scusate ero sovrappensiero. Per me una coca cola e un panino con pollo, svizzero, patatine e maionese, grazie." il ragazzo che ha preso le nostre ordinazioni va via e vedo Francis fissarmi.
"-Che c'è?"
"-Una coca cola? Sai fare di meglio. E poi non hai ordinato quasi niente da mangiare, di solito ti abbuffi come se non ci fosse un domani."
"-Vorrei tornare a casa con le mie gambe e soprattutto tutta intera e tesoro quello era solo l'antipasto."
"-Una birra di certo non ti mette ko, e poi c'è Paul che ci riaccompagna. Lo sai che lui non beve."
"-Tranquilla Zara, al massimo vi lascio sotto qualche ponte."
"-Tu si che sei spiritoso Paul, ah ah ah."
"-Paul se non vuoi rimanere single evita questo umorismo anni 80."
"-Che acide. Dovevo rimanere a casa a guardare la partita."
"-Francis non bullizzare Paul." Fanno sempre così, sono come il gatto e il topo, ma si amano da morire. Spero un giorno di trovare un amore come il loro, anche se ne dubito che esista qualcuno per me. Mentre osservo fuori, noto un ragazzo, seduto in una panchina da solo, che fissa il cielo. Chissà a cosa starà pensando, lo fissa quasi con rabbia ma anche tristezza, come se volesse fondersi con lui. Credo si sia sentito osservato perché per un attimo ho notato che ha guardato verso il pub, ma fortunatamente non mi ha vista. Pagherei per sapere a cosa stesse pensando, non sono un'impicciona ma quando vedo qualcuno in difficoltà esce la mia parte sensibile, vorrei aiutare tutti ma purtroppo è impossibile. Distolgo lo sguardo, non mi sembra giusto invadere la sua privacy, anche se non ha senso visto che è fuori e tutti possono guardarlo.
"-Zara"
"-Dimmi."
"-Ti vedo pensierosa, che succede?"
"-Nulla, sai che amo guardare fuori. Sto bene, sono felice."
"-Farò finta di crederti. Dopo andiamo a ballare e non accetto un no come risposta."
"-Non avrei mai osato dirle di no, sua maestà"
"-Vedo che hai capito come funziona."
Finalmente arrivano le nostre ordinazioni e dopo aver divorato tutto velocemente ci alziamo e andiamo nell'altra stanza, dove si balla. Io, ovviamente, per quanto sono maldestra finisco su una ragazza, ma per fortuna non cadiamo solo perché ci sta reggendo qualcuno. Mi giro per ringraziare chiunque abbia evitato di farmi fare una figuraccia e mi ritrovo davanti il ragazzo di prima. Devo dire che è più bello visto da vicino, alto, capelli castani, occhi scuri e fisico niente male.
"-Sei sempre la solita Jennifer, cerca di stare attenta se non vuoi che la tua faccia diventi un tutt'uno con il pavimento, potevi farti male." È molto dolce mentre parla con la sua ragazza, è molto protettivo.
"-Scusami Jason, non avevo visto la ragazza e ci siamo scontrate." che ragazza dolcee
"-Scusami tu, sono stata io a venirti addosso. Sono molto maldestra, scusa ancora."
"-Cerca di stare più attenta la prossima volta, poteva farsi male." Che antipatico, ho già chiesto scusa, che vuole che mi inginocchi.
"-Non c'è bisogno di essere così scortese, mi sono già scusata."
"-Si si, certo. Ciao. Andiamo Jenny."
Guarda tu che tipo, meglio lasciar perdere.
Mi giro per vedere dove sia finita Francis e non la trovo, bene, di male in peggio.Spero vi piaccia il terzo capitolo e scusate sempre se ci sono errori🙈
Lasciate una stellina e fatemi sapere se vi piace, ovviamente sempre se vi va.
grazie❤️
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L'urlo del silenzio
General FictionZara, una donna di 30 anni, si è trasferita da qualche anno in nuova città, sta cercando di ricominciare a vivere, di trovare un lavoro che la gratifica e chissà forse anche un nuovo amore, anche se lei è molto scettica su questo argomento, ma la vi...