Torneremo a splendere

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Sanem corse via e tornó a casa.
Voleva solo buttarsi sul letto e sfogarsi, piangere.
Possibile che lui non capiva?
Non esisteva solo lui! C'erano la famiglia, gli amici, che erano parte integrante della sua vita.
L'ultimatum che le fece era prova della sua infantilità.
Perchè non riesce a volermi bene sul serio?
A rispettarla.

Sentì bussare alla porta, era Leyla.
'Sanem, tutto bene? Cosa stai facendo?'
La ragazza le rispose con i goccioli negli occhi.
'Leyla, Sisi tutto bene'
E invece scoppió a piangere.
'Sanem, perché stai piangendo? Che è successo?'
La ragazza faceva fatica a parlare, aveva la gola chiusa e singhiozzava.

'Can.. ho litigato con Can. Mi ha lasciato!'
'Ma Sanem, non ti lascerebbe mai. Sarà solo arrabbiato! Dai ora sento Emre, usciamo in quattro così chiarite ?'

'Tanto cambia Leyla. È possessivo e immaturo'
'Almeno vuoi che ci parli io? Vi volete bene, non lasciatevi per queste cavolate!'

Sanem lo sapeva, lo sapeva che provava sentimenti per lui e lui per lei.
Sentimenti molto forti.
Peró non si poteva andare avanti così , doveva capire che aveva bisogno delle sue libertà e dei suoi spazi.

'Tranquilla Leyla, spero che capirà e verrà a chiarire...'

La speranza è l'ultima a morire no?!

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'Come Can è all'ospedale?'
Sanem rispose velocemente al telefono, era Leyla.
'Si, Sanem, ti stiamo venendo a prendere !'

La ragazza era sotto shock, cosa è successo? Come era potuto accadere ?
E soprattutto... in che condizioni stava?

Sanem non riusciva a darsi tregua, le girava la testa e scalpitava per arrivare in ospedale.
Leyla! Non potevi darmi più informazioni?!

Arrivarono a prenderla Emre e Leyla, corse giù e sfrecciarono verso l'ospedale.

In quei dieci minuti di tragitto Sanem pensó a tutto, ripensó ai loro baci, alla sua voce dolce, ai suoi sorrisi.

E se nella più catastrofica delle ipotesi Can non ce l'avrebbe fatta?
Come poteva Sanem continuare a vivere ?
Aveva capito che non poteva vivere senza lui, e appena sarebbe arrivata in ospedale, lo avrebbe perdonato e non lo avrebbe lasciato più!
Lei lo amava.

Corsero al reparto di terapia intensiva.
Erme aveva saputo che Can risiedeva lí.
Senza fiato percorse l'ultima rampa di scale e si fiondò nel corridoio.

Vi erano due medici, davanti la porta della stanza di Can.
'Dottore, la prego, ci dica come sta!'
L'agitazione era alle stelle. Sanem voleva vederlo subito.

'Purtroppo le condizioni non sono delle migliori, faremo ulteriori accertamenti ..ma purtroppo per ora il signore Divit è in coma.'

In coma?
In coma?

Sanem si sentí svenire.
Ma come era potuto succedere?

Entrò nella stanza, Can era lí, sul letto, inerme.
Con tutti i tubi attaccati al viso e al corpo.
Al suo meraviglioso viso.

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Emre e Leyla erano sconvolti e non si reggevano più in piedi.
Era stata una giornata stressante.

'Ragazzi, andate a casa per favore, rimango qua io con lui.'

Non lo avrebbe mai lasciato solo.
'Grazie Sanem, so che con te vicino sta in buone mani. Noi andiamo a riposarci'
E uscirono dalla stanza.

Sanem continuava a pensare 'cosa l'ha ridotto in queste condizioni, o meglio, chi?'
Non si sarebbe rassegnata finché non avrebbe trovato il colpevole.

Entró un'infermiera per accertarsi delle condizioni del ragazzo.
'Signorina starete qui tutta la notte? '
'Sisi, voglio fargli compagnia.. Posso vero?'
'Certo signorina, se vuole passare tempo nella stanca vicino teniamo alcuni libri. Può andare a vedere se qualcosa le interessa'.
'Oh, grazie, gentilissima.'

La ragazza non se lo fece ripetere due volte, uscì dalla camera e si diresse nella stanza suggerita dall'infermiera.
Non vi erano molti libri, ma subito uno colse l'attenzione di Sanem.
Lettere a Milena.
Prese subito il libro e tornó in camera.
Leggendo tutta la notte il libro a Can.

//A different love story - (Daydreamer Fan Fiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora