capitolo 27

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Derek's POV
Mai come in quel momento avrei voluto uccidere Peter. Ero accecato dalla rabbia, non solo perché la ragazza in questione fosse la Ambar che tanto amavo, ma anche per ciò che era stato fatto in sé. Anzi, se la vittima non fosse stata una pantera mannara straordinariamente dotata, non avrei neanche voluto immaginare cosa sarebbe potuto succedere.
Anche lei era in religioso silenzio, forse perché come me non mi aveva mai raccontato un pezzo del suo passato o forse perché riteneva che fosse il modo migliore per affrontare i ricordi. Alcune volte avrei voluto sapere anche solo una minima parte di ciò che pensa, in modo tale da sentirmi anche più parte della sua vita più di quanto non lo sia già.

Orami eravamo a casa, e ad accoglierci c'era quel "brav'uomo" di Peter. Appena Ambar varcò la porta un piccolo sorrisetto gli apparì sulle labbra, e da esse, (commettendo un errore quasi fatale), uscì un: "Ciao, bellezza! Libera stasera?"
Lei si irrigidì all'istante, ed io, senza esitare un secondo, misi le mani intorno al collo di mio zio sbattendolo al muro. La mia ragazza mi fermò, cacciando via il lupo e dandomi un bacio sulla fronte, per poi dirigersi al piano di sopra.

Ambar's POV
Ero giunta nella mia stanza, da cui presi una lunga maglietta di Batman e dei pantaloncini corti per stare in casa. Quello era stato in pomeriggio intenso se non orribile, ma per mia fortuna avevo Derek al mio fianco. Quel pomeriggio avevo deciso di farlo entrare ancora di più nella mia vita raccontandogli una microscopica parte, ma non me ne ero pentita, almeno per ora.

A: Derek non ho fame vado a letto! Notte

D: Notte Ambar, dormi bene. Io tra dieci minuti vado in camera, qualsiasi cosa sono lì.

Così ci siamo salutati, e dopo minuti, se non ore, mi abbandonai finalmente ad un meritato riposo, anche troppo tranquillo.

- aprii gli occhi chiamata dagli assordanti rumori provenienti da un'altra stanza. Mi alzai velocemente e in poco tempo ebbi davanti mio nonno, un uomo sulla cinquantina, con un palo nello stomaco, tenuto da Kate, Kate Argent. Lacrime silenziose mi rigarono le guance. Poi con una pistola mi fece cadere a terra, sotto gli sguardi preoccupati dei miei parenti in netto svantaggio... Poi buio, solo nero -

Mi alzai di scatto, con il cuore a mille e lacrime sugli zigomi. Non avevo ricordato fino ad adesso quel momento, come se la mia mente avesse rimosso. Soffocai più volte i singhiozzi per non svegliare il mio coinquilino, ma alla fine decisi che la decisione più razionale era proprio recarmi da lui.

Aprii la porta della sua camera facendo entrare uno spiraglio di luce, giusto il necessario per vederlo dormire beato circondato da coperte scomposte. In silenzio mi avvicinai, ed entrai nel suo letto abbracciandolo da dietro, creando un contatto che mi fece rabbrividire.

Da quel momento neanche un incubo affollò la mia mente.

(Più o meno così ma al contrario)

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(Più o meno così ma al contrario)

-angolo autrice--
Innanzitutto grazie per le 1000 e passa letture! Vi amo. Non pensavo che una storiella da niente nata dalla noia di una ragazzina con la passione per la scrittura potesse essere notata in una piattaforma come Wattpad. Vi ringrazio di cuore.
Aggiornerò meno spesso perché ho poche bozze e molti compiti, anche se vi avvento già che arriveranno guai.
Vi mando un bacio immenso e come al solito vi ricordo di commentare per farmi sapere cosa ne pensate.🤍

Franci 🤍🐺

Black - Teen Wolf {Derek Hale} -SOSPESA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora