Grayson Helmer, sboccato, razzista, omofobo, maleducato e con una malsana passione per le risse. Sembra avere tutte le "qualità" per essere semplicemente odiato o picchiato, eppure, a furia di girarci intorno, si finisce sempre per attrarre ciò che si crede di odiare. Grayson, infatti, di punto in bianco, si ritrova circondato da omosessuali e con due messicani per amici. Però, non c'è mai fine al peggio perché la ciliegina su quella schifosa torta arcobaleno che sembra essere diventata la sua vita ha un nome: Dorian. Dorian Bellerose, chiacchierone, iperattivo, colorato, gay dalla testa ai piedi e masochista. Sì, Dorian a venticinque anni ha scoperto di essere masochista o di soffrire della Sindrome di Stoccolma o della Crocerossina. Deve ancora capirlo. Come se la sua vita non fosse già un delirio, decide di non tenersi lontano dai disastri, ma di tuffarsi direttamente in un guaio bello grosso e biondo: Grayson. Dorian vorrebbe tanto tuffarsi letteralmente su di lui, ma tempo al tempo. Grayson Helmer ha qualcosa, qualcosa che va oltre gli strati di odio e omofobia interiorizzata. Sarà un casino? Molto probabilmente. Ci proverà lo stesso? Sicuramente. Sa di essere un cretino? Ovviamente, ma ha un bel faccino e ha deciso che avrebbe puntato tutto su quello. Fin quando non glielo avrebbe spaccato. ⚠️ Sarà presente un linguaggio volgare e omofobia, più di ogni altra storia precedente a questa del Red Moon.

Asperger. A Ramiro gli è stato diagnosticato solo a quattordici anni. Per tutta la vita non hanno fatto altro che farlo sentire strano, fuori posto, sbagliato, con tutte le rotelle fuori posto. Tranne sua madre. La vita in Messico non è stata facile per lui, avendo una presunta "stranezza" con cui combattere e un padre violento. La madre le ha provate tutte per tenerlo al sicuro, fino a dover prendere una pericolosa decisione: quella di emigrare clandestinamente negli Stati Uniti e lasciarlo in custodia in una casa famiglia. La salvezza di "Ramiro bambino" e di sua madre sono stati i Lockwood. La salvezza di "Ramiro ventunenne" è stata Evan. Padre. Evan si è ritrovato con una bambina di sette anni da un giorno all'altro. A lui, che a poco più di trent'anni deve ancora comprende come rimanere a galla senza affondare, gli è stata messa tra le mani la vita di una mocciosa silenziosa, con il nome orrendo e con gli occhi sarcastici. Sarebbe stato un disastro di padre, ma ce l'avrebbe messa tutta anche se sapeva di essere un disastro. In realtà, anche lo stesso Evan merita un po' di amore, solo che deve ancora capire come afferrarlo. Per lui l'amore è un po' come cercare di acchiappare una lucciola senza farle del male.

Si dice che il primo amore non si dimentica mai. Ecco, Jamie non aveva mai voluto prendere in considerazione un altro amore che non fosse il primo: Michael. Michael era il migliore amico di suo fratello maggiore. Lui non l'aveva fatto di proposito ad innamorarsi di lui, ma non aveva potuto farne a meno. Jamie sapeva che era uno di quegli "amori impossibili", come sapeva di dover guardare Michael per quello che era: il migliore amico di suo fratello e una sottospecie di fratello anche per lui. Però, Jamie non voleva un altro fratello maggiore. Voleva essere quella persona faceva sorridere Michael, voleva essere quella persona a cui aggrapparsi durante le difficoltà. E di quelle ce ne erano state fin troppe. Il filo che separa la felicità dalla disgrazia era più sottile di quanto credevano. NB: la storia di Jamie e Michael è antecedente alle altre storie di questa serie da me pubblicata. Ci tenevo a farvi conoscere anche il loro passato per poter così collegare meglio i fatti nella prossima storia. Chi ha letto "Paura del buio" capirà, non voglio fare spoiler. TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI.

Mason vedeva solo nero. Non desiderava vedere più la luce in fondo al tunnel perché ormai era sceso a patti con quel nero, talmente tanto, che era diventato la sua comfort zone e, di conseguenza, non era più abituato a vedere altri colori. Poteva dire di essere affetto da "acromatopsia emotiva". Aveva visto nero quando era morto Timothy, aveva visto nero quando una bomba gli aveva fatto quasi saltare in aria una gamba, aveva visto nero quando si era accorto che la sua vita non sarebbe mai stata più la stessa. Poi, un giorno, in mezzo a tutto il nero che circondava la vita di Mason, era spuntata una piccola macchia rosa, una macchia rosa di nome Sebastian. Una macchia che Mason voleva pulire, cancellare, far sparire. Perché Sebastian era come uno di quei fiori selvatici che all'improvviso crescevano tra le spaccature dell'asfalto. Era... come un fiore tra le mine. Tutti i diritti sono riservati.

La vita di Francis Owens è un disastro dal giorno della sua nascita. Dopo aver vissuto gran parte della sua esistenza in un istituto di suore della Misericordia, ha trascorso i successivi dodici anni a sopravvivere, a lavorare e a occuparsi dei suoi fratellastri, che non sapeva di avere e che non sono proprio facili da gestire. Però, a Francis è sempre mancato un pezzo, un pezzo che ha lasciato tanti anni prima in quell'istituto. Samuele Lockwood ha bisogno di un cambiamento nella sua vita, ha bisogno distrarsi, ha bisogno di dimenticarsi di un pezzo del suo passato che pensava di aver nascosto sotto metri e metri di terra. Ma il passato si sa, prima o poi ritorna sempre a galla, e, nonostante Samuele ami i Lockwood, quella famiglia che gli ha donato tanto tempo prima una nuova vita senza pensarci due volte, senza mai chiedere nulla in cambio, gli sembra sempre che gli manchi qualcosa. Ad aiutare Samu ci sarà un gruppo di stravaganti persone conosciute a un corso di danza commerciale per persone di tutte le età; mentre, in soccorso di Fran potrebbero andare tre baristi invadenti, il capo dei tre baristi invadenti e una tatuatrice scorbutica con un bassotto. Opera coperta da Copyright ©️

Toby ha paura. Ha paura di sé stesso, delle persone che lo circondano che potrebbero ferirlo, in tutti i sensi. Toby ha paura del buio. Toby paura di Thomas. Ha paura della confusione che gli si crea nello stomaco ogni volta che lo vede, dell'odio che gli ribolle dentro ogni volta che discutono. Quel dannato veterinario. Certe volte vorrebbe tanto investirlo con l'auto. *Può essere letto come stand alone ma si consiglia la lettura dei libri precedenti per capire meglio determinati avvenimenti* TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Non fate i furbi.

TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI. Opera coperta da marcatura Patamu © Simon, dopo essere stato cacciato di casa a quindici anni dalla sua famiglia perché lo scoprirono a baciare un suo compagno di classe, ha vissuto per cinque anni con sua zia. A ventidue anni finalmente vive da solo - più o meno - e lavora sodo come barista/spogliarellista in un locale gay per potersi mettere da parte i soldi che in futuro gli serviranno per aprirsi un locale tutto suo. Ogni giorno ringrazia la sua pazza zia per non averlo lasciato in mezzo ad una strada e fa di tutto per non deluderla anche se lei non gli ha mai chiesto nulla in cambio, solo la sua felicità. A Simon l'amore non gli è mai interessato, non perché sia un cinico disilluso, semplicemente non ha mai incontrato nessuno che gli facesse battere il cuore e venire voglia di passare le ore steso in un letto a fare e a ricevere coccole, oltre che a farglielo venire duro. Poi è arrivato quel damerino di Wesley e Simon non ci ha capito più niente. «Sta diventando un vizio, il tuo, quello di seguirmi quando vado in bagno». Il sorrisetto di Simon si allargò. «Pensavo mi avresti detto che il mio è un comportamento da maniaco». «Un po', ma non volevo risultare scortese». All'inizio tra i due voleranno scintille, tante scintille e la colpa sarà di Simon, che proprio non riuscirà ad evitare di infastidire Wesley, e, forse, a Wesley tutte quelle attenzioni non gli saranno proprio del tutto indifferenti. Simon farà di tutto per far capitolare il bel professore di Letteratura inglese e Wesley ce la metterà tutta per non cadere come un povero fesso tra le braccia di un ragazzo più giovane di lui. Ma una sera, un cocktail di troppo manderà all'aria ogni cosa, compresa la pazienza di Wesley.

Joel le aveva provate davvero tutte per riuscire a rimanere al fianco di Bran, ma ogni volta che faceva un passo in avanti, tempo un battito di ciglia, ed il ragazzo di conseguenza ne faceva dieci indietro. Quel tira e molla continuo stava diventando distruttivo per il cuore e la psiche di Joel. Lo amava anche se era un bastardo, lo voleva con tutto il cuore nonostante Bran lo scacciasse la maggior parte delle volte che i due si trovavano ad interagire. Joel era davvero sul punto di arrendersi. ~ Quante stelle si vedono da qui ~ disse Joel, guardando verso il cielo. I suoi occhi blu riflettevano la luce della luna e Bran lo trovò magnifico, ancor più bello di tutte le costellazioni esistenti. ~ Se allunghi una mano verso il cielo ti sembrerà di stringere la luna nel pugno ~ Joel sorrise e compì il gesto. ~ Riesco a toccare la luna, Bran ~ Io vorrei davvero toccare te senza distruggerti, Joel. Questo è uno spin-off di "Grazie per il cocktail". TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Opera coperta da marcatura Patamu

Ryan era sempre stato l'anima della festa. In qualsiasi posto lui si trovasse, riusciva a fare sempre un gran casino... e a portarsi a letto un bel ragazzo. Potrebbe, però, essersi preso ultimamente una leggerissima cotta per un certo paramedico con gli occhi belli di nome Logan Spears. Logan, che aveva un burrascoso passato e tante cose da farsi perdonare. Ma Ryan era anche un ragazzo molto testardo e quando voleva qualcosa in un modo o in un altro se l'accalappiava, anche se il paramedico faceva un po' il difficile. *Terzo libro della mia serie a tema m/m* *Nella storia si parlerà di alcune tematiche delicate, come bullismo e omofobia, per quanto concerne il passato di Logan* TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Opera coperta da marcatura Patamu