Se tre settimane fa mi avessero detto che sarei stata nella stessa stanza di Lauren Jauregui non lo avrei creduto possibile, figuriamoci essere invitati a casa sua a Vancouver per tre mesi. Lei è una delle cantanti che ho sempre ammirato di più e solo averla vicino mi provoca un enorme nervosismo. Devo esserle sembrata stupida nel parlarle mentre balbettavo come un'adolescente. Ma non potevo fare a meno di sentire un'ondata di nervosismo estendersi in tutto il mio corpo vedendo il suo sorriso e quegli occhi belli. L'unica cosa che mi è venuta in mente vedendo Lauren la prima volta è stato un passaggio del mio ultimo libro che non ho ancora finito: "Alba a Vancouver". La storia d'amore e di dolore di una coppia che a causa del destino non può stare insieme. Ma quello che non mi sarei mai immaginata era che io avrei vissuto quella storia sulla mia pelle. Sono Camila Cabello, una scrittrice, e questa è Alba a Vancouver. Traduzione italiana della storia "Amanecer en Vancouver" di @Ana5Harmony.

Una tragedia costringerà due donne, inconsapevoli di essere unite da un filo indissolubile, a conoscersi. Il loro rapporto, difficile fin dal principio, diventerà qualcosa di inaspettato per entrambe. Riusciranno a gestire i proprio sentimenti? Senza prima ammazzarsi l'un l'altra? Lexa Woods è una donna in carriera nell'ambito della moda, una stilista affermata, ma è anche una madre di una splendida bambina di cinque anni, Maggie, avuta dal suo brevissimo matrimonio con Costia, un principessa viziata e fedifraga della famiglia più altolocata di Chicago: i Green. Nonostante sia una donna dura, combattiva e ligia al dovere, Lexa è debole di cuore. Soffre di una rara cardiopatia che è peggiorata partorendo quel batuffolino di sua figlia. Ora solo un trapianto può salvarla... Clarke Griffin è una donna che ha sempre dedicato la vita alla famiglia, si è sposata presto con il suo primo e unico amore, Finn Collins, maggiore della marina degli Stati Uniti, e dalla loro unione è nato Aiden, un bambino di ormai dieci anni che è l'orgoglio di sua madre. La vita della famiglia Collins è stata sempre piena di amore e felicità e, nonostante i continui trasferimenti a causa del lavoro di Finn, erano sempre riusciti a trovare un equilibrio... ma si sa, il destino a volte è crudele e ti può portar via ogni cosa semplicemente in un secondo...

Storia partecipante all'iniziativa "FemUniverse" del gruppo "In Femslash, We Trust (Official group)" ** Lexa Woods ha degli obblighi da mantenere. Clarke Dragomir ha un trono che la aspetta. Il mondo dei Moroi le osserva, ancora protette dalle mura dell'Accademia di St. Vladimir, mentre imparano a conoscere e rispettare i loro ruoli: un futuro guardiano, una futura Regina. E se l'amore fosse sbocciato tra loro? Una Dhampir può amare una Moroi? Eppure, gli ostacoli sono tanti e gli occhi verdi di Lexa, fissi sui canini affilati di Clarke, non possono fare a meno di pensare, con ribrezzo, a quello che il resto del mondo sussurrerebbe: sgualdrina di sangue. *** Dal capitolo 1: Poteva essere una Moroi plebea o di qualche famiglia reale minore...ma sentiva che le stava sfuggendo qualcosa, del resto, la ragazza era amica di Octavia Blake, discendente degli Ozera e vagamente imparentata agli Zaklos. Improvvisamente, all'apertura della porta invetriata del salone e alla gelida folata di vento che le tagliò il viso, Lexa ricordò e impallidì, mentre lo sguardo correva a fissare con eccitazione la mano che la ragazza aveva stretto qualche minuto prima. "Clarke Dragomir...quella Clarke Dragomir? La principessa Clarke Dragomir?"

Chi è Lexa? Perché crede che l'amore sia una debolezza? Quale disgrazia le è successa? Leggete la sua storia e lo scoprirete

Menzogne, bugie, omissioni e mezze verità, potete chiamarle come volete, ma la verità è che tutte loro conducono allo stesso significato. Clarke ha deciso di mentire e di scappare, Raven ha deciso di omettere ed ha rovinato tutto quello che aveva costruito pur di rimanere al fianco della sua migliore amica e non lasciarla sola, Anya ha creduto a tutte quelle bugie e Lexa ha scelto di mentire a se stessa. Scelte fatte a fin di bene che si erano rivelate un errore, ma presto tutto avrebbe trovato una risposta. Le bugie hanno le gambe corte, è risaputo, e mentire, anche se a fin di bene, non è mai la scelta giusta. La verità stava per travolgerle, sarebbero state pronte ad affrontarla e a sopportarne il peso?