5 ragazze, 1 unico gruppo. Si conoscono da quando sono nate, le loro famiglie sono molto unite, cosa succederà quando arriveranno ad Hogwarts, in che casa saranno smistate.... Leggete la storia, non ve ne pentirete ❤️

La timida mezzosangue Ethel Grov passa ormai i suoi anni a Hogwarts a domandarsi perché il Cappello Parlante l'abbia smistata in Serpeverde e perché la sua coetanea Pansy Parkinson abbia sempre la meglio in tutto. Timida e introversa scrive i suoi pensieri e i suoi desideri su un misterioso libro. Ma un libro può sistemare le cose? L'affascinante purosangue Draco Malfoy, impegnato con Pansy Parkinson, si accorgerà di Ethel? Draco scoprirà un suo lato dolce e tenero a cui solo una ragazza potrà accedervi, ma l'amore riuscirà a sovrastare le complicazioni? Riuscirà Draco, a ignorare l'orgoglio Malfoy? #83 in Fanfiction 17/05/17 #5 in Harry Potter 11/05/18 #4 in Harry Potter 17/05/18 #1 in Harry Potter 09/12/18 [Vi sono immensamente grata!]

"Tu non sai niente di me!" mi grida contro "ho passato tutta la vita a dover essere una persona che odio! Odio me stesso! Odio le mie scelte! Odio il mio passato!" si allontana e sobbalzo quando sbatte i pugni sul grande bancone. "Draco.." sussurro il suo nome "Cosa vedi quando mi guardi? Eh? Cosa vedi? Un mostro? Un mangiamorte? Io... io ero con lui. Ero con Voldemort quando ha ucciso tutta quella gente e merito di dover morire dentro. Merito di soffrire e di restare solo." mi fissa negli occhi per un instante e l'unica cosa che io riesco a vedere è solo un ragazzo. Solo un bellissimo ragazzo perduto. "Abbiamo tutti una possibilità.." provo a convincerlo perché so che non è così,lui non è un mostro. So che non è più così. "Io l'avevo Lilith. Avevo la possibilità di scegliere. Ho fatto la scelta sbagliata."

Mando giù l'ennesimo Whisky e, la oramai abituale sensazione di bruciore mi invade la gola. Se solo servisse a scacciare i brutti ricordi. Ma ci sono ricordi che non si posso scacciare, come quelli, di quella maledetta notte. Il rumore del vetro che colpisce il grande tavolo a Villa Malfoy mi risveglia dai miei atroci pensieri. Credo di essermi appena tagliato un dito distruggendo il bicchiere tra le mie mani. Una ferita in più, stavolta esterna, di certo non cambierà la situazione. Lascio che le gocce di sangue cadano sul freddo pavimento di questa enorme Villa vuota. Quanto tempo è passato? Mesi? Anni? I ricordi sono fuggiaschi, ma il suo viso rimane vivido nei miei pensieri. I suoi occhi così candidi. Il suo sorriso angelico. La mia luce tra le tenebre. E poi, tutto è svanito. Non mi resta altro che vivere con il rimpianto della sua scomparsa, non mi resta altro che colpevolizzarmi per ciò che è accaduto, di maledirmi per ciò che le è successo.